A review by ilaria_m
Sbaglio dopo Sbaglio (All In series #2) by Helena Hunting

funny lighthearted fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.5

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️.5
Dramma: 💧
Sugar: 🧁🧁
Spice: 🌶️🌶️.5

Trope: hate to love - forced proximity - deal - hockey romance - teammate’s sister - grumpy MMC

Bishop Winslow detesta Rook Bowman. Si è trasferito a Seattle con la prospettiva di diventare capitano della squadra di hockey, ma il posto gli è stato soffiato da Rook. Quello che non sopporta è che Bowman si comporti come un ragazzo d’oro quando agli inizi della sua carriera in NHL era stato tutt’altro. Quando, nel cuore della notte, trova  una ragazza che armeggia con la porta dell’apprendimento di Rook, che è pure suo dirimpettaio, il primo pensiero è che il lupo perda il pelo, ma non il vizio, e che il santarellino tradisca la moglie quando è in città con una delle tante conigliette dell’hockey. Peccato che Stevie non sia una coniglietta, ma la sorella di Bowman, nonché una fisioterapista, e che potrà essere proprio la persona giusta per lui quando un grave infortunio lo metterà in panchina per oltre un mese….

Sbaglio dopo sbaglio (A Favor for a Favor) è il secondo volume della All In series, approdata in Italia con Bugia dopo bugia (A Lie for a Lie), che mi riprometto di leggere da tempo, ma alla fine ho preso in mano questo libro, senza prima passare per il precedente, il che si traduce in qualche spoiler su quanto accaduto tra Rook e Lainey (me ne farò una ragione).
La serie di ricollega anche a Pucked, altro successo di Helena Hunting, dato che abbiamo nientemeno che Alex Waters come allenatore della squadra in cui giocano Rook e Bishop, il che ci permette una spassosissima comparsata dell’impareggiabile Violet!
Tutta questa introduzione per dire che il principale problema di Sbaglio dopo sbaglio è proprio il confronto con Penalità d’amore (Pucked). Puck era esagerato, e proprio per questo, esilarante. A Favor for Favor ripropone tematiche simili (la sorella di un compagno di squadra come love interest, battute sconce, la paura della FMC di finire sotto i riflettori, etc.), ma ha meno mordente.
L’impressione è che non si sfruttino appieno le potenzialità. Iniziamo bene con la sfida a suon di biancheria intima (o quasi), ma poi gli episodi che dovrebbero consolidare il rapporto tra i due protagonisti, trasformandolo da una serie di ripicche reciproche ad una relazione romantica, sono un po’ pochini e frettolosi. Non c’è un consistente slow burn che soddisfi il pubblico.
Sufficienza piena, ma avrebbe potuto applicarsi di più.