A review by ludovicaciasullo
Mean by Myriam Gurba

4.0

Non so perché questo sia spesso descritto come il racconto dello stupro subito dall'autrice, dato che quello che Myriam Gurba ha da dire riguarda solo in parte l'episodio di violenza. Piuttosto, è un romanzo di formazione, in cui vediamo l'autrice destreggiarsi in una piccola comunità, scoprire e amare la propria identità chicana, appassionarsi all'arte al college, vivere l'anoressia della sorella, costruire amicizie bellissime, essere violentata.

Il racconto non è organico: procede in ordine più o meno cronologico, ma molti episodi sono accennati, descritti in poche, sferzanti, battute. Leggendo si ha l'impressione di intravedere, più che esaminare, la vita dell'autrice, ma questo non sembra mai frustrante o superficiale. La struttura frammentata non è particolarmente originale, ma Gurba la gestisce con maestria.

Quello che da dire, Gurba lo dice forte e chiaro, senza bisogno di dilungarsi o di dare molte informazioni di contorno. Sorprendentemente, nonostante i temi affrontati siano piuttosto complessi, è un libro molto divertente. L'autrice è dotata di un'ironia come se ne incontrano di rado, e questo libro è soprattutto un testo dissacrante e tagliente.