A review by dely_dd
La notte del Getsemani by Massimo Recalcati

3.0

Vediamo se riesco a mettere insieme due frasi per spiegare di cosa parla questo libro. Innanzitutto, per chi non lo conoscesse, Massimo Recalcati è uno psicanalista che frequenta il monastero di Bose. In questo libro spiega il tradimento di Giuda e anche quello di Pietro da un punto di vista psicanalitico facendo notare le sostanziali differenze. Entrambi amavano Gesù ma entrambi lo tradiscono per motivi diversi. Pietro, umano, fragile, spaventato, che rinnega per paura, sarà salvato dalle lacrime che versa appena si rende conto di ciò che ha fatto e si pente. Giuda, umano anche lui, lo tradisce perché si sente deluso e tradito da Gesù, lo avrebbe voluto più coinvolto politicamente. Non riesce ancora a capire fino in fondo la missione di Gesù. Quando si rende conto di ciò che ha fatto, invece di affidarsi alla misericordia e al perdono di Dio, decide di togliersi la vita. Recalcati fa un'analisi molto interessante parlando del tradimento in senso lato, dell'amore degli allievi per il maestro e del transfert.

Ma la parte più importante è quella dedicata a Gesù e all'analisi che l'autore fa dell'ultima notte prima della crocifissione. Nell'orto degli ulivi Gesù mostra tutto il suo lato umano, anzi, è l'unico momento in cui Gesù è soltanto umano: ha paura, è angosciato, non vorrebbe morire. Chiede ai suoi discepoli di vegliare insieme a lui, ma essi si addormentano. Gesù viene "abbandonato" dai suoi discepoli, è completamente solo e si dedica alla preghiera. Si rivolge al Padre chiedendo che gli venga risparmiata questa sofferenza, ma non riceve risposta. Gesù è completamente solo: i discepoli dormono e Dio, per la prima volta, non gli risponde. C'è soltanto il silenzio più profondo. Ed è in questo silenzio e in questa solitudine, in questo momento di angoscia e paura, che Gesù rivolge una seconda preghiera a Dio dicendo che sia fatta la sua volontà. Ecco, esattamente in questo momento Gesù si consegna e si offre alla volontà del Padre. Rompe con il gesto sacrificale della Legge che c'era stato fino ad allora e fa dono di sé. Lui non si sacrifica per l'umanità, lui si offre. Nel momento esatto in cui nel silenzio e nella solitudine si affida a Dio tramite la preghiera, si compie la libera scelta di offrirsi accettando il destino che gli era stato riserbato.
Anche noi ci aspettiamo sempre una risposta da Dio, ma è proprio nel silenzio che dobbiamo avere la fede necessaria per abbandonarci alla sua volontà. Recalcati parla anche degli atei (anche se lo fa citando spesso Bonhoeffer) dicendo che l'ateo è più vicino a Dio di coloro che hanno fede perché l'ateo è già in quel silenzio; sta già facendo esperienza di ciò che sembra l'abbandono di Dio.

Il libro ha meno di 80 pagine, ma è sostanzioso. Sicuramente da riprendere in mano e da rileggere.