A review by pila
Le stanze dei fantasmi by Elizabeth Gaskell, George Augustus Sala, Charles Dickens, Wilkie Collins, Hesba Stretton, Adelaide Anne Procter

3.0

Avete visto che copertina fantastica?! *-* La mia prima nota va alla casa editrice e all'illustratore che hanno fatto un lavoro eccezionale.

Se il titolo vi attira perchè si citano i fantasmi e siete attratti da una possibile ambientazione gotica vi devo fermare perchè quando ci troviamo a parlare di Dickens niente è come sembra.
Questo esperimento, diretto dalla sua mente geniale, ha unito sei dei maggiori autori del periodo vittoriano: lo stesso Dickens (che scrive tre storie quella di apertuna, quella finale e la sua ghost story), il padre del romanzo poliziesco Wilkie Collins, la signora del romanzo sociale Elizabeth Gaskell, la poetessa più letta in Inghilterra Anne Procter, la più famosa scrittrice di storie per bambini Hesba Stretton e il giornalista e autore di un famoso romanzo erotico George Augustus Sala.

Sono sette "ghost stories" in un solo romanzo che hanno lo scopo di far riflettere sulle paure e sulle paranoie dell'uomo, gli autori ovviamente si concentrano sulle angosce del loro tempo e così vengono esagerati i peccati, i sensi di colpa e tutti quei demoni che vivono nell'animo umano; quindi come ho accennato in precedenza non ci sono presenze sovrannaturali o fantasmi ma ancora una volta Dickens sfrutta questo esperimento per concetrarsi sulla realtà umana.

Devo ammettere che il libro non mi ha catturata come pensavo: per i primi racconti ho faticato un po' a tenere viva la concentrazione, ho trovato alcuni racconti un pochino noiosetti, la poesia non rientra nei miei gusti e la story della Procter è forse quella che mi è piaciuta di meno; naturale che dal racconto di Collins in poi tutto è stato più semplice perchè è stata la prima avventura ad avermi catturata, Collins è un mago nel tenere alta la suspence anche in dei semplici racconti (e devo ancora leggere i suoi romanzi), a mia sopresa il racconto che ho apprezzato maggiormente è stato quello della Gaskell nonché quello più lungo. (Collins, Dickens, Gaskell si..il resto un po' meno)

Le stanze dei fantasmi non è una raccolta di racconti ma bensì brevi storielle, scritte da penne diverse in cui si riconoscono lo stile, le tematiche e la prosa di ogni singolo autore, che formano un'opera singola: un romanzo a più voci.
Avevo letto in precedenza La casa sfitta edito dalla Jo March e devo dire che sicuramente ho apprezzato maggiormente quell'esperimento.
Consigliato agli amanti dell'epoca vittoriana e dei suoi autori