A review by irenebi
Decameron by Giovanni Boccaccio

5.0

Sin dal proemio, questo testo si prefigge due scopi: di fungere da “diletto” e da “utile consiglio”, principalmente per un pubblico femminile, che per Boccaccio poteva servirsene per alleviare il peso del mal d’amore e della reclusione in casa senza svaghi.

Con le sue 100 novelle (anche se degna di nota ai fini del senso dell’opera è la 101esima, la cosiddetta “novella delle papere”), narrate in 10 giornate in tempo di peste in un locus amoenus della campagna fiorentina da 10 giovani, questo testo si propone al lettore contemporaneo con una sagace capacità di intrattenimento, soprattutto grazie alle novelle a tema malizioso-erotico, a quelle di motto e di beffa, anche se Boccaccio stupisce per la sua versatilità stilistica, con descrizioni paesaggistiche nelle introduzioni alle giornate dal tono elegiaco e novelle tragiche come quelle della IV giornata.

*Personal fave: IV, 1, novella di Tancredi e Ghismunda, dove la ragazza, nonostante la catastrofe imminente, in un lungo discorso che altro non è se non una splendida orazione, con pacatezza rivendica di fronte al padre la legittimità del piacere femminile e delle sue scelte.

Insomma, non lasciatevi intimidire dalla mole o dal peso dell’auctoritas che questo libro si porta dietro, ma avvicinatevici volentieri e godetevelo in ogni suo aspetto.

Magnifica l’edizione critica BUR curata da Fiorilla, corredata di un ricco apparato di note (Quondam) e di interessanti introduzioni alle singole giornate (Alfano).