A review by nyeran
Eona: The Last Dragoneye by Alison Goodman

4.0

A silent horrific exchange crossed between Haddo and the innkeeper, She is mad it said. What do we do? I tugged at him again. Men were always quick to believe in the madness of women.

♠ Il 2017 sembra cominciare con una nota decisamente più positiva del 2016. Speriamo sia di buon auspicio. Intanto mi crogiolo in questo tepore di beatitudine lasciato da Eona. Non è stato di certo il libro perfetto però ha tutto ciò di cui ho bisogno quando leggo un fantasy. Personaggi e dinamiche complesse, relazioni tra i personaggi realistiche e profonde, un mondo un background una cultura credibili e ben studiate, che sia ben scritto. 

♠ Mi è capitato poche volte nella vita di leggere un libro con un world-building così realistico e ricco. Tutto ha un suo perché, un suo senso logico e delle regole. Un mondo fuso tra Giappone e Cina che rende questo libro una perla del genere YA. 
Se il primo libro pendeva pericolosamente verso l’infodump e la lentezza e la scarsezza di avvenimenti non aiutavano la lettura questo libro è stato veloce come una raffica di vento. Se non avessi dovuto limitarmi a leggere pochi capitoli ogni sera per la stanchezza, l’avrei finito in due giorni. È stata una sorpresa sopratutto lo sconvolgimento di trama. Terminato di leggere il primo libro era evidente che il secondo avrebbe riguardato la riconquista dell’impero da parte di Kygo con l’aiuto di Eona e della resistenza. Quello che non mi aspettavo era che questo libro fosse un enorme character development inframmezzato da scene d’azione, moltissima azione. Eona passa dall’essere una ragazza che si spaccia per un uomo, un uomo zoppo, all’entrare in pieno possesso del suo Hua, dei suoi poteri, della sua femminilità, del suo ruolo come Naiso, del suo ruolo come dragoneye e come donna della resistenza. E con grandi poteri, arrivano anche molti segreti. Segreti troppo pericolosi, segreti di un passato che andrebbe cancellato ma che contiene la chiave per salvare l’Impero. Si ma, a che costo? Kygo o la perla? L’Impero o i draghi? E con chi condividere il peso di questo segreto? Non certo con l’imperatore che la ama, ricambiato, ma che giustamente ammette che la sua priorità più grande sarà sempre l’impero e il suo popolo. Non certo con Ryko e Dela, che continuano ad amarsi senza dirselo perché sono due idioti çOç. Non certo con Dela, che stà già facendo troppo traducendo le memorie di Kinra. Non certo con Ryko, che non si fida più di Eona, che la odia per il controllo che ha su di lui. Non certo con Vida, che da membro della resistenza sceglierebbe ovviamente la strada dell’impero. Allora con Ido? I due condividono questo segreto ma lo vivono in modo completamente diverso perché come può Eona essere d’accordo con un uomo che ha tradito l’imperatore e ucciso tutti gli altri dragoneye per la sua cieca ambizione?

♠ Nella recensione del primo libro scrissi di non approvare l’idea del triangolo perché odiavo entrambi i cateti. Ebbene. Li ho rivalutati. Resto dell’idea che Eona dovrebbe fare le valigie una volta che la situazione si è risolta e viaggiare per il mondo, ma li ho un po’ rivalutati. In fondo non è poi un vero e proprio triangolo. Questo libro è riuscito a farmi cambiare opinione su di loro perché, fondamentalmente, sono stati molto più presenti e approfonditi rispetto al primo. Per quanto quindi può dare fastidio l’idea che Kygo possa volere più il potere di Eona che il suo corpo è anche coerente se vista dal suo punto di vista. Lui è e sarà sempre l’imperatore, dovrà sempre mettere il suo ruolo come capo e il suo popolo prima di tutti e tutto. E Ido? In realtà non sono mai riuscita davvero a vederlo come secondo cateto, forse perché erano così palesi i sentimenti di Kygo per Eona e viceversa che non riuscivo proprio a vedere un modo per rendere Ido plausibile. Intendiamoci, sono certa che Ido a suo modo amasse Eona, e che anche lei lo amasse ma per tutto il libro si ha come la sensazione che sia arrivato troppo tardi. Insomma, diciamo che dal mio punto di vista, nonostante qualche scena particolare, non è mai stato un pericolo per il lieto fine della coppia, ecco, non è stato mai una possibilità.

Odio fare recensioni positive perché sono in quello stato di pace dove non mi viene in mente nulla di bello d a scrivere, è tutto nella mia testa e non viene fuori.