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momotan 's review for:
Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde e altri racconti dell'orrore
by Robert Louis Stevenson
Questo libro contiene la famosa storia del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, e altri cinque racconti di Stevenson.
Come spesso accade (almeno a me) con le raccolte di racconti, ci sono storie più belle e altre meno riuscite, ma il livello medio si attesta su un valore né buono né cattivo.
Il primo e conosciutissimo racconto della raccolta regge bene malgrado il tempo passato dalla sua scrittura, con la sua storia ormai arcinota e conosciuta in tantissime differenti declinazioni.
La meschinità e malvagità di Hyde la ritroviamo anche nel secondo racconto, "Il ladro di cadaveri", che però è anche uno dei peggiori, proprio sbagliato nella struttura di racconto.
Senza infamia né lode i racconti successivi (Janet la storta, che richiama la religione e le superstizioni dell'epoca... superstizioni richiamate anche da Merry Men, dove ritroviamo la credenza popolare del diavolo mascherato da uomo "nero", storie non costruite male ma che comunque non catturano. O almeno non lo fanno a distanza di quasi centocinquant'anni), mentre negli ultimi due troviamo a mio avviso qualcosa di diverso.
Olalla è quasi una storia d'amore, per quanto con elementi che sembrano quasi soprannaturali ma che giocano invece col Darwinismo, ipotizzando la possibilità di un'involuzione, una volta giunti all'apice dell'evoluzione.
Il diavolo nella bottiglia invece oltre a essere un'altra storia d'amore e alla particolarità di non presentare (se non, di sfuggita, nel finale) personaggi negativi come successo invece finora in ogni racconto, ha anche un'altra unicità: il lieto fine.
Non ci sono suicidi, non ci sono cadute in declino e nella dimenticanza, nessuno impazzisce né si rassegna alla propria uccisione. Davvero particolare, in una storia che non ha molto dell'orrore ma sembra più una fiaba, o la versione fiabesca delle classiche leggende presenti ovunque riguardanti i patti con i diavoli.
Comunque direi che insieme al primo, questo è l'unico altro racconto a essermi davvero piaciuto.
Come spesso accade (almeno a me) con le raccolte di racconti, ci sono storie più belle e altre meno riuscite, ma il livello medio si attesta su un valore né buono né cattivo.
Il primo e conosciutissimo racconto della raccolta regge bene malgrado il tempo passato dalla sua scrittura, con la sua storia ormai arcinota e conosciuta in tantissime differenti declinazioni.
La meschinità e malvagità di Hyde la ritroviamo anche nel secondo racconto, "Il ladro di cadaveri", che però è anche uno dei peggiori, proprio sbagliato nella struttura di racconto.
Senza infamia né lode i racconti successivi (Janet la storta, che richiama la religione e le superstizioni dell'epoca... superstizioni richiamate anche da Merry Men, dove ritroviamo la credenza popolare del diavolo mascherato da uomo "nero", storie non costruite male ma che comunque non catturano. O almeno non lo fanno a distanza di quasi centocinquant'anni), mentre negli ultimi due troviamo a mio avviso qualcosa di diverso.
Olalla è quasi una storia d'amore, per quanto con elementi che sembrano quasi soprannaturali ma che giocano invece col Darwinismo, ipotizzando la possibilità di un'involuzione, una volta giunti all'apice dell'evoluzione.
Il diavolo nella bottiglia invece oltre a essere un'altra storia d'amore e alla particolarità di non presentare (se non, di sfuggita, nel finale) personaggi negativi come successo invece finora in ogni racconto, ha anche un'altra unicità: il lieto fine.
Non ci sono suicidi, non ci sono cadute in declino e nella dimenticanza, nessuno impazzisce né si rassegna alla propria uccisione. Davvero particolare, in una storia che non ha molto dell'orrore ma sembra più una fiaba, o la versione fiabesca delle classiche leggende presenti ovunque riguardanti i patti con i diavoli.
Comunque direi che insieme al primo, questo è l'unico altro racconto a essermi davvero piaciuto.