A review by sylviaisme
Le benevole by Jonathan Littell

4.0

[b:Le benevole|9703057|Le benevole|Jonathan Littell|https://images.gr-assets.com/books/1459074223s/9703057.jpg|2916549] è un romanzo impegnativo, anche perché di fatto, leggendolo, si ha la sensazione che del romanzo questo libro abbia poco, tanta è l'immedesimazione che suscita nel lettore.
Max Aue, protagonista e voce narrante, è un ex-ufficiale delle SS e criminale di guerra che in seguito alla caduta del Reich trova rifugio in Francia dove, sotto falso nome, ricomincia una vita apparentemente normale come direttore di un'azienda che produce merletti. Ma Max è ciò che di meno ordinario ci si possa aspettare da un Obersturmbannführer del suo livello: è omosessuale, ossessionato dalla sorella gemella Una che è l'unico vero amore della sua vita e con cui ha un rapporto incestuoso; è coprofilo, un soggetto psicologicamente disturbato ma eccezionalmente colto, una personalità eccessiva che soffre di deliri e allucinazioni che risulta difficile considerare totalmente irreali e che trascinano il lettore nel suo stesso buio più nero e profondo. Un buio in cui si resta invischiati, un inesorabile declino (fisico, psicologico, di un'intera nazione) ed un orrore, quello della guerra e dell'attuazione della Soluzione Finale, che si rivive a braccetto con il protagonista in ogni fase e dettaglio più crudo, nonostante egli non influenzi in modo sostanziale il corso degli eventi.
Ma per quanto Max sia morboso, eccessivo, fortemente disturbato, è estremamente convincente nel suo tentativo di corrompere il lettore se non a compatirlo almeno a giustificarlo ("Io sono colpevole, voi non lo siete, mi sta bene. Ma dovreste comunque essere capaci di dire a voi stessi che ciò che ho fatto io, l’avreste fatto anche voi. Forse con meno zelo, ma anche con meno disperazione.") e lascia al lettore il delicato compito di giudicarlo.

È incredibile ed altrettanto notevole il lavoro di immedesimazione e ricostruzione storica di Littell nel comporre un'opera di questo calibro, quasi a metà tra narrativa e saggistica per il grado di dettaglio e fedeltà alla realtà storica. Affrontare [b:Le benevole|9703057|Le benevole|Jonathan Littell|https://images.gr-assets.com/books/1459074223s/9703057.jpg|2916549] è stato un'esperienza di lettura lunga, spesso faticosa, scomoda -l'ultima parte poi è davvero delirio allo stato puro-, e sento di doverla far decantare il tempo necessario, ma ammetto di sentirmi sollevata di esserne arrivata alla conclusione per poter prendere le distanze da quell'orrore... per quanto mi riguarda, vivere con Max Aue per 16 giorni è stato abbastanza.