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ombraluce 's review for:
Il cimitero di Praga
by Umberto Eco
Come prendono forma le dicerie, vale a dire tutte quelle credenze incredibili che formano la gran parte dei pregiudizi e della pubblica opinione, che da "sentito dire" diventano verità di fede.
Per narrare questa storia Eco si inventa Simone Simonini, falsario, bugiardo, assassino, uomo del suo tempo, che è poi il tempo in cui è formata in gran parte la nostra nazione, e anche l'Europa moderna, che, parafrasando, hanno quindi come peccato originale la falsità, la bugia e l'omicidio.
L'idea di base, pur se non nuovissima (ne ha dato ampi e ottimi esempi Sandrone Dazieri col suo Gorilla), rende all'inizio il romanzo piuttosto frizzante. Purtroppo, con l'aumentare delle pagine e della complicazione delle situazioni, costringe lo scrittore a "tirare dritto" un po' troppo, e a chiudere il romanzo con un autentico colpo esplosivo.
Per narrare questa storia Eco si inventa Simone Simonini, falsario, bugiardo, assassino, uomo del suo tempo, che è poi il tempo in cui è formata in gran parte la nostra nazione, e anche l'Europa moderna, che, parafrasando, hanno quindi come peccato originale la falsità, la bugia e l'omicidio.
L'idea di base, pur se non nuovissima (ne ha dato ampi e ottimi esempi Sandrone Dazieri col suo Gorilla), rende all'inizio il romanzo piuttosto frizzante. Purtroppo, con l'aumentare delle pagine e della complicazione delle situazioni, costringe lo scrittore a "tirare dritto" un po' troppo, e a chiudere il romanzo con un autentico colpo esplosivo.