A review by giovanna20
Rule of Wolves by Leigh Bardugo

3.0

Premetto con il dire che mi piange il cuore dover dare questo voto a Queen Leigh, ma insomma, non ci siamo proprio.

Rule of wolves di Leigh Bardugo, secondo nella dilogia di King of scars, racconta la storia di Nikolai o almeno all'inizio la pensavo così.
Ciò che è questo libro però, è tutto fuorché la storia su Nikolai.

We chose the life we wanted.

Vi dirò, a me non dispiace avere punti di vista diversi all'interno di un libro, e in questo caso la Bardugo si conferma la regina delle storyline.
In ROW riesce ad intrecciare la storia dei diversi personaggi e in modo davvero egregio, ma è stato proprio questo ad avermi fatto storcere un po' il naso.
Per carità, la storia è avvincente e scorrevole, parliamo comunque della Bardugo che scrive da Dio, ma così come in KOS, ROW presenta una introduzione abbastanza lunghetta.
Sarà la mia impressione? Ma all'inizio ha avuto difficoltà ad ingranare.
Ed è una cosa che mi ha fatto notare anche una mia amica, siccome lo abbiamo letto assieme.

Ce ne sarebbero di cose da dire su questo libro, ma ho paura di incappare in spoiler che potrebbero rovinarvi la lettura, essendo comunque un libro, sotto certi punti di vista, pieno di avvenimenti e, anche solo una parola sbagliata potrebbe voler dire "spoiler".

All'inizio però vi ho detto che sembra tutto fuorché la storia su Nikolai.
Fatemelo dire, questo libro sembra la storia di Zoya e la sua voglia di redimersi.
Nikolai, colui che vorrebbe salvare Ravka... meglio non pensarci.

“And what happens when we’re out of hope?” asked David.
“We end where we always end,” said Nikolai. “With war.”


La concludo qui.
Ho divorato il libro in un giorno, d'altronde lo aspettavamo da quasi un anno e non so, al momento mi verrebbe solo da dire che ROW è, più o meno, la degna conclusione del mondo Grisha, anche se, la Bardugo lascia spazio per far intendere un ritorno di SOC, ossia un terzo volume.
Non ditemi che questo è spoiler, perché la Bardugo stessa ha detto, in più di un occasione, di voler prendere in considerazione l'idea di ritornare, diversi anni dopo, a Ketterdam.