A review by ilaria_m
Supermad. Campus drivers. Vol. 1 by C.S. Quill

emotional funny medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

4.5

Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️.5
Dramma: 💧💧
Sugar: 🧁🧁🧁
Spice: 🌶️🌶️🌶️

Trope: strangers to friends to lovers - slow burn - forced proximity 

Lois è stata appena buttata fuori di casa: il suo ragazzo di sempre vuole godersi la vita universitaria e una ragazza è per lui un ostacolo.
Lane vive spensieratamente (almeno in apparenza) i suoi anni al collega, anche grazie all’attività come Campus Driver messa su insieme ai suoi migliori amici.
Quando incrocia sulle scale del suo palazzo quella figura avvolta da una felpa informe, tira dritto. Quando torna, però, è ancora lì, e alla fine decide di lasciare entrare la sconosciuta nel suo appartamento, permettendole di dormire sul divano. Dovrebbe essere solo per una notte, e invece…
Insomma: lei si chiama Lois, lui si chiama Lane, non possono che essere destinati a stare insieme!

Preparatevi ad un sacco di risate!
Ho adorato il rapporto tra Lois e Lane e come è stato gestito lo slow burn.
Era tutto praticamente perfetto, ma poi ecco il patatrac:un libro a cui avrei dato tranquillamente 5 stelle, se non fosse stato per come si è svolto il third act break up.
Al solito: quando qualcosa non mi convince, non riesco a non dare dei dettagli, per cui beccatevi un po’ di spoiler.
Lo scontro verbale che porta alla rottura è troppo violento, e non in linea con come si è ormai sviluppato il rapporto tra Lois e Lane. Lui avrebbe potuto essere brusco e poi chiudersi nel suo mutismo, e la cosa avrebbe avuto un senso; tutto il veleno e l’aggressività che le butta addosso, invece, sono troppo, e poco coerenti con quanto avvenuto per settimane e solo qualche ora prima. Non può essere giustificato né dalle paure di Lane né da altro, per cui finisce per essere una nota stonata.
Anche sulla riappacificazione ho qualcosa da dire: carina l’idea della sceneggiatura, ma poi avrei voluto qualche dichiarazione faccia a faccia un po’ più coinvolgente.
Peccato, perché se non fosse stato per quella scena, avrei chiuso un occhio sull’ultima parte, e avrei dato voto pieno senza indugio.