A review by dory_a
Our Dark Duet by V.E. Schwab

dark emotional hopeful sad slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Sono passati sei mesi da quando August e Kate hanno deciso di andare ognuno per la propria strada: August ha preferito restare a Verity ed accettare il ruolo di leader della task force di Flynn, suo padre, Kate invece è scappata ed ha scelto di recarsi a Prosperity dove adesso, insieme ad un gruppo che si fa chiamare i Guardiani, va a caccia di mostri in modo da evitare che nessun'altra regione venga invasa dai mostri e finisca nella stessa situazione di Verity, un luogo in cui tra l'altro Kate spera di non dover tornare mai più. Quando però un nuovo e pericoloso mostro emerso a Prosperity prenderà di mira, proprio per colpa di Kate, la sua città, la ragazza si vedrà costretta a tornare per cercare di salvare Verity da una completa e totale distruzione.

Sebbene io abbia dato "solo" quattro stelline al primo volume di questa dilogia a causa di alcune lacune non proprio trascurabili, This Savage Song rientra decisamente tra i libri che ho apprezzato di più l'anno scorso. Per questo motivo, non vedevo veramente l'ora di leggere il sequel (e volume conclusivo) - Our Dark Duet appunto - e scoprire come Victoria Schwab aveva deciso di continuare e concludere la storia di Kate e August. In generale, This Savage Song e Our Dark Duet sono molto simili ma sapendo ora bene che cosa aspettarmi da questa dilogia ero determinata a godermi a pieno i suoi punti di forza - come per esempio il worldbuilding ed i personaggi - e a chiudere un occhio per quanto riguarda quelli deboli ovvero la trama. Our Dark Duet è quindi partito avvantaggiato rispetto al volume precedente e difatti mi stava piacendo veramente tanto, sfortunatamente però non ho particolarmente apprezzato alcune scelte prese da Victoria Schwab, sia per quanto riguarda la trama sia soprattutto i personaggi, e ciò alla fine mi ha impedito di dare a Our Dark Duet una valutazione migliore di quella data al volume precedente (anche se comunque quattro stelline rimangono un ottimo voto!).

Innanzitutto, ci tengo a ribadire che la dilogia de I mostri di Verity è una dilogia character driven e Our Dark Duet non fa altro che solidificare questa cosa. Il punto di forza dei due volumi che la compongono sono appunto i personaggi - in particolare i protagonisti ovvero August e Kate - ed infatti io personalmente vi consiglierei di leggerla anche solo per loro due, la loro caratterizzazione ed il loro character arc. A differenza di The Savage Song, trattandosi in questo caso del sequel della dilogia, per quanto riguarda i protagonisti non c'è stato ovviamente bisogno di presentazioni e/o di ulteriori spiegazioni per cui non mi è servito del tempo per affezionarmi o cercare di comprendere August e Kate che infatti sono riuscita ad apprezzare tantissimo fin da subito: nei mesi immediatamente successivi alla fine di The Savage Song, le vite dei due protagonisti sono state praticamente sconvolte con August che è stato costretto a reprimere il suo desiderio di essere umano in modo da essere un ottimo leader Sunai e con Kate che, fuggita a Prosperity, si è ritrovata a fare quello che ha sempre voluto ovvero cacciare ed uccidere mostri, anche se a Prosperity ha trovato anche un gruppo a cui, per quanto lei non lo voglia ammettere o abbia paura di farlo, si sta pian piano affezionando sempre di più; nonostante i tanti cambiamenti però, in Our Dark Duet August e Kate dovranno comunque continuare a lottare contro problemi già emersi in precedenza, in quanto non sono riusciti a venirne effettivamente a capo alla fine del primo volume. Per questo motivo, il rischio di cadere nella ripetitività e quindi nella noia c'era tutto, fortunatamente però ciò non succede mai anche perché sebbene i problemi da risolvere siano sempre gli stessi, ad essere cambiati sono decisamente August e Kate: per cui, sì, in Our Dark Duet si parla ancora una volta della lotta interiore tra chi si dovrebbe essere per il bene più grande e chi si vorrebbe essere per il proprio bene, di bene e male, di giusto e sbagliato, di cosa è a rendere un mostro, un mostro e un essere umano, un essere umano, i due protagonisti però affrontano queste difficoltà e situazioni assumendo una prospettiva molto diversa rispetto a prima, influenzata ovviamente da tutto ciò che è successo in The Savage Song. Inoltre, in Our Dark Duet non mancheranno nuovi demoni personali - sia figurativamente che letteralmente - che daranno del filo da torcere tanto ad August quanto a Kate. Tutto sommato, ho apprezzato veramente tanto come Victoria Schwab ha deciso di gestire entrambi i protagonisti, in particolare la loro caratterizzazione ed il loro character development che risultano sempre coerenti e mai improvvisi e senza senso, in linea con le situazioni in cui si ritrovano e le loro prese di coscienza. Se però Our Dark Duet ha perso dei punti è stato innanzitutto perché non ho particolarmente apprezzato Spoilerla fine che la Schwab ha voluto riservare ad uno dei due protagonisti di Our Dark Duet: dopo il bellissimo percorso compiuto sia da Kate che da August, io volevo e mi aspettavo una conclusione e risoluzione altrettanto belle e soddisfacenti per entrambi e se nel caso di SpoilerAugust non posso lamentarmi - ho amato che alla fine il protagonista di Our Dark Duet abbia deciso di provare a far convivere la sua parte mostruosa e quella "umana" - non posso dire lo stesso Spoilerdi Kate; per carità, se mi sforzo posso anche capire, senza però condividere, Spoileril destino a cui Victoria Schwab l'ha voluta far andare incontro ed è senza dubbio realistico che in una "guerra" succedano cose del genere ma dopo Spoileraverla vista cercare di dimenticarsi dei pessimi insegnamenti del padre ed iniziare ad aprire il suo cuore all'amicizia e all'amore, per me Kate meritava un finale decisamente migliore e sono rimasta molto delusa dal fatto che l'autrice non gliel'abbia voluto dare. Comunque, oltre a Kate ed August, in Our Dark Duet fanno la loro comparsa vecchi e nuovi personaggi: tra i vecchi abbiamo la famiglia di August - in particolare il padre Henry e la sorella Ilsa, un personaggio molto interessante ma, sfortunatamente, sottoutilizzato e sottovalutato da Victoria Schwab - e Sloan, che invece nel sequel è molto più presente tanto da avere anche il suo punto di vista, un'aggiunta che io personalmente ho trovato ottima e necessaria per creare un maggiore senso di completezza. Tra i nuovi invece, vanno assolutamente menzionati Alice - il mostro Spoilernato dal crimine commesso da Kate alla fine di The Savage Song - e Soro, un* nuov* Sunai entrat* a far parte della task force di Flynn, due personaggi che l'autrice è riuscita a sviluppare e a sfruttare molto bene; mi dispiace invece che i Guardiani - il gruppo conosciuto da Kate a Prosperity - abbiano avuto pochissimo spazio, anche perché praticamente tutti i membri sembravano possedere, almeno per quanto mi riguarda, un gran bel potenziale.

Il mondo immaginato da Victoria Schwab per questa dilogia - dove ogni atto mostruoso genera dei veri e proprio mostri - rientra decisamente tra i mondi più intriganti di cui ho letto negli ultimi anni; rispetto a This Savage Song, il lavoro fatto dalla Schwab per quanto riguarda il worldbuilding non è altrettanto estensivo ma in Our Dark Duet vengono comunque forniti degli spunti e degli sviluppi interessanti: innanzitutto, con Kate a Prosperity, abbiamo la possibilità di esplorare il mondo al di fuori di Verity (anche se per un brevissimo periodo), inoltre con l'introduzione del nuov* Sunai, ci si rende ancora di più conto di quanto i mostri creati dalla Schwab possano essere sia delle creature superficiali e facilmente comprensibili, sia delle creature complicate e diverse tra loro come lo sono gli esseri umani. La novità più grande è però rappresentata da questo nuovo mostro che emerge a Prosperity e che poi decide di recarsi a Verity per creare lì caos e distruzione; questo mostro è sicuramente tra quelli più affascinanti pensati dall'autrice ed uno degli aspetti che ho preferito di più di Our Dark Duet, complice anche la scelta di Victoria Schwab di farci entrare direttamente nella sua "mente". Peccato che, a differenza di tutti gli altri tipi di mostri, quest'ultima abbia deciso di tenersi molto sul vago - traduzione: non ha rivelato praticamente nulla - per quanto riguarda le sue origini: non ci viene detto, per esempio, se ha avuto appunto origine a Prosperity o altrove e se si è di conseguenza spostato né tantomeno quale atto mostruoso l'ha generato e non posso negare di aver trovato abbastanza deludente questa mancanza di informazioni, soprattutto se si considera il fatto che la scrittrice è assolutamente capace di farsi venire in mente idee e spiegazioni brillanti.

Come ho già ribadito all'inizio della recensione, non avevo grandi aspettative per quanto riguarda la trama ed il suo progresso ma sono comunque rimasta un po' delusa dato che le premesse per creare una trama avvincente e dinamica c'erano tutte e Victoria Schwab avrebbe potuto svilupparle senza togliere nulla ai personaggi. All'inizio di Our Dark Duet è chiaro che ci si sta avvicinando al tanto atteso scontro finale tra la parte nord e quella sud di Verity, tra i mostri e gli umani, tra Sloan e Henry Flynn, due avversari che io personalmente ho trovato in sostanza alla pari e che pensavo si sarebbero sfidati a colpi di astuzia e violenza finché poi alla fine soltanto uno ne sarebbe uscito vincitore. Invece, entrambi passano la maggior parte del libro ad attendere, decidendo finalmente di agire solo verso la fine di Our Dark Duet. Il finale del libro quindi, per quanto appassionante e pieno di risvolti inaspettati e momenti toccanti, risulta anche estremamente frettoloso.

Sebbene Our Dark Duet, alla fine, non sia riuscito a soddisfare al 100% le mie aspettative, l'ho comunque apprezzato parecchio per i protagonisti e per il mondo immaginato dall'autrice e lo considero tutto sommato un buon finale per questa dilogia, per questo motivo la consiglierei caldamente a tutti quei lettori a cui piacciono le storie character driven. Our Dark Duet è il quinto libro che leggo di Victoria/V.E. Schwab (il settimo, se si considerano anche i due graphic novel che ho letto ambientati nel mondo di Shades of Magic) ma non sarà di certo l'ultimo: nonostante io non sia minimamente interessata ad alcuni dei suoi romanzi più famosi e popolari, conto di recuperare molto presto Evil (ovvero Vicious) e di concludere la trilogia di graphic novel dedicata a Maxim e mi piacerebbe molto leggere anche la sua serie middle grade con protagonista Cassidy Blake. Inoltre, cerco di tenermi sempre aggiornata sulle sue prossime uscite dato che i suoi lavori hanno molto spesso delle premesse incredibilmente particolari ed interessanti!