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els_09 's review for:
La scomparsa di Stephanie Mailer
by Joël Dicker
Joel Dicker per me resterà sempre una garanzia, dopo questo libro ne ho la conferma.
Dopo diversi anni da quando avevo letto il titolo che penso sia il più famoso dell'autore, ovvero la Verità sul Caso Harry Quebert, ho finalmente ripreso in mano un suo romanzo e ne sono stata contentissima!
Non si può parlare così tanto della trama ci questo libro, perchè è tutto da scoprire e si rischia di mostrare troppo, però per dare un'idea:
Nel 1994 nella cittadina di Orphea, si sta inaugurando la stagione teatrale con un primo spettacolo ma la gioia del paese viene interrotta bruscamente dall'omicidio del sindaco, di sua moglie, del figlio e di una giovane donna che stava passando lì davanti. Vent'anni dopo, il capitano Rosenberg, che aveva risolto il caso di Orphea, sta celebrando ila sua pensione anticipata; durante la cerimonia però compare una giornalista, Stephanie Mailer, che gli svelerà che in realtà il caso del 1994 non è stato risolto e il colpevole perciò è ancora in libertà. Da qui si riaprirà una storia tragica che sconvolgerà l'intero paese e che unirà le vite di moltissimi personaggi completamente diversi tra loro.
Questo libro mi è piaciuto moltissimo, non leggo spesso gialli, ma quando lo faccio è sempre con molto piacere e questo stile e questo metodo narrativo mi intriga da morire. Infatti la storia si svolge su diversi piani temporali, in cui scopriamo pian piano sia cosa sta accadendo nel presente, sia cos'è accaduto nel lontano 1994. Inoltre i personaggi sono moltissimi, così come i punti di vista, che danno una visuale a 360 gradi della storia, ma mostrando sempre solo un puntino e mai tutto l'insieme. E secondo me la parte più bella è stata scoprire andando avanti come tutti i puntini si unissero, quali fossero i segreti di ognuno e come fossero coinvolti in tutta la storia. E poi i diversi punti di vista permettono di conoscere ogni personaggi in maniera approfondita, direttamente dai suoi pensieri.
Quindi parlando della storia e del mistero, l'ho trovata molto ben costruita, che ti fa dubitare fino all'ultima pagina quale sia la verità. Non posso dire di aver capito quale fosse il colpevole e la complessità della trama e come ogni cosa fosse intrecciata mi ha lasciato senza fiato e mi ha tenuta incollata alle pagine,
Come ho detto prima i personaggi sono tanti, quindi all'inizio bisogna seguire con molta attenzione la storia per poterli conoscere e quindi imparare a riconoscerli, cosa che andando più avanti diventa più facile, perchè le caratteristiche si delineano e sono molto diverse tra loro: ognuno ha una sua storia da svelare e nulla è lasciato al caso.
Noi ascoltiamo la storia principalmente dal capitano Jesse Rosenberg, che racconta principalmente il presente, da Derek Scott, ex compagno di squadra di Jesse con cui aveva risolto l'indagine nel 1994, e che appunto ci racconta il passato e infine c'è Anna, la poliziotta di Orphea che ha tutto da dimostrare. Di tutti questi personaggi principali, Anna è stata sicuramente la mia preferita. Questo perchè lei è una donna forte, determinata, che non si lascia mettere i piedi in testa, che combatte per ciò che ama. Il racconto della sua vita mi ha fatto davvero arrabbiare in quanto ogni persona facente parte della sua vita è secondo me negativa. Mi è piaciuto appunto come lei si sia scontrata con tutti ciò rivendicando l'importanza di se stessa e dei suoi desideri. Poi è una donna poliziotta, quindi la amo a prescindere.
Anche Jesse, con il suo passato e il suo dolore è stata coinvolgente e un ottimo narratore. Mentre di Derek si scopre poco, si conosce poco e questo mi è dispiaciuto molto. Su gli altri personaggi non posso parlare, dico solo che tutti hanno contribuito a loro modo alla storia in modo fondamentale e le loro storie sono state molto intriganti.
Lo stile veloce scorrevole tiene il lettore incollato alla pagine e un mattone del genere vola in pochi giorni.
Il finale mi è piaciuto un sacco, soprattutto l'epilogo. Mi è sembrato giusto per tutti
L'unico problema, che non è solo di questo libro, ma ce l'ho con i gialli più o meno in generale, è che questo titolo non mi ha lasciato gran che: storia bellissima, appassionante, ma ora che l'ho finita cosa mi resta? Vedrò nel tempo e ripensandoci se riuscirò a trovare una risposta.
Nel frattempo, consiglio a tutti questa lettura per quando si ha un momento libero, non deluderà le aspettative!
Dopo diversi anni da quando avevo letto il titolo che penso sia il più famoso dell'autore, ovvero la Verità sul Caso Harry Quebert, ho finalmente ripreso in mano un suo romanzo e ne sono stata contentissima!
Non si può parlare così tanto della trama ci questo libro, perchè è tutto da scoprire e si rischia di mostrare troppo, però per dare un'idea:
Nel 1994 nella cittadina di Orphea, si sta inaugurando la stagione teatrale con un primo spettacolo ma la gioia del paese viene interrotta bruscamente dall'omicidio del sindaco, di sua moglie, del figlio e di una giovane donna che stava passando lì davanti. Vent'anni dopo, il capitano Rosenberg, che aveva risolto il caso di Orphea, sta celebrando ila sua pensione anticipata; durante la cerimonia però compare una giornalista, Stephanie Mailer, che gli svelerà che in realtà il caso del 1994 non è stato risolto e il colpevole perciò è ancora in libertà. Da qui si riaprirà una storia tragica che sconvolgerà l'intero paese e che unirà le vite di moltissimi personaggi completamente diversi tra loro.
Questo libro mi è piaciuto moltissimo, non leggo spesso gialli, ma quando lo faccio è sempre con molto piacere e questo stile e questo metodo narrativo mi intriga da morire. Infatti la storia si svolge su diversi piani temporali, in cui scopriamo pian piano sia cosa sta accadendo nel presente, sia cos'è accaduto nel lontano 1994. Inoltre i personaggi sono moltissimi, così come i punti di vista, che danno una visuale a 360 gradi della storia, ma mostrando sempre solo un puntino e mai tutto l'insieme. E secondo me la parte più bella è stata scoprire andando avanti come tutti i puntini si unissero, quali fossero i segreti di ognuno e come fossero coinvolti in tutta la storia. E poi i diversi punti di vista permettono di conoscere ogni personaggi in maniera approfondita, direttamente dai suoi pensieri.
Quindi parlando della storia e del mistero, l'ho trovata molto ben costruita, che ti fa dubitare fino all'ultima pagina quale sia la verità. Non posso dire di aver capito quale fosse il colpevole e la complessità della trama e come ogni cosa fosse intrecciata mi ha lasciato senza fiato e mi ha tenuta incollata alle pagine,
Come ho detto prima i personaggi sono tanti, quindi all'inizio bisogna seguire con molta attenzione la storia per poterli conoscere e quindi imparare a riconoscerli, cosa che andando più avanti diventa più facile, perchè le caratteristiche si delineano e sono molto diverse tra loro: ognuno ha una sua storia da svelare e nulla è lasciato al caso.
Noi ascoltiamo la storia principalmente dal capitano Jesse Rosenberg, che racconta principalmente il presente, da Derek Scott, ex compagno di squadra di Jesse con cui aveva risolto l'indagine nel 1994, e che appunto ci racconta il passato e infine c'è Anna, la poliziotta di Orphea che ha tutto da dimostrare. Di tutti questi personaggi principali, Anna è stata sicuramente la mia preferita. Questo perchè lei è una donna forte, determinata, che non si lascia mettere i piedi in testa, che combatte per ciò che ama. Il racconto della sua vita mi ha fatto davvero arrabbiare in quanto ogni persona facente parte della sua vita è secondo me negativa. Mi è piaciuto appunto come lei si sia scontrata con tutti ciò rivendicando l'importanza di se stessa e dei suoi desideri. Poi è una donna poliziotta, quindi la amo a prescindere.
Anche Jesse, con il suo passato e il suo dolore è stata coinvolgente e un ottimo narratore. Mentre di Derek si scopre poco, si conosce poco e questo mi è dispiaciuto molto. Su gli altri personaggi non posso parlare, dico solo che tutti hanno contribuito a loro modo alla storia in modo fondamentale e le loro storie sono state molto intriganti.
Lo stile veloce scorrevole tiene il lettore incollato alla pagine e un mattone del genere vola in pochi giorni.
Il finale mi è piaciuto un sacco, soprattutto l'epilogo. Mi è sembrato giusto per tutti
L'unico problema, che non è solo di questo libro, ma ce l'ho con i gialli più o meno in generale, è che questo titolo non mi ha lasciato gran che: storia bellissima, appassionante, ma ora che l'ho finita cosa mi resta? Vedrò nel tempo e ripensandoci se riuscirò a trovare una risposta.
Nel frattempo, consiglio a tutti questa lettura per quando si ha un momento libero, non deluderà le aspettative!