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giulidrago 's review for:
Tenebre e ossa
by Leigh Bardugo
adventurous
emotional
hopeful
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
"Questa era la sua anima fatta carne, la verità su di lui messa a nudo nel sole fiammeggiante, scevra di ombre e misteri. Questa era la verità dietro il suo viso attraente e i suoi poteri miracolosi, lo spazio vuoto e morto tra le stelle: una terra desolata popolata da mostri atterriti."
Forse il voto è troppo generoso, ma considerando la pessima fama che precede Tenebre e Ossa ho iniziato la lettura quasi rassegnata, e invece sono arrivata alla fine del libro divertita, intrattenuta a dovere e in spasmodico desiderio del seguito.
Tenebre e Ossa, esordio di Leigh Bardugo, soffre enormemente per via dell'impietoso confronto che si instaura con il successivo Sei di Corvi, frutto di una scrittura più matura e superiore sotto tutti i punti di vista, e parte delle sue dinamiche, scontatissime, sono imputabili agli stilemi narrativi di moda del periodo in cui è uscito, come il triangolo scemo, l'amica figa che fa i makeover, la protagonista bruttina che però ruba cuori a destra e manca, la non conoscenza dei propri poteri magici e così via. Per certi versi, la serie tv ha migliorato le acerbità legate ai personaggi, che sebbene piacevoli rimangono poco tridimensionali, e ho apprezzato come abbiano ampliato il rapporto di Alina e il Darkling, rendendolo più credibile e sfaccettato di quanto non sia nel romanzo.
Di contro, il mondo di Ravka, con il suo sistema magico singolare, gli elementi ispirati alla Russia, i riferimenti alle fiabe, e la Faglia, estremamente visiva, è la parte migliore del romanzo, e non vedo che l'ora che si possa esplorarlo meglio nei prossimi libri.
Sia chiaro, certamente c'è di meglio nel panorama fantasy young adult, ma pur con tutti i suoi lampanti difetti posso dire che c'è anche di molto peggio.
Forse il voto è troppo generoso, ma considerando la pessima fama che precede Tenebre e Ossa ho iniziato la lettura quasi rassegnata, e invece sono arrivata alla fine del libro divertita, intrattenuta a dovere e in spasmodico desiderio del seguito.
Tenebre e Ossa, esordio di Leigh Bardugo, soffre enormemente per via dell'impietoso confronto che si instaura con il successivo Sei di Corvi, frutto di una scrittura più matura e superiore sotto tutti i punti di vista, e parte delle sue dinamiche, scontatissime, sono imputabili agli stilemi narrativi di moda del periodo in cui è uscito, come il triangolo scemo, l'amica figa che fa i makeover, la protagonista bruttina che però ruba cuori a destra e manca, la non conoscenza dei propri poteri magici e così via. Per certi versi, la serie tv ha migliorato le acerbità legate ai personaggi, che sebbene piacevoli rimangono poco tridimensionali, e ho apprezzato come abbiano ampliato il rapporto di Alina e il Darkling, rendendolo più credibile e sfaccettato di quanto non sia nel romanzo.
Di contro, il mondo di Ravka, con il suo sistema magico singolare, gli elementi ispirati alla Russia, i riferimenti alle fiabe, e la Faglia, estremamente visiva, è la parte migliore del romanzo, e non vedo che l'ora che si possa esplorarlo meglio nei prossimi libri.
Sia chiaro, certamente c'è di meglio nel panorama fantasy young adult, ma pur con tutti i suoi lampanti difetti posso dire che c'è anche di molto peggio.