You need to sign in or sign up before continuing.
Take a photo of a barcode or cover
dolcedisdetta 's review for:
Jane Eyre
by Charlotte Brontë
Dopo aver riscoperto Cime tempestose della sorella Emily, aspettavo da tanto di immergermi in Jane Eyre, di cui ho sentito e letto dell'amore incondizionato provato da tant* lettor*. Ecco, ora sono stato piacevolmente risucchiato anch'io in questo vortice benevolo, e non posso dire altro di aver amato, fin dalle prime pagine, questo romanzo.
È inutile stare a parlare della storia in sé o della sua struttura - ci ha già pensato tanta critica, britannica e non, a farlo. Posso solo dire, a mo' di modesto contributo come lettore contemporaneo, che ho trovato questo romanzo estremamente moderno, azzarderei dire quasi avanguardistico: se non si sapesse che è stato scritto (e pubblicato) negli anni Quaranta dell'Ottocento, avrei giurato che fosse un'opera di un'autrice almeno d'inizio Novecento. La consapevolezza con cui si giocano tanti temi, la libertà con cui si narrano gli eventi, sono elementi che non sembrano proprio appartenere a un'autrice ottocentesca.
Jane, così come sua sorella Emily - non ho ancora letto nulla di Anne, dunque non posso giudicare la "terza sorella" - sapeva bene di essere un'outsider, un'autrice capace, con la sua maestria da autodidatta, di scavalcare i decenni, le generazioni, i secoli, rimanendo inossidabile e immarcescibile.
Jane Eyre è un classico? Ovviamente sì, non c'è alcun dubbio. E come ogni classico che si rispetti, è bene ritrovarlo negli anni, come lettor*. Ogni singola lettura regalerà nuove sorprese, ne sono sicuro.
È inutile stare a parlare della storia in sé o della sua struttura - ci ha già pensato tanta critica, britannica e non, a farlo. Posso solo dire, a mo' di modesto contributo come lettore contemporaneo, che ho trovato questo romanzo estremamente moderno, azzarderei dire quasi avanguardistico: se non si sapesse che è stato scritto (e pubblicato) negli anni Quaranta dell'Ottocento, avrei giurato che fosse un'opera di un'autrice almeno d'inizio Novecento. La consapevolezza con cui si giocano tanti temi, la libertà con cui si narrano gli eventi, sono elementi che non sembrano proprio appartenere a un'autrice ottocentesca.
Jane, così come sua sorella Emily - non ho ancora letto nulla di Anne, dunque non posso giudicare la "terza sorella" - sapeva bene di essere un'outsider, un'autrice capace, con la sua maestria da autodidatta, di scavalcare i decenni, le generazioni, i secoli, rimanendo inossidabile e immarcescibile.
Jane Eyre è un classico? Ovviamente sì, non c'è alcun dubbio. E come ogni classico che si rispetti, è bene ritrovarlo negli anni, come lettor*. Ogni singola lettura regalerà nuove sorprese, ne sono sicuro.