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A review by diffrazioni
Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno by Benjamin Stevenson
Esagerato?
Si capisce in fretta che la famiglia del protagonista, Ern Cunningham, è piuttosto numerosa. Se tutti hanno davvero ucciso qualcuno, allora, ci dev'essere stata una strage. Però, sin dall'inizio, il narratore - il libro è scritto in prima persona - ci assicura di non raccontarci bugie (anche perché non è detto che ognuno abbia ucciso una sola persona).
Per le quasi quattrocento pagine del volume non ci si muove da una località di montagna, dentro e intorno a un albergo di classe ma un po' datato. Ci sono racconti - e delitti - che riguardano il passato e altri luoghi, ma i protagonisti sono sempre lì e questo secondo me è il primo limite del romanzo: non mi ha appassionato la descrizione dei luoghi. Non mi hanno troppo appassionato neppure i personaggi (solo un po' Sofia, sorellastra del protagonista).
Mi pare che Stevenson abbia privilegiato il gioco degli incastri: qualsiasi che succede, alla fine torna e costruisce il puzzle che, in un giallo, vogliamo avere ben chiaro davanti agli occhi. Il che, certo, è un gioco divertente, però non credo possa essere l'unica spinta a leggere. In ogni caso, inizio volentieri anche Tutti su questo treno sono sospetti. L'ispirazione ad Assassinio sull'Orient Express mi pare sia palese e, siccome il libro di Christie mi è piaciuto davvero molto, sono curioso di vedere com'è.
Si capisce in fretta che la famiglia del protagonista, Ern Cunningham, è piuttosto numerosa. Se tutti hanno davvero ucciso qualcuno, allora, ci dev'essere stata una strage. Però, sin dall'inizio, il narratore - il libro è scritto in prima persona - ci assicura di non raccontarci bugie (anche perché non è detto che ognuno abbia ucciso una sola persona).
Per le quasi quattrocento pagine del volume non ci si muove da una località di montagna, dentro e intorno a un albergo di classe ma un po' datato. Ci sono racconti - e delitti - che riguardano il passato e altri luoghi, ma i protagonisti sono sempre lì e questo secondo me è il primo limite del romanzo: non mi ha appassionato la descrizione dei luoghi. Non mi hanno troppo appassionato neppure i personaggi (solo un po' Sofia, sorellastra del protagonista).
Mi pare che Stevenson abbia privilegiato il gioco degli incastri: qualsiasi che succede, alla fine torna e costruisce il puzzle che, in un giallo, vogliamo avere ben chiaro davanti agli occhi. Il che, certo, è un gioco divertente, però non credo possa essere l'unica spinta a leggere. In ogni caso, inizio volentieri anche Tutti su questo treno sono sospetti. L'ispirazione ad Assassinio sull'Orient Express mi pare sia palese e, siccome il libro di Christie mi è piaciuto davvero molto, sono curioso di vedere com'è.