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A review by _ellisnoble_
An Extraordinary Union by Alyssa Cole
4.0
Alyssa Cole è una scrittrice che volevo leggere da un sacco di tempo e finalmente grazie al Black History Month ho letto ben due sue storie, la prima una novella saffica ambientata a inizio ‘800, la seconda un romanzo con coppia mista ambientato nel pieno della guerra di secessione americana... e senza farlo apposta, mi sono ritrovata la stessa dinamica di coppia in entrambe.
Da una parte due donne che nella loro vita hanno ricevuto la loro dose di batoste per far parte di minoranze che in passato non se la passavano proprio benissimo, dall’altra parte due love interest che trasudano fascino ad ogni parola che pronunciano, ma che si prendono il tempo per far sì che la persona amata si lasci andare e si fidi di loro fino in fondo.
Solitamente i romance cadono nella trappola del ‘mi piaci ma non possiamo stare insieme’, solo che puntualmente i motivi sono trattati così superficialmente che sembra quasi che la presenza della crisi del terzo atto sia dovuta solo perché se l’aspetta chi legge. Qui invece i motivi sono ben approfonditi (forse più in ‘An Extraordinary Union’ che in ‘That Would Be Enough’, ma forse perché un romanzo ha più tempo a disposizione per raccontare la sua storia): Mercy sa per una delusione amorosa che è quasi impossibile trovare la felicità domestica con un’altra donna senza dare nell’occhio, mentre Elle sa che innamorarsi di un uomo bianco la metterebbe sempre in una posizione subordinata e avrà sempre meno potere di lui.
Alyssa Cole racconta quindi due contesti storici da una prospettiva che per anni è stata ignorata o se è stata raccontata, era solo per evidenziare le sofferenze delle persone queer e/o nere, mentre qui, come dimostrano tutte le storie #ownvoices, è mostrato che anche loro hanno potuto essere felici e che era possibile esserlo nonostante il periodo storico...
e, punto in più a favore della componente romance, ancora meglio con una persona disposta a capire l’altra e mettersi nei suoi panni, migliorando sé stessa e dando vita a una dinamica di coppia paritaria dove il rispetto è reciproco (non sempre scontato, purtroppo.
Nell’attesa che almeno qualche romanzo di Alyssa Cole venga portato in Italia, recuperatela: io ho già in TBR buona parte del resto della sua produzione!
Da una parte due donne che nella loro vita hanno ricevuto la loro dose di batoste per far parte di minoranze che in passato non se la passavano proprio benissimo, dall’altra parte due love interest che trasudano fascino ad ogni parola che pronunciano, ma che si prendono il tempo per far sì che la persona amata si lasci andare e si fidi di loro fino in fondo.
Solitamente i romance cadono nella trappola del ‘mi piaci ma non possiamo stare insieme’, solo che puntualmente i motivi sono trattati così superficialmente che sembra quasi che la presenza della crisi del terzo atto sia dovuta solo perché se l’aspetta chi legge. Qui invece i motivi sono ben approfonditi (forse più in ‘An Extraordinary Union’ che in ‘That Would Be Enough’, ma forse perché un romanzo ha più tempo a disposizione per raccontare la sua storia): Mercy sa per una delusione amorosa che è quasi impossibile trovare la felicità domestica con un’altra donna senza dare nell’occhio, mentre Elle sa che innamorarsi di un uomo bianco la metterebbe sempre in una posizione subordinata e avrà sempre meno potere di lui.
Alyssa Cole racconta quindi due contesti storici da una prospettiva che per anni è stata ignorata o se è stata raccontata, era solo per evidenziare le sofferenze delle persone queer e/o nere, mentre qui, come dimostrano tutte le storie #ownvoices, è mostrato che anche loro hanno potuto essere felici e che era possibile esserlo nonostante il periodo storico...
e, punto in più a favore della componente romance, ancora meglio con una persona disposta a capire l’altra e mettersi nei suoi panni, migliorando sé stessa e dando vita a una dinamica di coppia paritaria dove il rispetto è reciproco (non sempre scontato, purtroppo.
Nell’attesa che almeno qualche romanzo di Alyssa Cole venga portato in Italia, recuperatela: io ho già in TBR buona parte del resto della sua produzione!