A review by dory_a
Before the Ever After by Jacqueline Woodson

dark emotional hopeful informative inspiring reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

5.0

Per il mondo, Zachariah Johnson è senza dubbio il migliore tight end degli ultimi anni, un vero e proprio eroe del football, per ZJ invece è semplicemente suo padre, ma questo è sempre stato abbastanza: nonostante la carriera impegnativa e l'enorme popolarità infatti, il numero 44 non ha mai fatto mancare nulla a suo figlio, soprattutto l'amore. Ultimamente però, ZJ fatica a riconoscere suo padre: gli tremano costantemente le mani, la testa gli fa sempre male e per questo non viene più convocato dalla squadra per giocare, dimentica cose che ormai dovrebbe conoscere a memoria ed ha anche preso l'abitudine di gridare contro ZJ ed i suoi amici, una cosa che prima non aveva mai fatto. Purtroppo, né la sua famiglia né tantomeno i numerosi dottori che accettano di visitare il padre sanno cosa che gli sta succedendo e questi ultimi non vogliono proprio ipotizzare che la causa potrebbe essere proprio il tanto osannato football e la sua natura violenta...

Ho sentito parlare di Before The Ever After esattamente una volta prima di decidermi ad acquistarlo, ma la bella e positiva recensione in cui mi sono imbattuta è stata abbastanza da convincere anche me a recuperarlo e a leggerlo. Alla fine, sono davvero contenta di essermi fidata quasi cecamente di quest'unica recensione letta dato che anche io ho apprezzato tantissimo Before The Ever After.

In Before The Ever After, Jacqueline Woodson ci racconta l'inizio della fine della carriera di Zachariah Johnson, un popolare ed amato giocatore di football, visto però attraverso gli occhi di suo figlio ZJ. ZJ ha solo dodici anni quando, improvvisamente e senza un motivo apparente, si ritrova davanti un padre profondamente diverso, molto lontano dal padre amorevole, gentile e benvoluto da tutti conosciuto fino a quel momento: ora, Zachariah Johnson passa la maggior parte del suo tempo a casa e non su un campo da football, non è più circondato da folle adoranti che gridano il suo nome e chiedono il suo autografo perché le mani che gli tremano e i continui mal di testa gli impediscono di giocare, non sopporta più i rumori forti, alza la voce con ZJ ed i suoi amici, non riesce a ricordare cose che ormai dovrebbe conoscere alla perfezione come il nome del suo stesso figlio. Di fronte a questi cambiamenti preoccupanti e drastici, ZJ - vista la giovane età e l'incertezza della situazione - non può fare a meno di sentirsi sopraffatto dalla confusione, dalla tristezza e dalla disperazione, il ragazzo però cerca pure, con tutto sé stesso, di non perdere la speranza e di rimanere forte e ciò riesce a farlo soprattutto grazie al fatto di non essere mai solo. Al suo fianco ci sono, innanzitutto, la musica e la chitarra, le sue più grandi passioni, che in un momento tanto difficile lo aiutano sia a distrarsi quando ne ha bisogno sia ad elaborare quello che lui, la sua famiglia e suo padre stanno passando. Presenza fondamentale sono poi, ovviamente, i suoi genitori: sia la madre, che pur cercando di non nascondergli nulla, fa del suo meglio per non fargli pesare il momento tanto delicato, sia il padre stesso che nei "giorni buoni", quando torna sé stesso, cerca di recuperare tutti quelli persi e di far capire al figlio che niente potrà mai scalfire il suo affetto ed il suo supporto, ZJ invece dal canto suo vorrebbe solo rassicurare il padre su quanto lo ami e lo ammiri tanto nelle giornate belle che in quelle brutte. ZJ può poi contare sugli amici di sempre ovvero Ollie, Darry e Daniel, tre ragazzini con delle personalità e delle passioni molto diverse tra loro, uniti però da una grandissima amicizia. Se non si fosse già capito, io ho adorato praticamente tutto di Before The Ever After; innanzitutto la narrazione scelta da Jacqueline Woodson per raccontarci la storia di ZJ ovvero quella in versi che ancora una volta si è rivelata estremamente incisiva e d'impatto. Soprattutto però ho amato i personaggi - in particolare ZJ, dato che abbiamo solo il suo punto di vista - e come la Woodson ha gestito questi ultimi e le loro relazioni interpersonali. Vista la premessa del romanzo, ero ben consapevole che la relazione più prominente sarebbe stata quella padre-figlio, ovvero tra ZJ e Zachariah Johnson, ed immaginavo pure che l'autrice avrebbe fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la rappresentazione e l'esplorazione di questo legame durante un periodo tanto difficile ed effettivamente così è stato. Before The Ever After però, da questo punto di vista, è riuscito anche a sorprendermi piacevolmente dato che non mi aspettavo proprio che Jacqueline Woodson avrebbe dato così tanta importanza anche ad altre relazioni del protagonista, in particolare quella con i suoi amici; alla fine, il rapporto che lega ZJ, Ollie, Darry e Daniel si è addirittura guadagnato un posto tra le cose che ho preferito di più del libro: dopo lo spavento iniziale dovuto all'inconsueto comportamento di Zachariah, Ollie, Darry e Daniel si rendono conto che gli amici non si abbandonano, mai, in nessuna circostanza e fanno tutto quello che possono per aiutare ZJ e non farlo sentire solo. L'amicizia che lega i cosiddetti "Fantastici Quattro" e le parole usate dall'autrice per descriverla danno l'impressione di trovarsi di fronte ad un'amicizia molto forte, praticamente indistruttibile, un'amicizia, insomma, da invidiare. Infine, Jacqueline Woodson affronta veramente bene pure i vari temi delicati presenti all'interno di Before The Ever After, soprattutto quello principale.

Zachariah Johnson, ZJ, la loro famiglia ed il resto dei personaggi sono tutti fittizi, ma vivono un'esperienza assolutamente reale che - come ci tiene a sottolineare la stessa Jacqueline Woodson nella sua nota alla fine del romanzo - tra la fine degli anni 90 e l'inizio degli anni 2000 ha colpito tantissime famiglie, tantissimi padri, mariti, giocatori di football che, di punto in bianco, hanno iniziato a manifestare e a soffrire degli stessi sintomi e problemi del padre di ZJ: perdita di memoria, continui mal di testa, improvvisi ed inspiegabili attacchi d'ira, etc. Before The Ever After infatti è anche una storia di denuncia, una storia che mira a mettere in evidenza non solo i lati negativi dello sport, o comunque di quegli sport violenti come il football, le gravi ripercussioni sul piano sia fisico che mentale che si possono verificare ma pure la negligenza, l'ignoranza, l'accanimento, mostrati in quei primi anni dai dottori, dalle squadre, dalla National Football League che si rifiutavano di riconoscere ed accettare che potesse esserci un collegamento tra "lo sport più amato d'America" (cit. Jacqueline Woodson) e quello che stava danneggiando i giocatori di football, che in seguito, grazie al lavoro, alle ricerche e alla perseveranza del dottor Omalu, ha preso il nome di CTE ovvero encefalopatia traumatica cronica. Non è mai piacevole trattare e/o leggere di argomenti e situazioni del genere, ma è senza dubbio importante affrontarli, cercare di sensibilizzare, di informare e di informarsi visto che ancora oggi si parla veramente troppo poco della CTE e di quello che comporta.

Devo essere sincera, prima di iniziare a leggere Before The Ever After mi preoccupava non poco la sua brevità: non solo infatti il romanzo non supera nemmeno le 200 pagine, ma è scritto pure in versi per cui gli "spazi vuoi" sono, giustamente, di più. Alla fine però le mie preoccupazioni si sono rivelate del tutto infondate: Jacqueline Woodson ha saputo sfruttare sapientemente e magistralmente le 160 (circa) pagine a sua disposizione, creando una storia sicuramente triste ma anche bellissima, poetica, confortante, toccante e - bene o male - ottimista nonché necessariamente istruttiva. Una di quelle storie, insomma, destinate a rimanerti dentro per un bel po' di tempo.

Prima di decidere di leggere Before The Ever After, conoscevo già Jacqueline Woodson, sebbene solo di nome, essendo lei un'autrice ormai affermata: Before The Ever After non è né il il suo primo romanzo né tantomeno l'ultimo e difatti la Woodson vanta una lunga ed importante bibliografia e fortunatamente direi, perché dopo aver adorato così tanto questo libro, voglio recuperare al più presto qualche altra sua opera!