A review by insomniacsun
The Well of Ascension by Brandon Sanderson

adventurous challenging tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Devo ammettere che ho fatto fatica a iniziare questo secondo volume dopo la drammatica conclusione del precedente
che direbbi la morte di Kelsier mi ha sviscerato mi ci è voluto il dovuto tempo per processare il lutto
 
Mi è piaciuta l'incorporazione della tensione dell'aspetto politico della storia, conciliata all'adrenalina del campo di battaglia: chapeau di nuovo Sanderson, non ci si annoia mai con te.
La relazione fra Vin ed Elend ci ha messo un po' a farsi spazio nel mio cuore, ma più tardi mi sono resa conto che avevo a che fare con un rapporto di codipendenza intensa: che dire, all'immagine di questi poveri ragazzi aggrappati disperatamente l'uno all'altro come unica ancora di salvezza in un mondo che sta letteralmente crollando intorno a loro mi ha decisamente conquistato di più. Detto questo, non so perchè mi aspettassi qualcosa di sano da loro due: sono personaggi di natura opposta costretti a crescere in direzione opposta. Che bel melange.
Parlando di cose malsane: Zane 
Venture
. Che personaggio. 
Perso per sempre ma mai dimenticato.
La sua imprevedibilità sia al lettore che ai personaggi lo ha reso un antagonista intrigante e coinvolgente. 
Spero disperatamente nel suo ritorno, basandomi su delusioni personali quali la comunicazione diretta che aveva con The Ruin... signor The Ruin lo resusciti e gli faccia scatenare più caos por favor...solo per me....
 
KANDRA LORE KANDRA LORE KANDRA LORE e confido nel prossimo volume per saziare questa crescente fame di sapere, ma soprattutto mi aspetto più informazioni sugli inquisitori, SPECIALMENTE dopo l'ultimo capitolo con Marsh. Pover uomo. 
Perde il fratello per una causa originariamente sua e ora perde la testa per la stessa causa.
 
Ho adorato i capitoli dal punto di vista di Breeze, ma devo dire che la carenza di Dockson si è sentita. 
La sua morte ha avuto il suo dovuto impatto, ma sarebbe stata più struggente se la sua presenza nei fatti precedenti non fosse stata così effimera.
  Alla fine era facilmente incorporabile qualche input in più da responsabile amministrativo di una città allo sbaraglio, o semplicemente dal più stretto amico di Kelsier 
specialmente sulla nascita della Church of the Survivor
. Peccato, sarebbe stato molto interessante, soprattutto per l'importanza delle sua conversazione con Vin sulla sua permanente ostilità verso la nobiltà di Luthadel. 
Sazed, Sazed, Sazed... glorioso personaggio fin dal primo libro. Dopo le tragedie degli ultimi capitoli in questo volume, voglio proprio vedere come andrà avanti dopo l'impatto delle conseguenze delle sue azioni, oltre a quelle immediate visibili già in questo volume. 
Come sempre, una nota positiva sulle frasi di inizio capitolo che rendono l'esperienza di lettura molto più immersiva e coinvolgente: chiamatemi detective per le indagini fatte su quelle parole mistiche, signori.

Posso solo aggiungere che il terzo e ultimo volume è già sul comodino. Spero solo che la conclusione della trilogia sia all'altezza della storia costruita finora. Continua a deliziarmi, Sanderson. Conto su di te.

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Edit 22/05: Dopo aver riletto il primo volume mi sono sentita in dovere di abbassare il voto, particolarmente per come si sono perse le relazioni di Vin con gli altri membri del gruppo. Comprendo che la sua relazione con Elend e la definizione di principi suoi sia il fulcro di questo volume, ma non è detto che debbano essere esclusivi. Che il lutto per Kelsier abbia avuto il suo peso sulle relazioni varie, capisco, ma ridurre significativamente il rapporto di Vin con Dox, Ham e Breeze mi ha lasciato un po' perplessa, soprattutto quando i primi capitoli sono partiti così bene nel mantenere il legame fra loro.

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