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A review by diffrazioni
Fine di una storia by Graham Greene
Amore in terra, amore in cielo
C'è una voce narrante e ci sono due protagonisti. Il narratore e la donna che ama e da cui è amato. Poi c'è un terzo personaggio che è parecchio importante anche lui: il marito della donna (che non coincide con il narratore da lei amato, evidentemente) ma la sua voce si sente di meno e, contrariamente alle altre due, non lo si sente mai narrare in prima persona. Arriva poi un altro personaggio ancora, sul finale, ed è determinante, ma meglio non dire niente per evitare spoiler.
Le vicende si svolgono in un periodo piuttosto complicato, per la città in cui vivono, Londra. Siamo nella Seconda Guerra Mondiale (per almeno buona parte del libro) e ci sono i terribili attacchi dei nazisti di cui, però, i tre parlano decisamente poco. E questa è una cosa chi mi ha sorpreso e mi ha colpito. Greene ha scelto di ambientare la storia in questo periodo difficilissimo che però resta davvero tanto sullo sfondo.
Certo, ci sono alcuni eventi, almeno uno decisamente cruciale, che avvengono proprio perché c'è la guerra ma mi sono ritrovato in diverse occasioni a dire "ah già, i nazisti stanno bombardando Londra". Mi è sembrata una scelta notevole: è cose se la relazione tra questi personaggi fosse talmente forte da lasciare tutto, ma proprio tutto, sullo sfondo.
Nel libro che ho letto io sono presenti una nota di Scott Spencer e una postfazione di Domenico Scarpa. Interessanti, mi sono piaciute - più quella di Scarpa, devo dire, anche se l'ho trovata un pelino lunga - il mio consiglio è, in ogni caso, di leggere entrambe dopo aver letto il romanzo di Greene.
C'è una voce narrante e ci sono due protagonisti. Il narratore e la donna che ama e da cui è amato. Poi c'è un terzo personaggio che è parecchio importante anche lui: il marito della donna (che non coincide con il narratore da lei amato, evidentemente) ma la sua voce si sente di meno e, contrariamente alle altre due, non lo si sente mai narrare in prima persona. Arriva poi un altro personaggio ancora, sul finale, ed è determinante, ma meglio non dire niente per evitare spoiler.
Le vicende si svolgono in un periodo piuttosto complicato, per la città in cui vivono, Londra. Siamo nella Seconda Guerra Mondiale (per almeno buona parte del libro) e ci sono i terribili attacchi dei nazisti di cui, però, i tre parlano decisamente poco. E questa è una cosa chi mi ha sorpreso e mi ha colpito. Greene ha scelto di ambientare la storia in questo periodo difficilissimo che però resta davvero tanto sullo sfondo.
Certo, ci sono alcuni eventi, almeno uno decisamente cruciale, che avvengono proprio perché c'è la guerra ma mi sono ritrovato in diverse occasioni a dire "ah già, i nazisti stanno bombardando Londra". Mi è sembrata una scelta notevole: è cose se la relazione tra questi personaggi fosse talmente forte da lasciare tutto, ma proprio tutto, sullo sfondo.
Nel libro che ho letto io sono presenti una nota di Scott Spencer e una postfazione di Domenico Scarpa. Interessanti, mi sono piaciute - più quella di Scarpa, devo dire, anche se l'ho trovata un pelino lunga - il mio consiglio è, in ogni caso, di leggere entrambe dopo aver letto il romanzo di Greene.