A review by dory_a
Two Dark Reigns by Kendare Blake

dark slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

Dopo un'Ascensione molto combattuta e piena di sorprese, ad uscirne vincitrice tra Mirabella, Arsinoe e Katharine, è stata quest'ultima diventando di conseguenza ed ufficialmente la nuova regina di Fennbirn. La conquista della corona è però accompagnata solo da nuovi difficoltà ed ostacoli da superare: ora Katharine deve decidere che impronta dare al suo regno e che tipo di regina vuole essere, stando sempre molto attenta a tenere ben nascosti alcuni suoi segreti dato che se venissero svelati causerebbero non poco scalpore e tumulto. Ulteriori problemi comunque non ci metteranno molto a trovare la regina di Fennbirn: il suo regno infatti sarà ben presto messo alla prova dalla nebbia che circonda l'isola, che invece di proteggere quest'ultima ed i suoi abitanti comincerà inspiegabilmente a rivoltarsi contro di loro e ad ucciderli. Intanto, Arsinoe e Mirabella, giunte sane e salve sulla Terraferma, stanno facendo del loro meglio al fine di integrarsi ed abituarsi ad un ambiente e ad una vita molto diversi rispetto a quelli di Fennbirn. Si tratta di un cambiamento non esattamente facile che sarà ulteriormente complicato da alcuni sogni di Arsinoe sulla leggendaria Regina Blu che sembra voglia spingere quest'ultima e sua sorella a tornare sull'isola. A Bastian City invece, le guerriere che hanno promesso di proteggere e di tenere al sicuro Jules, maledetta dalla legione, hanno altri piani per lei: metterla a capo di un esercito ribelle da scagliare contro la regina Katharine al fine di detronizzarla e di porre finalmente fine al dominio degli avvelenatori...

Three Dark Crowns è una delle poche serie che ho ostinatamente deciso di continuare (e di concludere) nonostante i primi due volumi non siano riusciti a convincermi del tutto. Essendomi ormai fatta un'idea abbastanza precisa di questi libri e dello stile di scrittura e del modo di raccontare di Kendare Blake, ammetto che avevo delle aspettative piuttosto basse per quanto riguarda Two Dark Reigns, e menomale direi: il penultimo volume di questa serie infatti mi è addirittura piaciuto di meno dei due volumi che l'hanno preceduto.

In realtà, inizialmente, Two Dark Reigns mi aveva fatto ben sperare grazie ad un piccolo ma significativo miglioramento rispetto ai due volumi precedenti: mentre infatti in Three Dark Crowns e One Dark Throne l'autrice si era spesso concentrata su intrecci e personaggi molto banali e sostanzialmente inutili ai fini della trama principale - la lotta tra le tre sorelle per decretare la nuova regina di Fennbirn - durante i primi capitoli di Two Dark Reigns sembra che Kendare Blake abbia finalmente deciso di rilegare in secondo piano tutti questi personaggi e queste storyline di poco conto, ponendo invece l'attenzione solo ed esclusivamente sulle regine (e Jules), sui loro archi narrativi in questo terzo volume e sul loro progresso, cercando inoltre di tenere in considerazione solo gli aspetti più importanti ed interessanti. Nello specifico, in Two Dark Reigns vengono portate avanti tre storyline diverse - ma bene o male collegate tra loro - in tre luoghi diversi: a Fennbirn, Katharine deve fare i conti con la nebbia e con la sua natura improvvisamente ed inspiegabilmente violenta, contro cui la regina di Fennbirn ed il suo consiglio sembrano essere praticamente impotenti. Intanto sulla Terraferma, Arsinoe sogna la leggendaria Regina Blu, una rarissima quarta gemella nata più di 400 anni fa e ne scopre la storia, cercando nel mentre di capire quale sia effettivamente lo scopo di questi sogni. Invece Jules, che si trova a Bastian City, viene a conoscenza di un'importante profezia riguardante sé stessa che la renderà, agli occhi delle guerriere, la persona perfetta per condurre una ribellione contro la regina Katharine. Insomma, si tratta di tre storie potenzialmente molto promettenti ed appassionanti, per quanto ci provi però Kendare Blake non riesce a sfruttare a pieno il potenziale di nessuna di loro. In realtà, a me non stava affatto dispiacendo né seguire Katharine durante i suoi primi giorni da regina e vederla quindi alle prese con la minaccia rappresentata dalla nebbia né scoprire pian piano la storia della cosiddetta Regina Blu e di come ad un certo punto la sua vita si sia legata a quella di un altro personaggio; il problema è che per quanto io abbia trovato queste due vicende abbastanza interessanti ed avvincenti e più o meno imprevedibili, riuscendo anche a riservare ai lettori qualche bella sorpresa e colpo di scena, quel (piccolo) passo avanti fatto all'inizio di Two Dark Reigns è stato presto seguito da due passi indietro, dato che ho riscontrato in questo terzo volume gli stessi difetti presenti sia nel primo che nel secondo. Innanzitutto, non c'è pathos, in nessuna circostanza: che si tratti di un momento triste, felice, commovente oppure sconvolgente, i lettori riescono molto raramente a percepire qualcosa ed è soprattutto in casi del genere che diviene lampante la grande superficialità che caratterizza lo stile di scrittura di Kendare Blake, una superficialità di fronte alla quale non si può fare a meno di restare basiti visto che da questa autrice uno si aspetterebbe uno stile un po' più elaborato essendo una scrittrice ormai esperta (e questo il terzo volume della serie). Non aiuta poi che Kendare Blake racconti la storia pure con una certa freddezza ed un certo distacco. Tutto ciò va poi ad influire negativamente, tra le altre cose, sui plot twist (o comunque sulle rivelazioni importanti) e sul modo in cui vengono rivelati sia ai personaggi che ai lettori: nella maggior parte dei casi infatti, i colpi di scena vengono buttati lì così, senza un po' di build-up o di tensione, tanto che non si riesce nemmeno a capire se si tratti di cose effettivamente nuove e sconosciute o se l'autrice stia semplicemente ripetendo un'informazione già data in precedenza. Un'altra cosa che non ho mai particolarmente apprezzato di Three Dark Crowns è sicuramente la lunghezza dei singoli volumi: Two Dark Reigns per esempio, se consideriamo l'effettiva sostanza contenuta al suo interno, sarebbe potuto benissimo essere un libro di (massimo!) 350 pagine - quindi quasi un centinaio in meno rispetto a quelle da cui è composto in realtà - in questo modo tra l'altro l'autrice non avrebbe potuto allungare più di tanto il brodo e quindi non avremmo avuto pagine e pagine monotone dove succedono sempre le stesse cose. Come al solito, solo sul finale - durante il quale è invece palese tutta la bravura di Kendare Blake - le cose si fanno movimentate ed appassionanti ed i nodi iniziano finalmente a venire al pettine, purtroppo però un bel finale non basta da solo a risollevare un intero libro.

In Two Dark Reigns inoltre sono venuti meno anche i due motivi che mi hanno spinto a continuare la serie: il worldbuilding ed i personaggi (in particolare le tre sorelle, Katharine, Arsinoe e Mirabella). Per quanto riguarda il worldbuilding, in Two Dark Reigns Kendare Blake aveva finalmente la possibilità di ampliare il worldbuilding, andando oltre i soli confini di Fennbirn dato che Mirabella e Arsinoe passano buona parte della storia sulla Terraferma e durante i sogni di quest'ultima sulla Regina Blu ed il suo regno assumono una grande importanza due luoghi in particolare, ovvero Centra e Salkades. L'autrice però ha deciso di sprecare quest'occasione e si è accontenta di rivelarci solo il minimo indispensabile riguardo questi paesi, senza quindi approfondire più di tanto il tipo di società che li caratterizza, il modo di vivere degli abitanti, la religione (o le religioni) prevalenti, etc. Una scelta che io personalmente ho trovato a dir poco deludente. A proposito di Fennbirn invece, in questo caso viene fortunatamente approfondita una parte della sua storia: nello specifico, facciamo la conoscenza di Illiann, una rara quarta gemella nata tantissimo tempo fa e ne scopriamo la storia, con una particolare attenzione al periodo durante il quale ha regnato; come ho già ribadito varie volte nel corso della recensione, la storyline riguardante Illian è sicuramente una delle storyline che ho preferito di più di questo terzo volume, e anzi, non mi sarebbe dispiaciuto se Kendare Blake avesse scritto una novella a parte proprio su questa Regina Blu e sul suo regno.

Ho trovato abbastanza deludenti pure i personaggi, alcuni perlomeno, dato che anziché di migliorare in Two Dark Reigns sono andati a peggiorare. Prima di passare ai tasti dolenti però, direi di parlare di quei personaggi che invece mi sono piaciuti. Katharine continua ad essere il mio personaggio preferito di questa saga: la nuova regina di Fennbirn è stata spesso vittima delle circostanze e delle altre persone e per quanto Katharine ci abbia provato a non farsi influenzare e a non perdere di vista sé stessa non sempre ci è riuscita. In questo penultimo volume, Katharine si ritroverà nuovamente coinvolta in situazioni non proprio piacevoli: innanzitutto a causa delle regine morte che si trovano ancora dentro di lei con cui si creerà un'interessante lotta interiore tra quello che vuole la nuova regina di Fennbirn e quello che vogliono le regine vecchie nonché tra i loro modi di fare. Tra l'altro si tratta di un plot interessante anche perché per quanto Katharine non sia spesso d'accordo con loro e le loro scelte, non sa se rimarrebbe qualcosa di lei se se ne dovesse sbarazzare. A metterle i bastoni tra le ruote ci penserà poi pure la nebbia che circonda l'isola per cui Katharine dovrà impegnarsi il doppio per essere la buona regina che vuole essere e che gli abitanti di Fennbirn si meritano. Tra le altre protagoniste, ho apprezzato molto anche Arsinoe che non solo rimane coerente con sé stessa - la ragazza non ha mai voluto essere regina ed infatti le scelte che prende in questo volume non le compie con la speranza di poterlo così diventare ma semplicemente perché tiene all'isola e ad i suoi abitanti, soprattutto alle persone a lei care - ma in Two Dark Reigns è l'unica (anche dopo aver raccontato dei sogni a Mirabella e Billy) a prendere sul serio ed in mano la situazione e a cercare di scoprire il punto dei suoi sogni. I personaggi secondari, a parte un paio come per esempio Natalia (Spoilermorta verso la fine di One Dark Throne) e Luca che continua a piacermi, non mi sono mai interessati più di tanto anche a causa della loro caratterizzazione superficiale; per quanto riguarda Pietyr e Billy - rispettivamente il re consorte di Katharine ed il ragazzo di Arsinoe - il primo devo ancora capire perché Katharine se lo sia tenuta e perché non l'abbia ucciso tipo due libri fa, certo senza di lui e le sue pessime decisioni questa storia sarebbe stata molto diversa e forse anche più noiosa, io però continuo a non apprezzarlo particolarmente. Billy invece non è male, è un peccato che Kendare Blake non abbia continuato ad approfondire la sua backstory e abbia dedicato poco spazio alla relazione tra lui e la sua famiglia, soprattutto i suoi genitori, ribadisco però che se questo personaggio non esistesse per me non cambierebbe praticamente nulla. Degli altri personaggi , tutti comunque sottosviluppati, alcuni sono proprio irritanti ed antipatici (Bree, un'amica di Mirabella e Genevieve un membro degli Arron), altri (Elizabeth, un'altra amica di Mirabella nonché sacerdotessa e Madrigal, la mamma di Jules) sono stati sottovalutati dall'autrice stessa che non è mai riuscita a sfruttare il loro potenziale. Ad ogni modo, io avevo smesso di sperare in un miglioramento dei personaggi secondari già dopo aver finito di leggere il volume precedente ed infatti ad avermi deluso in Two Dark Reigns sono state le due protagoniste che mancano all'appello ovvero Mirabella e Jules. Mirabella non solo mi è sembrata molto sottotono, ma in questo terzo volume è sostanzialmente inutile (se non si considerano le ultime cinquanta pagine) e incredibilmente incoerente: nonostante sia cresciuta con le sacerdotesse del tempio di Rolanth, quelle sicuramente più vicine alla Dea, ai suoi modi, alle sue regole e alle tradizioni e nonostante queste ultime l'abbiano negli anni convinta che sarebbe diventata lei regina, non batte ciglio Spoilerquando viene a scoprire della ribellione contro Katharine e dell'idea di sostituirla con Jules, cambiando idea - molto convenientemente direi! - soltanto alla fine del romanzo, così, in quattro e quattro otto, senza nemmeno riflettere più di tanto se sia effettivamente la cosa giusta. A proposito proprio della ribellione, devo ammettere che a me l'idea non sarebbe dispiaciuta se l'autrice avesse gestito meglio la storyline - rappresenta una minaccia contro tutto ciò su cui è basata Fennbirn, di una cosa che quindi potrebbe stravolgere l'intera saga - e se al centro non ci fosse stata Jules, un personaggio che personalmente a me non dice assolutamente nulla, soprattutto se presa da sola come in Two Dark Reigns appunto. In questo nuovo capitolo della serie, un po' come Mirabella, anche Jules è essenzialmente inutile dato che ad incitare i ribelli, a creare un esercito e a organizzare la ribellione ci pensano più che altro Emilia, una guerriera, e Mathilde, un oracolo, altri due personaggi caratterizzati in maniera alquanto mediocre e facilmente dimenticabili.

Essendo arrivata a questo punto, leggerò ovviamente anche l'ultimo volume della serie ovvero Five Dark Fates, sperando che sarà un finale se non mozzafiato quanto meno soddisfacente.