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azelandra 's review for:
La figlia oscura
by Elena Ferrante
"Le amavo troppo e mi pareva che l’amore per loro mi impedisse di diventare me stessa."
Questo è il primo libro di Elena Ferrante che leggo dopo L'amica geniale e anche questa volta la capacità dell'autrice di raccontare le donne in tutte le loro forme ed esperienze mi ha lasciato senza parole. Se gli esseri umani sono contraddittori per natura, la vita delle donne sotto questo sistema eterosessista e patriarcale raggiunge dei livelli che nessun uomo potrà mai conoscere o comprendere. La complessità dell'essere madri, ma al contempo figlie, amanti, lavoratrici, insomma le donne non possono essere nulla se non viene apposto a loro un altro appellativo. Ed ecco qui che diventa quasi impossibile conoscersi, capirsi, sia in relazione a noi stesse che alle altre donne. Le donne nella loro infinita complessità che non trova risoluzione; le donne che si osservano le une con le altre pensando che le altre siano migliori in tutto, madri perfette, figlie esemplari, amanti dedite. Ma non siamo altro che copie imperfette le une delle altre. Che paura una donna che ama tutte le sue imperfezioni e contraddizioni e per questo ama anche le altre donne per come sono, quanto spaventa la sorellanza e la comprensione tra di noi. Grazie anche questa volta alle parole di Elena Ferrante, al riconoscimento di se stessa, della propria identità, che ogni donna non può che vivere leggendola.
Questo è il primo libro di Elena Ferrante che leggo dopo L'amica geniale e anche questa volta la capacità dell'autrice di raccontare le donne in tutte le loro forme ed esperienze mi ha lasciato senza parole. Se gli esseri umani sono contraddittori per natura, la vita delle donne sotto questo sistema eterosessista e patriarcale raggiunge dei livelli che nessun uomo potrà mai conoscere o comprendere. La complessità dell'essere madri, ma al contempo figlie, amanti, lavoratrici, insomma le donne non possono essere nulla se non viene apposto a loro un altro appellativo. Ed ecco qui che diventa quasi impossibile conoscersi, capirsi, sia in relazione a noi stesse che alle altre donne. Le donne nella loro infinita complessità che non trova risoluzione; le donne che si osservano le une con le altre pensando che le altre siano migliori in tutto, madri perfette, figlie esemplari, amanti dedite. Ma non siamo altro che copie imperfette le une delle altre. Che paura una donna che ama tutte le sue imperfezioni e contraddizioni e per questo ama anche le altre donne per come sono, quanto spaventa la sorellanza e la comprensione tra di noi. Grazie anche questa volta alle parole di Elena Ferrante, al riconoscimento di se stessa, della propria identità, che ogni donna non può che vivere leggendola.