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franziskagoblin 's review for:
I beati anni del castigo
by Fleur Jaeggy
Pensavo a lei come a una mezzaluna, in un cielo d’Oriente. Mentre dormono, lei falcia le teste. Era eloquente. Non parlava di giustizia. Né del bene e del male, argomenti che avevo sentito dalle insegnanti e dalle mie compagne da quando avevo messo piede nel primo collegio a otto anni. Sembrava che parlasse di niente. Le sue parole volavano. Non aveva ali ciò che rimaneva dopo le sue parole. Non pronunciò mai la parola Dio, e quasi non riesco a scriverla, per il silenzio con cui lei la circondava. Parola pronunciata quotidianamente negli altri collegi, da quando avevo otto anni. E forse non è una parola. Qual è la differenza fra un nome e una parola?
La nostalgia quasi aromantica che possiede la voce narrante ben rende tutto il ricordo di un'infanzia imprigionata e del primo amore, ancora inconfessato.
La nostalgia quasi aromantica che possiede la voce narrante ben rende tutto il ricordo di un'infanzia imprigionata e del primo amore, ancora inconfessato.