A review by frahorus
Maigret by Georges Simenon

4.0

Questo, secondo le intenzioni di Simenon, sarebbe stato l'ultimo romanzo sul commissario Maigret. Vi troviamo il commissario ormai in pensione e che vive in una villetta appartata con sua moglie, quando suo nipote va a far loro visita e chiede aiuto a suo zio: è indagato per omicidio e si professa innocente! Così il nostro commissario si ritrova a Parigi dai sui vecchi colleghi per indagare e dimostrare l'innocenza di suo nipote.

Che dire, ho trovato un Maigret che non perde mai il suo stile da vero poliziotto (arriva a stare ore e ore dentro un bar per osservare quello che accade) e nonostante le invidie e le gelosie dei suoi ex colleghi, riesce, con pazienza, a far parlare il colpevole (che capiamo subito chi è già nei primi capitoli). Ho trovato un Maigret che rischia anche la vita (quando la banda capisce che lui sa chi è il colpevole dell'omicidio) e ne è consapevole visto che vuole aiutare suo nipote e dimostrare la sua innocenza. Anche a me ha ricordato, in questo romanzo, il tenente Colombo, e anche il commissario Montalbano. Mi ha colpito il suo forte senso del dovere, il suo schierarsi sempre dalla parte della vera umanità e non dei buoni o dei cattivi, e sarà proprio una debolezza umana del colpevole che gli darà la chiave per risolvere questo giallo. Alla fine dell'avventura il nostro ritorna da sua moglie e va a pescare dei pesci, come se l'autore volesse dirci: addio, Maigret, goditi la tua meritata pensione.

Ah, poi Simenon dopo cinque anni di pausa riprese a scrivere nuovi romanzi col commissario Maigret come protagonista, per nostra fortuna!