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laefe 's review for:
La piccola Dorrit
by Charles Dickens
«Vedi quella signorina che era qui poco fa, quella creatura quieta, fragile, minuta? Guardala, Tatty. Tutti quegli uomini le cedono il passo, poveri disgraziati, e si tolgono il cappello davanti a lei. Ecco che entra da quella porta. La vedi, Tattycoram?»
«Sì, signore.»
«Mi hanno detto che una volta la chiamavano figlia della prigione; è nata qui e vi è vissuta per molti anni. A me manca il respiro qui dentro. Non ti pare una cosa molto triste, Tattycoram, essere nati in un luogo come questo?»
«Sì, signore.»
«Se avesse pensato soltanto a se stessa, se avesse pensato che chiunque entrasse qui dentro poteva rimproverarle la sua nascita come una colpa, avrebbe fatto una vita inutile e inquieta. Invece, Tattycoram, quella fanciulla è sempre stata buona, attiva, rassegnata e nobile, utile a sè e soprattutto agli altri. Vuoi che ti dica perchè quegli occhi hanno acquistato tanta espressione?»
«Ditemelo, signore»
«Perchè è sempre vissuta senza perdere di vista il suo dovere. Quando si compie il proprio dovere, non importano la nascita, l'origine o la condizione sociale; si rimane in pace con se stessi e col nostro Creatore.»
«Sì, signore.»
«Mi hanno detto che una volta la chiamavano figlia della prigione; è nata qui e vi è vissuta per molti anni. A me manca il respiro qui dentro. Non ti pare una cosa molto triste, Tattycoram, essere nati in un luogo come questo?»
«Sì, signore.»
«Se avesse pensato soltanto a se stessa, se avesse pensato che chiunque entrasse qui dentro poteva rimproverarle la sua nascita come una colpa, avrebbe fatto una vita inutile e inquieta. Invece, Tattycoram, quella fanciulla è sempre stata buona, attiva, rassegnata e nobile, utile a sè e soprattutto agli altri. Vuoi che ti dica perchè quegli occhi hanno acquistato tanta espressione?»
«Ditemelo, signore»
«Perchè è sempre vissuta senza perdere di vista il suo dovere. Quando si compie il proprio dovere, non importano la nascita, l'origine o la condizione sociale; si rimane in pace con se stessi e col nostro Creatore.»