A review by elena_monti
La musica del caso by Paul Auster

4.0

Una storia al limite dell’assurdo che capovolge il naturale meccanismo narrativo di causa - effetto.
Auster nonostante la decostruzione, il simbolismo e i riferimenti culturali all’interno del testo, è, tra gli scrittori contemporanei postmoderni, il più classico e accessibile.

Jim Nashe è un vigile del fuoco che vive una profonda crisi economica e per questo motivo viene abbandonato dalla moglie. Eredita dal padre una piccola fortuna che gli permette di girare l’America on the road, senza una meta precisa.
Durante il suo viaggio, conosce Jack Pozzi, che lo convince a partecipare ad un torneo di poker organizzato da due milionari eccentrici e misantropi, Flower e Stone.

Flower fa collezione di oggetti storici e Stone dedica tutto il suo tempo ad un plastico, la "Città del Mondo", in cui ogni cosa sembra accadere simultaneamente.

La musica del caso è un grande enigma, in cui il protagonista è prigioniero in un destino che non gli appartiene, che non ha causato con le sue azioni, ma che gli è caduto addosso.
Il romanzo è denso di un’instabilità esistenziale, con punte di cinismo e drammaticità alte.

Il caso si presenta come un debito da saldare nella ferocia di principi votati al profitto, che condannano come oltraggiosa la perdita.

Auster narra il senso di stallo della vita di Jim e Jack con una ferocia quasi inspiegabile, ma inesorabile come il ritmo della storia, fino ad un finale inaspettato ma dovuto.