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A review by sylviaisme
Il trono del drago by Tad Williams
2.0
[b:Il trono del drago|13650130|Il trono del drago (Ciclo delle spade, #1)|Tad Williams|https://d.gr-assets.com/books/1454266002s/13650130.jpg|840191] è un fantasy con un potenziale enorme che non riesce però a decollare a causa di una narrazione lentissima e personaggi che alla fine risultano essere solo macchiette.
Il ritmo narrativo in certi punti è esasperante, e non per l'eccessiva quantità di descrizioni, che dove presenti sono invece piacevoli e ben contestualizzate: i dialoghi sono troppi e spesso futili alla trama, gli effetti delle (dis)avventure del protagonista Simon largamente anticipati per creare attesa, e della miriade di personaggi che ci vengono propinati neanche una manciata sono quelli davvero memorabili.
Incredibili inoltre la quantità di similitudini con ASOIAF di Martin, a cui credo proprio che il buon George si sia largamente ispirato, e che bisogna ammettere, vada il merito di aver sviluppato decisamente meglio.
Un worldbuilding e una trama di base di fatto molto interessanti e una rosa di personaggi che avrebbero potuto portare avanti lo sviluppo narrativo da sé purtroppo non ce la fanno da soli a rendere questo fantasy altro che un mattone narcotizzante.
Il ritmo narrativo in certi punti è esasperante, e non per l'eccessiva quantità di descrizioni, che dove presenti sono invece piacevoli e ben contestualizzate: i dialoghi sono troppi e spesso futili alla trama, gli effetti delle (dis)avventure del protagonista Simon largamente anticipati per creare attesa, e della miriade di personaggi che ci vengono propinati neanche una manciata sono quelli davvero memorabili.
Incredibili inoltre la quantità di similitudini con ASOIAF di Martin, a cui credo proprio che il buon George si sia largamente ispirato, e che bisogna ammettere, vada il merito di aver sviluppato decisamente meglio.
Un worldbuilding e una trama di base di fatto molto interessanti e una rosa di personaggi che avrebbero potuto portare avanti lo sviluppo narrativo da sé purtroppo non ce la fanno da soli a rendere questo fantasy altro che un mattone narcotizzante.