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A review by nirgal
The Sudden Appearance of Hope by Claire North
5.0
Questo è un libro che ho acquistato ispirato dal titolo, devo dire che il volume si è rivelata una piacevole sorpresa.
Ben scritto, scorrevole ed allo stesso tempo capace di offrire numerosi spunti di riflessione speculativa, nel complesso si rivela un’opera in grado di soddisfare un ampia gamma di lettori.
Il romanzo ha vinto il World Fantasy Award nel 2017, ma personalmente fatico a capire come possa essere definito fantasy; la trama principale è sostanzialmente di ispirazione Cyberpunk.
Rispetto al cyberpunk ha un tono più leggero ed focalizzato sull'attuale modello di sfruttamento delle rete da parte delle corporazioni, ma le tematiche trattate sono quelle classiche dell’impatto delle reti di computer sulla società.
Alcune situazioni mi hanno ricordato i romanzi di Pat Cadigan e il primo Neal Stephenson.
L’unico elemento che potrebbe essere catalogato come “fantasy” è la protagonista, caratterizzata da un dono/maledizione molto peculiare, però, forse perché il mio background è quello dell’appassionato di fantascienza, a me ricorda più gli X-Men che un qualche elemento magico.
Venendo alla trama il romanzo narra la storia di Hope, ragazza che alla soglia dei 16 anni inizia a scomparire dalla memoria delle persone.
Appena qualcuno la perde di vista per più di qualche minuto si dimentica della sua esistenza e di tutti gli eventi in cui è coinvolta.
Questo “dono” ha una serie di conseguenze molto varie.
Da un parte consente di avere una totale impunità, si può fare qual che si vuole senza timore di essere scoperti, perché nessuno si ricorderà che lei ha fatto una determinata cosa.
Dall'altra causa tutta una serie di problemi. I genitori si dimenticano di avere una figlia da curare, gli insegnati non sanno di avere un’alunna, ottenere o mantenere un lavoro è impossibile, perché appena il datore di lavoro non ti vede per qualche minuto non sa più chi sei e così via.
Questa caratteristica orienta la vita di Hope verso la carriera di ladro, visto che il suo “potere”gli consente di rubare senza lasciare traccia di se.
Qui emerge un primo parallelismo con la narrativa cyberpunk, infatti Hope può essere considerata una trasposizione del concetto di Hacker dal mondo virtuale al mondo fisico/reale.
Durante la sue attività, Hope entra in contatto con una nuova app, Perfetcion, la quale guida l’utente verso il raggiungimento della “perfezione”, intensa ovviamente come l’idea di perfezione propaganda dall'attuale società.
Questa app, porta allestiremo molti concetti che sono alla base degli attuali social network e dei fenomeni che sono divenuti dominanti nel sistema internet, quali influencer, il meccanismo di profilazione e promozione di prodotti mirati all'utente, la beautification, etc…
Come Hope è una trasposizione nel mondo reale del hacker, Perfection estende alcuni dei concetti precedenti, dal mondo virtuale a quello reale. Questo crea una speculazione del futuro prossimo credibile e ben costruita, in grado di costituire un base solida su cui sviluppare la trama fantastica.
Proprio questa è la parte del libro che ho trovato più interessante.
La capacità di usare l’elemento fantastico per creare un personaggio ed una storia tipicamente cyber, sviluppandoli in un mondo molto vicino alla nostra vita reale è veramente notevole.
Invertendo il paradigma, Hope può essere usata per esemplificare come può agire un hacker, o come internet stia plasmando la nostra percezione della realtà e le nostre aspirazioni, un parallelismo che funziona in modo impeccabile, qualunque sia la direzione in cui lo si analizzi.
La storia è nel complesso ricca e abbastanza complessa, senza tuttavia risultare impervia, lo stile rimane sempre scorrevole, molto godibile e coinvolgente. Questo consente di leggere il romanzo come un’avventura o di soffermarsi a speculare sulle molteplici situazioni che si presentano nella vita della protagonista.
Il ritmo costante ci porta in un viaggio che si sviluppa su livelli multipli, da un lato ci porta in giro per il mondo alla ricerca di un modo per fermare Perfection, dall'altro ci fa vivere lo sviluppo interiore di Hope.
Un viaggio alla ricerca di se stessa, verso un equilibrio che riesca a bilanciare la sua condizione di totale libertà, ma anche di totale solitudine, con il peso delle sue azione che con il tempo si accumula sulla sua coscienza.
In sintesi un romanzo completo consigliato a tutti, godibile durante la lettura e capace di lasciare interessanti spunti di riflessione.
Ben scritto, scorrevole ed allo stesso tempo capace di offrire numerosi spunti di riflessione speculativa, nel complesso si rivela un’opera in grado di soddisfare un ampia gamma di lettori.
Il romanzo ha vinto il World Fantasy Award nel 2017, ma personalmente fatico a capire come possa essere definito fantasy; la trama principale è sostanzialmente di ispirazione Cyberpunk.
Rispetto al cyberpunk ha un tono più leggero ed focalizzato sull'attuale modello di sfruttamento delle rete da parte delle corporazioni, ma le tematiche trattate sono quelle classiche dell’impatto delle reti di computer sulla società.
Alcune situazioni mi hanno ricordato i romanzi di Pat Cadigan e il primo Neal Stephenson.
L’unico elemento che potrebbe essere catalogato come “fantasy” è la protagonista, caratterizzata da un dono/maledizione molto peculiare, però, forse perché il mio background è quello dell’appassionato di fantascienza, a me ricorda più gli X-Men che un qualche elemento magico.
Venendo alla trama il romanzo narra la storia di Hope, ragazza che alla soglia dei 16 anni inizia a scomparire dalla memoria delle persone.
Appena qualcuno la perde di vista per più di qualche minuto si dimentica della sua esistenza e di tutti gli eventi in cui è coinvolta.
Questo “dono” ha una serie di conseguenze molto varie.
Da un parte consente di avere una totale impunità, si può fare qual che si vuole senza timore di essere scoperti, perché nessuno si ricorderà che lei ha fatto una determinata cosa.
Dall'altra causa tutta una serie di problemi. I genitori si dimenticano di avere una figlia da curare, gli insegnati non sanno di avere un’alunna, ottenere o mantenere un lavoro è impossibile, perché appena il datore di lavoro non ti vede per qualche minuto non sa più chi sei e così via.
Questa caratteristica orienta la vita di Hope verso la carriera di ladro, visto che il suo “potere”gli consente di rubare senza lasciare traccia di se.
Qui emerge un primo parallelismo con la narrativa cyberpunk, infatti Hope può essere considerata una trasposizione del concetto di Hacker dal mondo virtuale al mondo fisico/reale.
Durante la sue attività, Hope entra in contatto con una nuova app, Perfetcion, la quale guida l’utente verso il raggiungimento della “perfezione”, intensa ovviamente come l’idea di perfezione propaganda dall'attuale società.
Questa app, porta allestiremo molti concetti che sono alla base degli attuali social network e dei fenomeni che sono divenuti dominanti nel sistema internet, quali influencer, il meccanismo di profilazione e promozione di prodotti mirati all'utente, la beautification, etc…
Come Hope è una trasposizione nel mondo reale del hacker, Perfection estende alcuni dei concetti precedenti, dal mondo virtuale a quello reale. Questo crea una speculazione del futuro prossimo credibile e ben costruita, in grado di costituire un base solida su cui sviluppare la trama fantastica.
Proprio questa è la parte del libro che ho trovato più interessante.
La capacità di usare l’elemento fantastico per creare un personaggio ed una storia tipicamente cyber, sviluppandoli in un mondo molto vicino alla nostra vita reale è veramente notevole.
Invertendo il paradigma, Hope può essere usata per esemplificare come può agire un hacker, o come internet stia plasmando la nostra percezione della realtà e le nostre aspirazioni, un parallelismo che funziona in modo impeccabile, qualunque sia la direzione in cui lo si analizzi.
La storia è nel complesso ricca e abbastanza complessa, senza tuttavia risultare impervia, lo stile rimane sempre scorrevole, molto godibile e coinvolgente. Questo consente di leggere il romanzo come un’avventura o di soffermarsi a speculare sulle molteplici situazioni che si presentano nella vita della protagonista.
Il ritmo costante ci porta in un viaggio che si sviluppa su livelli multipli, da un lato ci porta in giro per il mondo alla ricerca di un modo per fermare Perfection, dall'altro ci fa vivere lo sviluppo interiore di Hope.
Un viaggio alla ricerca di se stessa, verso un equilibrio che riesca a bilanciare la sua condizione di totale libertà, ma anche di totale solitudine, con il peso delle sue azione che con il tempo si accumula sulla sua coscienza.
In sintesi un romanzo completo consigliato a tutti, godibile durante la lettura e capace di lasciare interessanti spunti di riflessione.