A review by engi_bi
Tōkyō tutto l'anno. Viaggio sentimentale nella grande metropoli by Laura Imai Messina

5.0

Spoiler: sarà una recensione terribilmente di parte. Questo non è un libro perfetto, anzi ha svariati difetti che lo rendono faciel preda dell'antipatia di numerosi tipi di lettori (una scrittura "bacio perugina" andante, l'impossibilità di crearsi un'immagine mentale di cosa si legge senza "conoscere" Tokyo, un'imperdonabile mancanza di mappe e fotografie, l'eccessiva enfasi sulle reazioni dei figli dell'autrice... sono tutti dettagli che non rendono semplice innamorarsi della lettura). Ma io, fortunatamente, appartengo a quel tipo di lettore che qua dentro ha amato follemente in ogni singola pagina.

A novembre 2019 - data che, visto lo stato attuale del mondo, sembra molto più lontana di quanto non sia in realtà - mi sono regalata, come viaggio di laurea, due settimane di zaino in spalla attraverso il Giappone. Ho lasciato come ultima tappa Tokyo, perchè le cose più belle vanno sempre lasciate per ultime.

Ecco, in questi tre giorni ci sono tornata grazie parole di Laura: mi ha fatto ricordare quanto sono stata perfettamente felice attraversando, sola in mezzo a una moltitudine di gente, l'incrocio di Shibuya; quanta pace abbia sentito assistendo a un rito shintoista (di cui tutt'ora ignoro la ragione) dietro la Tokyo Tower; quanto sia piccolo il mondo guardato dall'alto della Torre Metropolitana e quanto sia bella Asakusa con i suo banchetti di dolci e giocattoli fatti a mano.

Nel momento in cui ha descritto Jimbocho, il quartiere delle librerie e l'ultima tappa della mia ultima serata in città, ho riconosciuto tutti i negozi che ha descritto, uno per uno, ed è strata una mazzata di nostalgia che non pensavo potesse colpirmi così violentemente.

Per non parlare delle cose che non ho visto - e non sapevo nemmeno esistessero, altrimenti ci sarei andata al volo (giusto per citare un esempio: museo della pubblicità giapponese? hellooooo anyonee! ma parla chiaramente di me!) - che mi è toccato annotare su un foglio a parte, perchè un giorno, chissà... e delle feste tradizionali più che adorabili (per citare il blog dell'autrice " il nuigurumi-otomari-kai ぬいぐるみのお泊り会 [è] un’iniziativa che si svolge in Giappone dall’anno 2000 e che si dipana grosso modo così: i bambini ricevono a casa un invito cartaceo per portare il proprio pupazzo del cuore in biblioteca e lasciargli trascorrere la notte lì, insieme ad altri pupazzi.
Una volta accordato il permesso ai loro piccoli amici, i bambini li accompagnano all’ora stabilita in biblioteca e promettono di andarli a riprendere il giorno seguente. Sarà allora, quando li riaccoglieranno tra le braccia, che riceveranno anche scatti che ritraggono i pupazzi impegnati nella lettura notturna insieme agli amici, al lavoro al banco prenotazioni, sotto una coperta a sonnecchiare, a nascondersi dietro gli scaffali all’approssimarsi di un adulto. E sarà in quell’occasione che a ogni bambino sarà suggerito il titolo del libro che il pupazzo vorrebbe gli venisse letto proprio da lui. " Vi sfido a dirmi che non è la cosa più tenera che abbiate mai letto, avanti, su).

Ripeto, probabilmente è dovuto ai miei splendidi ricordi, ma ho trovato questo libro me-ra-vi-glio-so. Sarà sicuramente una rilettura.