A review by merrysociopath
I peccati di Callander Square by Anne Perry

3.0

Nei giardinetti di fronte a Callander Square vengono scoperti gli scheletri di due neonati (non tre, come erroneamente scritto in quarta di copertina) e l'ispettore Pitt, qui alla sua seconda indagine, è incaricato di scoprire chi dei borghesissimi abitanti della piazza sia in realtà uno spietato assassino.

Il secondo romanzo della Perry è migliore del precedente (Il boia di Carter Street) perché è meno Harmony e più Giallo Mondadori. C'è più spazio per le indagini ufficiali dell'ispettore Pitt, ma anche e soprattutto per quelle ufficiose, fatte di pettegolezzi e confidenze, di Charlotte Pitt e di sua sorella Emily. Il ritratto della società vittoriana è ancora una volta impietoso e convincente, tuttavia il finale è affrettato, e la scoperta dell'assassino arriva non tanto grazie alle deduzioni di Pitt - anche perché Pitt non è il detective che fa riunire tutti i sospettati in salotto all'ora del tè per il suo monologo finale - quanto a un'intuizione sostenuta da poche prove e a un colpo di fortuna. Il che in un romanzo giallo è quasi blasfemo.