A review by _ellisnoble_
Le relazioni pericolose by Pierre Choderlos de Laclos

4.0

Quando andavo al liceo e in letteratura inglese iniziammo a studiare il romanzo moderno, rabbrividii quando sentii la trama di 'Pamela' di Samuel Richardson, la storia di una ragazza che resiste alle molestie del padrone di casa finché questo, affascinato dalla sua virtù, la chiede in moglie finendo a vivere felici e contenti; rabbrividii ancora di più quando realizzai che questo romanzo aveva avuto non solo un enorme successo all'epoca, ma negli anni a seguire era stato considerato uno dei migliori mai scritti... ragion per cui credo non sia stupido credere che sia una conseguenza del suo successo la presenza, nella storia della letteratura, di numerose storie d'amore tra ragazze innocenti ma determinate e ragazzi affascinanti ma tossici.
Nello stesso periodo venni a conoscenza di un altro romanzo epistolare famoso dell'epoca, ma più per i suoi contenuti scandalosi che per i messaggi morali trasmessi (nel Settecento dovevi divertire e insegnare se volevi scrivere romanzi), ovvero la storia di una marchesa e di un visconte che decidono di traviare due donne virtuose per motivi diversi, operazione che riesce in entrambi i casi, ma di cui poi si trovano a pagare le conseguenze. Dopo anni finalmente ho deciso di leggere questo romanzo e più volte mi sono trovata a pensare se tutte le lodi ricevute dalla 'Pamela' per aver trasmesso un buon messaggio non lo meritasse più 'Le relazioni pericolose'.
Già perché questo romanzo ha il merito di mostrare i personaggi sia quando scrivono di sé sinceramente sia quando fingono di essere altre persone manipolando chi si trova attorno a loro, e nel farlo è come se l'autore mostrasse come il linguaggio dell'amore, soprattutto romantico che quasi impone all'altra persona di ricambiare i sentimenti pena render miserabile la vita di chi li prova in primo luogo, sia tutt'altro che ispiratore di amore, ma di una serie di obblighi che suonano tanto di ricatto, anche quando quello stesso linguaggio è usato fra personaggi in apparenza puri di cuore; quanti discorsi sulla romanticizzazione di comportamenti tossici che si fanno oggi ci saremmo risparmiati se si fosse passato sopra gli elementi 'scandalosi', che anche quando vengono narrati non sono mai spettacolarizzati gratuitamente e invece lasciati molto vaghi per far capire giusto il necessario che è successo.
Last but not least, questa storia può anche essere considerata femminista ante litteram per il personaggio della marchesa di Merteuil, che agli occhi del mondo viene considerata una donna irreprensibile, ma solo perché ha fatto in modo di diventare la donna che la società voleva che diventasse affinché nessuno sospettasse della sua seconda vita molto più in linea col suo vero carattere, ma che alla fine della vicenda viene eletta come prima responsabile di tutte gli eventi accadute grazie a Valmont che la smaschera, mentre a lui, pur conosciuto da sempre come libertino e avendo fatto anche peggio della Merteuil nel corso della storia, basta morire per esser redento. I famosi doppi standard per cui ci si aspetta sempre che una donna sia sia superiore moralmente a un uomo e per quanto la marchesa non sia un modello da seguire, rimane comunque un ottimo esempio di indipendenza femminile in un'epoca molto più rigida della nostra e un personaggio molto più simpatico (nel senso letterale del termine) e realistico di cui leggere