A review by miraphora
The Truth about Love and Dukes by Laura Lee Guhrke

2.0

Ultimamente non sto avendo grande fortuna con le letture. Prendo in mano un libro, e mi annoia. Scelgo un ebook, e mi annoia. E' ovvio che a questo punto il problema sono io, perché è impossibile che romanzi di generi così diversi tra loro siano tutti noiosi. Però cosa devo fare, a me questo romance della Guhrke ha annoiato e lo avevo scelto per andare sul sicuro e riprendermi da un altro romanzo noioso. Sono in un vicolo cieco.
Di sbagliato non c'è nulla sia nello stile - la Guhrke scrive nello stesso stile da che ho memoria - sia nella storia, il problema per me quasi sicuramente è stata la staticità dello sviluppo della storia e il rush finale che mi ha lasciata indifferente se non addirittura infastidita.
La storia apre una serie che ha tutti i presupposti per essere spassosa e il primo romanzo ha come protagonista Irene Deverill, una donna che ha preso in mano il giornale di famiglia quando era sull'orlo del fallimento e lo ha rimesso a galla grazie ad una rubrica di gossip e una dedicata a consigli per i loro lettori. Lady Truelove è l'alter ego anonimo di Irene e la rubrica si occupa di dare consigli amorosi a chi scrive. Irene tiene moltissimo alla privacy così tutto rimane anonimo e purgato di tutti i dettagli che possono far scoprire l'identità di chi scrive. Un giorno, però, viene pubblicata una lettera che - se uno è un po' attento al gossip del ton - indica a chiare lettere una certa duchessa che si dice abbia una liason con un pittore italiano. Lady Truelove, nella sua rubrica, le consiglia di seguire il suo cuore e di perseguire l'amore, un consiglio abbastanza innocente e insulso che - però - rischia di minare le fondamenta di una famiglia, quella dei duchi di Torquil.
Henry è l'attuale duca e tiene moltissimo alla sua famiglia e rispetta in modo quasi religioso le regole del suo ruolo, inclusa quella di proteggere i suoi familiari da ogni possibile scandalo. Henry, che è abituato a prendere in mano la situazione, si reca al giornale per strapazzare questa Lady Truelove e obbligarla a ritrattare per convincere la madre a non scappare con un cacciatore di dote.
Lo scontro è tra due titani: Henry, forte del suo titolo e della sua educazione, e Irene, che ha dovuto farsi una corazza per non mandare in bancarotta la famiglia. Questo primo incontro stabilisce il genere di relazione che rimane per quasi tutto il romanzo: bisticci, litigi, tensione, insofferenza che ovviamente sfociano in attrazione e infine in una relazione un po' clandestina.
La cosa che non mi ha convinta è il fatto che i due protagonisti passano la maggior parte del romanzo a costruire una tensione che va in crescendo (come tutti i romance) e poi la sfogano in questa relazione clandestina un po' sporca - perché a Henry non garba per niente - che è chiaramente una fase temporanea ma che nel romanzo dura pochissimo e non è per niente approfondita. Tra i due quello che ne esce meglio è Henry perché rimane sempre con i piedi per terra ed è consapevole fin da subito che questo intermezzo è solo uno sfogo temporaneo che deve trovare una soluzione definitiva. Dopo il solito tira e molla fatto di rifiuti e convinzioni ormai superate, Henry è il primo a decidersi e a proporre un matrimonio. Irene, invece, è la classica testona che pensa di poter avere per sempre il rapporto segreto perché alla fine della fiera non vuole rinunciare al giornale e alla sua indipendenza ma nemmeno a Henry. Insomma, Irene è abbastanza fastidiosa soprattutto quando la sua tanto sbandierata maturità sparisce di fronte all'eccitazione della tresca.
A questo punto ho perso interesse, nonostante di solito in un romance l'inizio della vera relazione sia la parte più succosa, io mi sono annoiata; ho trovato che la parte iniziale e quella finale della storia andassero a due velocità differenti e che il finale sia stato molto inferiore rispetto all'inizio. Non ha aiutato che spesso la storia si perdesse verso argomenti poco interessanti - si fissano su questo benedetto matrimonio della madre - e che il vero punto di rottura della storia sia stato liquidato in fretta e in modo poco coinvolgente.
Diciamo che in generale questo è un romance che si legge senza problemi, ripeto non ha un solo difetto di forma e stile, ma la storia non è una di quelle che ti fa venire voglia di continuare la lettura e dopo un po' speri che finisca presto. Non penso che dropperò la serie perché sono convinta che i romanzi delle serie non siano tutti uguali, però non sono nemmeno in smania per continuarla. La terrò lì nella scorta romance storico per spegnere il cervello e ci pescherò un titolo quando avrò bisogno di staccare la spina. Per ora mi butto su altro e spero che non sia ancora un voto basso.