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A review by dajna
Capire Israele in 60 giorni by Sarah Glidden
3.0
No, non si capisce Israele in 60 giorni. Sarah partecipa a un viaggio gratuito per far conoscere la Israele ai giovani ebrei, in questo caso americani. Teme le faranno il lavaggio del cervello, il che mi sembra un pensiero ingenuo: Sarah, ti pagano viaggio e alloggio, ti portano a conferenze, ti mostrano posti e ti raccontano i miti relativi alla creazione dello stato... il meno che si possa pensare è che abbiano un punto di vista fortemente istituzionale.
Sarah è progressista, di sinistra. Sa che gli ebrei stanno facendo qualcosa di cattivo nei confronti degli arabi, ma non sa bene cosa. O meglio: quello che sa è pur sempre filtrato dai giornali, da un altro tipo di propaganda. Vuole toccare con mano e farsi un'idea propria della situazione. Secondo me non ci riesce, anche perché alcuni pregiudizi si sono ormai affermati in tutto il mondo e nemmeno lei ne è pulita.
Il viaggio se lo gode maggiormente l'amica, ebrea di nome ma non di fatto, che si trova in quello stato di "ho trovato le mie radici".
Piacevole, ma un po' insipido.
Sarah è progressista, di sinistra. Sa che gli ebrei stanno facendo qualcosa di cattivo nei confronti degli arabi, ma non sa bene cosa. O meglio: quello che sa è pur sempre filtrato dai giornali, da un altro tipo di propaganda. Vuole toccare con mano e farsi un'idea propria della situazione. Secondo me non ci riesce, anche perché alcuni pregiudizi si sono ormai affermati in tutto il mondo e nemmeno lei ne è pulita.
Il viaggio se lo gode maggiormente l'amica, ebrea di nome ma non di fatto, che si trova in quello stato di "ho trovato le mie radici".
Piacevole, ma un po' insipido.