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Update 26/03: penso di abbassare il rating a 2.5 stelle, perché ripendando al libro e sentendone parlare mi sono rivenuti in mente alcuni elementi che avevo rimosso ma che effettivamente non mi sono piaciuti per niente. Riguardano soprattutto il primo capitolo, di cui nella recensione qui sotto parlo abbastanza bene, ma penso che questo sia dovuto al fatto che dopo il primo capitolo ho letto il secondo che non mi é piaciuto per nulla e quindi ha 'risollevato' nella mia mente il capitolo precedente. Ma anche nel primo capitolo ci sono delle scene che veramente ho fatto difficoltà a leggere, soprattutto dopo (e durante) che i due vanno a letto insieme. Da lì in poi é tutto in discesa verso un abisso sconfinato. E più ci ripenso più sono delusa, perché la prima parte della storia, per quanto poco realistica mi era piaciuta, ci sono dei punti bellissimi e lo stile è splendido. Ma niente poi tutto rovinato. E nulla, ci tenevo a sottolineare queste problematiche, anche per sfogarmi un po'
25/02: Premetto che ho comprato il libro e l'ho cominciato consapevole del fatto che questo non fosse un vero e proprio seguito di Call me by your name, ma comunque dato che lo stile dell'autore mi piace molto, volevo vedere cosa questo titolo poteva offrire.
Find me racchiude quattro brevi storie ambientate molti anni dopo la fine di call me by your name. La prima segue il padre di Elio, Samuel, che sul treno diretto a Roma dove suo figlio lo aspetta, incontrerà qualcuno che cambierà la sua vita. La seconda storia invece riguarda Elio, un Elio ormai trentenne, pianista e professore, e anche lui sarà alle prese con un nuovo amore. Nella terza storia rincontriamo Oliver, anche lui adulto, sposato e con figli ormai al college che sta dando una festa di addio a casa sua per salutare i suoi amici e colleghi newyorkesi prima di tornare nel New Hampshire. Infine l'ultima storia, purtroppo la più breve, ci mostra Oliver ed Elio, finalmente insieme dopo 20 anni.
Sicuramente questo libro non é all'altezza del suo predecessore, ma ci sono parti che mi sono piaciute di più di altre.
La prima parte, quella su Samuel, e anche la più lunga, secondo me é la più bella. Si parla di una relazione con un grosso age gap, ma non ho sentito per nulla quasi il peso di questa differenza, é stata una storia molto dolce, mi ha fatto storcere il naso solo in alcuni punti che ho trovato non necessari ed esagerati, ma nel complesso mi é piaciuta molto.
La seconda parte al contrario é in assoluto quella per me peggiore. Anche qui una storia d'amore con un profondo age gap che in questo caso mi ha reso un sacco unconfortable. La differenza principale tra le due relazioni é che mentre per la prima, quella di Samuel, ho sentito la costruzione e la vicinanza dei due personaggi, che anche se molto breve l'ho vissuta come molto profonda e mi ci sono potuta immedesimare e ho sentito la forza della loro connessione. Per quella di Elio invece non é stato affatto, mi é parso tutto troppo senza un senso e senza una costruzione e all'inizio ho fatto veramente tanta fatica ad andare avanti nella lettura.
La terza parte di Oliver é carina, forse più incentrata sull'introspezione, e si vede maggiormente il legame, anche se distante, con Elio. L'ultima parte soprattutto é stata un colpo al cuore.
La sezione finale, quella che culmina, unisce e termina tutte le storie é stata carina, ma troppo breve e poco approfondita. Dopo che ci fai attendere 20 anni e 200 pagine per rivedere sti due cristi insieme, ci devi dare qualcosa di più, mi aspettavi molto di più.
Sullo stile di scrittura non c'é molto da dire, a me piace veramente tanto, ma é una cosa molto soggettiva in questo casa, perché si avvicina parecchio al mio modo di pensare e scrivere, ma capisco come non possa piacere a tutti.
Per concludere, sono contenta di averlo letto per dare una conclusione a questa storia, ma mi aspettavo e speravo decisamente in qualcosa di più e se lo volete leggere solo per continuare la storia di Elio e Oliver lasciate perdere perché dubito sarete soddisfatti.
25/02: Premetto che ho comprato il libro e l'ho cominciato consapevole del fatto che questo non fosse un vero e proprio seguito di Call me by your name, ma comunque dato che lo stile dell'autore mi piace molto, volevo vedere cosa questo titolo poteva offrire.
Find me racchiude quattro brevi storie ambientate molti anni dopo la fine di call me by your name. La prima segue il padre di Elio, Samuel, che sul treno diretto a Roma dove suo figlio lo aspetta, incontrerà qualcuno che cambierà la sua vita. La seconda storia invece riguarda Elio, un Elio ormai trentenne, pianista e professore, e anche lui sarà alle prese con un nuovo amore. Nella terza storia rincontriamo Oliver, anche lui adulto, sposato e con figli ormai al college che sta dando una festa di addio a casa sua per salutare i suoi amici e colleghi newyorkesi prima di tornare nel New Hampshire. Infine l'ultima storia, purtroppo la più breve, ci mostra Oliver ed Elio, finalmente insieme dopo 20 anni.
Sicuramente questo libro non é all'altezza del suo predecessore, ma ci sono parti che mi sono piaciute di più di altre.
La prima parte, quella su Samuel, e anche la più lunga, secondo me é la più bella. Si parla di una relazione con un grosso age gap, ma non ho sentito per nulla quasi il peso di questa differenza, é stata una storia molto dolce, mi ha fatto storcere il naso solo in alcuni punti che ho trovato non necessari ed esagerati, ma nel complesso mi é piaciuta molto.
La seconda parte al contrario é in assoluto quella per me peggiore. Anche qui una storia d'amore con un profondo age gap che in questo caso mi ha reso un sacco unconfortable. La differenza principale tra le due relazioni é che mentre per la prima, quella di Samuel, ho sentito la costruzione e la vicinanza dei due personaggi, che anche se molto breve l'ho vissuta come molto profonda e mi ci sono potuta immedesimare e ho sentito la forza della loro connessione. Per quella di Elio invece non é stato affatto, mi é parso tutto troppo senza un senso e senza una costruzione e all'inizio ho fatto veramente tanta fatica ad andare avanti nella lettura.
La terza parte di Oliver é carina, forse più incentrata sull'introspezione, e si vede maggiormente il legame, anche se distante, con Elio. L'ultima parte soprattutto é stata un colpo al cuore.
La sezione finale, quella che culmina, unisce e termina tutte le storie é stata carina, ma troppo breve e poco approfondita. Dopo che ci fai attendere 20 anni e 200 pagine per rivedere sti due cristi insieme, ci devi dare qualcosa di più, mi aspettavi molto di più.
Sullo stile di scrittura non c'é molto da dire, a me piace veramente tanto, ma é una cosa molto soggettiva in questo casa, perché si avvicina parecchio al mio modo di pensare e scrivere, ma capisco come non possa piacere a tutti.
Per concludere, sono contenta di averlo letto per dare una conclusione a questa storia, ma mi aspettavo e speravo decisamente in qualcosa di più e se lo volete leggere solo per continuare la storia di Elio e Oliver lasciate perdere perché dubito sarete soddisfatti.