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- “Why should I answer?"
- “Because if you don’t, I’ll have to talk to myself. Or sing.”
- “Sounds dangerous.”
- “You have no idea. You’ll wish I was screaming.”
♠ Ecco cosa significa creare protagoniste interessanti. Andromeda è tutto ciò che un lettore possa chiedere in una protagonista. È cattiva, ma per non deludere la madre lo è soltanto con chi se lo merita, è arrogante, è tosta, i suoi dialoghi interiori sono esilaranti, (lei ride...lei ride nella sua testa). Insomma è tutto ciò che c’era stato promesso nel blurb. Non si spaccia per qualcos’altro illudendoti per poi andare a leggere e scoprire che è tutto il contrario. Meda è… l’ho già detto cattiva? Perché lei lo è, e lo sa, e abbraccia questo suo essere un mostro. Non si piange addosso perché è cattiva ma vuole essere buona, no, lei è così e che senso ha negarlo o cambiare? Tanto vale accettarlo. Questo suo modo di pensare ovviamente cambia con l’avanzare della storia ma per la prima volta non è un ragazzo il motivo per cui la protagonista cambia la sua visione del mondo ma, gli amici. Esatto. Il più grande sentimento presente in questo libro è l’amicizia. Sopratutto, l’amicizia tra persone che dovrebbero odiarsi e cercare di uccidersi a vicenda. Amicizia tra Meda e Chi, che non prova mai a diventare qualcosa di più, amicizia tra Meda e Jo, che nonostante provino ad odiarsi (e all’inizio magari è anche vero) si vede che non si odiano mai così tanto. Ma poi, quant’è stato bello che sia stata proprio Jo a sbloccare la situazione sul finale?? Amicizia tra donne FTW.
♠ Non c’è insta-love, non c’è il triangolo, non c’è la trasformazione in ameba della protagonista che incontra il bipolare della sua vita, non c’è il bipolare della sua vita. No davvero, non stò scherzando, non c’è l’interesse amoroso. O meglio, forse si, credo sarà LUI, ma se è così si vede per tipo 10, massimo 20 pagine alla fine per poi scomparire senza essere più nominato. E in quelle 10/20 pagine fa solo un tentativo di flirt e lei gli risponde una cosa tipo “No, grazie, ho altro da fare”. TIPO SALVARE I MIEI UNICI AMICI. Cosa che farà perché Meda è figa, coerente e sensata. Lui tra l’altro non ha neppure mandato segnali di creepitudine(??) eccessivi, quindi...vedremo.
Gli altri personaggi sono ugualmente fantastici e sfaccettati, cosa doverosa visto che per il 98% del libro vediamo solo loro che vivono un avventura. Malachi è il primo comprimario che entra in scena e salva Meda e lì, da buona usufruitrice di YA, ero già pronta a considerarlo l’interesse amoroso di turno. Il tutto è durato nemmeno 3 pagine perché poi entra in scena l’altro comprimario, Jo, e diventa subito chiaro che quei due oltre ad essere migliori amici sono anche persi l’uno per l’altra. Quindi, niente cucciolotto bipolare per la nostra Meda. Che non ne sente la mancanza, che non ha mai pensieri amorosi o simili verso NESSUNO. Bello. A volte ho trovato le liti tra Jo e Chi un po’ esasperanti e ridondanti ma perlomeno hanno avuto una risoluzione finale decente. Uri è il terzo comprimario, che da brutta persona quale sono, ho trovato spesso e volentieri di un ingenuità e un accollo sfiancanti. Il suo finale era pure abbastanza telefonato.
Tutto qui, non ci sono altri personaggi importanti, se escludiamo la madre di Meda che però vediamo solo attraverso i suoi ricordi e quindi la conosciamo per come la conosceva lei, gli adulti di questo mondo si vedono pochissimo e di conseguenza non avrebbe avuto senso presentarli o descriverli.
♠ Il ritmo della storia è abbastanza alto dall’inizio alla fine e le informazioni vengono fornite a più riprese così da evitare il noiosissimo infodump, quando chiudiamo il libro sappiamo almeno l’80/90% di come funziona la guerra e i poteri di Andromeda. Un miracolo.
Insomma, 4 stelle, la 5° manca perché paradossalmente il finale è rimasto molto chiuso. Non c’è cliff-hanger quindi non c’è quella frenesia di leggere subito il seguito e ridendo e scherzando il libro potrebbe essere quasi uno stand alone.
- “Because if you don’t, I’ll have to talk to myself. Or sing.”
- “Sounds dangerous.”
- “You have no idea. You’ll wish I was screaming.”
♠ Ecco cosa significa creare protagoniste interessanti. Andromeda è tutto ciò che un lettore possa chiedere in una protagonista. È cattiva, ma per non deludere la madre lo è soltanto con chi se lo merita, è arrogante, è tosta, i suoi dialoghi interiori sono esilaranti, (lei ride...lei ride nella sua testa). Insomma è tutto ciò che c’era stato promesso nel blurb. Non si spaccia per qualcos’altro illudendoti per poi andare a leggere e scoprire che è tutto il contrario. Meda è… l’ho già detto cattiva? Perché lei lo è, e lo sa, e abbraccia questo suo essere un mostro. Non si piange addosso perché è cattiva ma vuole essere buona, no, lei è così e che senso ha negarlo o cambiare? Tanto vale accettarlo. Questo suo modo di pensare ovviamente cambia con l’avanzare della storia ma per la prima volta non è un ragazzo il motivo per cui la protagonista cambia la sua visione del mondo ma, gli amici. Esatto. Il più grande sentimento presente in questo libro è l’amicizia. Sopratutto, l’amicizia tra persone che dovrebbero odiarsi e cercare di uccidersi a vicenda. Amicizia tra Meda e Chi, che non prova mai a diventare qualcosa di più, amicizia tra Meda e Jo, che nonostante provino ad odiarsi (e all’inizio magari è anche vero) si vede che non si odiano mai così tanto. Ma poi, quant’è stato bello che sia stata proprio Jo a sbloccare la situazione sul finale?? Amicizia tra donne FTW.
♠ Non c’è insta-love, non c’è il triangolo, non c’è la trasformazione in ameba della protagonista che incontra il bipolare della sua vita, non c’è il bipolare della sua vita. No davvero, non stò scherzando, non c’è l’interesse amoroso. O meglio, forse si, credo sarà LUI, ma se è così si vede per tipo 10, massimo 20 pagine alla fine per poi scomparire senza essere più nominato. E in quelle 10/20 pagine fa solo un tentativo di flirt e lei gli risponde una cosa tipo “No, grazie, ho altro da fare”. TIPO SALVARE I MIEI UNICI AMICI. Cosa che farà perché Meda è figa, coerente e sensata. Lui tra l’altro non ha neppure mandato segnali di creepitudine(??) eccessivi, quindi...vedremo.
Gli altri personaggi sono ugualmente fantastici e sfaccettati, cosa doverosa visto che per il 98% del libro vediamo solo loro che vivono un avventura. Malachi è il primo comprimario che entra in scena e salva Meda e lì, da buona usufruitrice di YA, ero già pronta a considerarlo l’interesse amoroso di turno. Il tutto è durato nemmeno 3 pagine perché poi entra in scena l’altro comprimario, Jo, e diventa subito chiaro che quei due oltre ad essere migliori amici sono anche persi l’uno per l’altra. Quindi, niente cucciolotto bipolare per la nostra Meda. Che non ne sente la mancanza, che non ha mai pensieri amorosi o simili verso NESSUNO. Bello. A volte ho trovato le liti tra Jo e Chi un po’ esasperanti e ridondanti ma perlomeno hanno avuto una risoluzione finale decente. Uri è il terzo comprimario, che da brutta persona quale sono, ho trovato spesso e volentieri di un ingenuità e un accollo sfiancanti. Il suo finale era pure abbastanza telefonato.
Tutto qui, non ci sono altri personaggi importanti, se escludiamo la madre di Meda che però vediamo solo attraverso i suoi ricordi e quindi la conosciamo per come la conosceva lei, gli adulti di questo mondo si vedono pochissimo e di conseguenza non avrebbe avuto senso presentarli o descriverli.
♠ Il ritmo della storia è abbastanza alto dall’inizio alla fine e le informazioni vengono fornite a più riprese così da evitare il noiosissimo infodump, quando chiudiamo il libro sappiamo almeno l’80/90% di come funziona la guerra e i poteri di Andromeda. Un miracolo.
Insomma, 4 stelle, la 5° manca perché paradossalmente il finale è rimasto molto chiuso. Non c’è cliff-hanger quindi non c’è quella frenesia di leggere subito il seguito e ridendo e scherzando il libro potrebbe essere quasi uno stand alone.