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romboencefalo 's review for:
Il club Dumas
by Arturo Pérez-Reverte
4 stelle non proprio piene.
Sebbene fondamentalmente tutto ciò che mi ha fatto leggermente storcere il naso sia giustificato all'interno della trama, resta il fatto che alcune scelte le ho trovate fastidiose, soprattutto per quanto riguarda i personaggi femminili più rilevanti di questo libro. I tratti in cui era trattato dell'enigma del manoscritto e delle nove porte erano da leggere tutti d'un fiato, così come le interazioni di Corso con alcuni personaggi. La cosa che proprio non ho apprezzato è stato il continuo indugiare sulle virtù di Irene, come se ripeterlo due o tre volte non fosse abbastanza (ho capito alla seconda che è giovane, bella e soda). Ribadisco: tutto è giustificato, alla fine, quindi non posso biasimarlo oggettivamente, ma mi ha reso molto meno piacevole una lettura altrimenti davvero mozzafiato ( a tratti per le risate), i cui personaggi maschili sono tanto veri quanto inusuali, una gioia da accompagnare in giro per l'Europa.
Purtroppo, però, non erano soli...
P.S. Se non siete appassionati di libri e di letteratura, i tratti in cui si parla di Dumas, di libri antichi e di collezionismo potrebbero risultare ben pesanti ed eccessivamente lenti. Io ho apprezzato questi momenti, trovandoli comunque interessanti e utili per la trama (sebbene la parte utile sarebbe potuta essere riportata in molti meno caratteri). Per cui attenzione, se non vi piace leggere di libri e autori del 1800 non ve lo consiglio, perché gran parte del libro e del suo fascino è costituito da quello, secondo me.
Sebbene fondamentalmente tutto ciò che mi ha fatto leggermente storcere il naso sia giustificato all'interno della trama, resta il fatto che alcune scelte le ho trovate fastidiose, soprattutto per quanto riguarda i personaggi femminili più rilevanti di questo libro. I tratti in cui era trattato dell'enigma del manoscritto e delle nove porte erano da leggere tutti d'un fiato, così come le interazioni di Corso con alcuni personaggi. La cosa che proprio non ho apprezzato è stato il continuo indugiare sulle virtù di Irene, come se ripeterlo due o tre volte non fosse abbastanza (ho capito alla seconda che è giovane, bella e soda). Ribadisco: tutto è giustificato, alla fine, quindi non posso biasimarlo oggettivamente, ma mi ha reso molto meno piacevole una lettura altrimenti davvero mozzafiato ( a tratti per le risate), i cui personaggi maschili sono tanto veri quanto inusuali, una gioia da accompagnare in giro per l'Europa.
Purtroppo, però, non erano soli...
P.S. Se non siete appassionati di libri e di letteratura, i tratti in cui si parla di Dumas, di libri antichi e di collezionismo potrebbero risultare ben pesanti ed eccessivamente lenti. Io ho apprezzato questi momenti, trovandoli comunque interessanti e utili per la trama (sebbene la parte utile sarebbe potuta essere riportata in molti meno caratteri). Per cui attenzione, se non vi piace leggere di libri e autori del 1800 non ve lo consiglio, perché gran parte del libro e del suo fascino è costituito da quello, secondo me.