A review by stephthepanda
Lei che divenne il sole by Shelley Parker-Chan

4.0

Ci ho messo un po' ad elaborare una recensione di questo libro.
Non perché non mi sia piaciuto, anzi.
Ma perché è stato talmente intenso da dovermi prendere un po' di tempo per elaborarlo.

Premessa:
1) E' il primo libro di una dilogia, ed infatti non vedo l'ora di leggere il seguito, quindi il finale è per forza di cose aperto e alcuni filoni di trama tendono a non concludersi (per ovvietà di cose).
2) Ho comprato questo libro perché mi dava molte vibes alla Mulan (in realtà il concept alla Mulan era un espediente narrativo per dare il via a tutta la serie di peripezie che coinvolgerà i nostri protagonisti).
3) L'ho comprato non sapendo né che la scrittrice fosse un'attivista LGBTQ, né che questo libro potesse rientrare nella categoria queer (non è una cosa negativa, per me, è stata una bellissima scoperta, soprattutto perché scoprire e affrontare la fluidità dei personaggi, insieme a loro è stata un'avventura che mi ha fatta sentire come una "proud mom" mentre si scoprivano e soprattutto, per alcuni, si accettavano).

Non vi dirò propriamente la trama, anche perché sappiamo che quella si può trovare facilmente su internet, quindi mi limiterò semplicemente a parlarvene e dirvi cosa mi è piaciuto e cosa no.

La motivazione per cui ho dato solo 4/5 stelline, non sta tanto nel fatto che è solo il primo, quanto nel fatto che non ho ancora ben chiaro l'espediente degli "spiriti" che circondano l'eunuco (mi riferirò a Ouyang con questa definizione, perché è fondamentale per comprendere il perché della sua "crisi di identità" e soprattutto l'odio che prova verso se stesso, non a caso, nelle sue camere NON ha specchi) e Zhu.
Sì, so che sono fondamentali per la questione della vendetta e del destino del primo, ma nel caso della seconda, invece apparentemente sono finalizzati solo al fatto che, il fatto che lei li veda, vuol dire che ha un mandato del cielo e che le "servono" per la peste che colpirà l'esercito di Zhu.
Fine..
Spero che nella seconda parte avranno una rilevanza maggiore, soprattutto per la loro ONNIPRESENZA (Zhu li vede da quando perde padre e fratello, li vede al monastero in una particolare "festività" dedicata a loro, li ve che circondano l'eunuco, li vede quando parla con il "predestinato" a segnare una nuova era, ecc..) nella vita dei nostri due protagonisti/antagonisti.

Per il resto, il libro mi è piaciuto molto!
Le descrizioni sono fantastiche, ti sembra di essere lì, costantemente con loro.
Soprattutto grazie ai vari POV (che non vi nego che, non essendo segnalati, all'inizio, mi avevano non poco confuso e quindi vi consiglierei carta e penna per stare al passo con loro).
Il libro è crudo, crudele, straziante, intenso, drammatico.
Sono rari i momenti di felicità, nonostante venga introdotto anche un interesse amoroso (per entrambi).
Ci sono stati dei momenti in cui, addirittura, mi sono dovuta scostare con lo sguardo dal libro perché determinate scene erano talmente tanto reali (per la loro accuratezza nelle descrizioni) che quasi mi davano il voltastomaco.
Ho sofferto con ognuno di loro.
Ho sofferto per ognuna di loro.
Sono entrata in un costante conflitto con me stessa, perché non riuscivo mai a decidere per quale schieramento avrei dovuto e/o voluto parteggiare.
E vi prego, non chiedetemelo, perché non ho ancora scelto.
Inoltre, è stato piacevolmente strano vedere i nostri protagonisti, volvere ed allo stesso tempo involvere a causa del loro destino, dei loro ruoli.
Perché per forza di cose la loro anima viene "corrotta", proprio perché molto spesso credono che "il fine giustifica i mezzi".
Ognuno vittima di questo destino, quasi diventandone ossessionati.
Ma mentre Zhu, riesce a uscirne vincitrice, perché:
- accetta il suo dualismo: donna con i suoi fidati e amati (Xu e Ma), uomo con i suoi soldati (soprattutto dopo il momento della sua "rinascita", dove grazie alla sua amata, grazie al suo fratellone, riesce finalmente ad apprezzare il suo corpo, il suo seno, ma anche ad apprezzare se stessa per quello che è, corrotta o meno);
- riesce a padroneggiare il suo destino, a tenerlo tra le sue mani (non è una casualità infatti il nome di cui lei si appropria);
L'eunuco invece, ne è vittima, perché lo subisce, arrivando a perdere la persona che più amava..
Il momento in cui la perde per sua stessa mano è SOFFERENZA allo stato puro.
Ho pianto insieme a lui.
Lui che avrebbe tanto voluto odiarlo perché:
- non lo vedeva solo come un generale (o meglio, il suo generale e quindi come un uomo), ma lo vedeva anche come una donna a causa dei suoi tratti androgini (riferimento alla scena in cui ubriaco gli dice "sei una bella donna");
- per colpa della sua vendetta, lui, che era figlio di colui che aveva sterminato la sua famiglia (e lo aveva reso "il mezzo uomo" che era), doveva essere eliminato;
- era colpevole del fatto che era l'unica persona che Ouyang amava e che a sua volta, lo amava, nonostante in maniera e intensità completamente diversa.

Sono veramente molto curiosa di vedere come si evolverà la loro storia e non vedo l'ora che l'eunuco e Zhu, si scontrino di nuovo..
Perché? Perché sicuramente la seconda, seguendo ancora il suo destino, ovvero l'eccellenza, punta a diventare imperatore e spodestare quello attuale, mentre il primo punto a farlo fuori per vendicare i suoi antenati.
Diventeranno alleati o ci sarà l'ennesimo scontro che li porterà ad una lotta all'ultimo sangue?
Perché per ora, tra di loro, c'è un pareggio, ma ci sono ancora una serie di alleanze sulla carta e carte coperte ancora sul tavolo.