valeria_guercini 's review for:

2.5
emotional funny hopeful inspiring lighthearted relaxing medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Complicated
Flaws of characters a main focus: Yes

Questo è un libro felice. Di una felicità quasi intossicante, di quelle che dovrebbero farti sorridere da inizio a fine libro e farti sentire come fossi su una nuvola di zucchero filato. Per questo (oltre che per lo stile di scrittura), nonostante il libro sia pubblicizzato come un adult fantasy, si legge come fosse un libro per ragazzi.

La storia da cui è stato ispirato tutto il libro tuttavia, è all'antitesi. Ciò che è successo negli anni '50/'60 in Canada a bambini indigeni strappati alle loro famiglie, per poi essere buttati in orfanotrofi e scuole controllate dallo Stato è rivoltante. Questo è ancora più disturbante durante la lettura contando che Klune non ha mai inventato un'altra vera e propria storia su come e perché i bambini della storia finiscono negli orfanotrofi o perché la magia è così discriminata.

"Inoltre, a proposito di eufemismi, per amor del cielo, volete piantarla di chiamarli orfanotrofi? [...] Sono vere e proprie case. Sono sempre state case."

Chiedere al lettore di gioire dell'improbabile famigliola creata da questi ragazzini in un orfanotrofio quando come autore sai ciò che probabilmente è successo alle case e famiglie dei ragazzini da cui questa storia è stata ispirata è ipocrita.

Ignorando l'ispirazione dietro il libro (a volte è necessario, lo riconosco), il resto dei motivi che mi ha portato a dare questa valutazione è puramente soggettiva.
Dallo stile di scrittura più "show" che "tell", alla caratterizzazione dei personaggi, persino al messaggio forse un po' troppo superficiale del romanzo, niente mi ha entusiasmato.
I bambini venivano trattati come fossero angioletti nonostante facessero e dicessero cose abbastanza preoccupanti (dopotutto siamo tutti buoni e gentili anche quando non sembra!), la storia d'amore non mi ha appassionata, la trama aveva poca sostanza ed era priva di plot twist o altri elementi interessanti e i personaggi erano divisi in "buoni" o "cattivi". Questo specialmente è stato deludente, visto che il messaggio del libro era quello di buttare giù questi pregiudizi superficiali. 

Menzione speciale come personaggio che non ho sopportato da inizio a fine va a Arthur Parnassus, che poteva sforzarsi almeno un po' per non parlare come un post motivazionale di instagram.

Questo libro non ha funzionato per me. Però l'ambientazione fantastica del libro e la dolcezza dei temi e dei personaggi possono appassionare chi cerca qualcosa del genere. Non io però, io torno ai miei libri deprimenti perché la felicità è sopravvalutata.

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