A review by natsilene
Il gregge alza la testa by Renato Prinzhofer, John Brunner

4.0

Romanzo a dir poco terrificante. E mai come in questo caso mi si raggela il sangue a chiamarlo profetico. Un futuro neanche post-apocalittico, e neanche apocalittico, ma agonizzante, ai suoi ultimi giorni di prosperità, non ci sono grosse esplosioni hollywoodiane spettacolari ma guerra, fame e malattie, chi combatte ancora non è muscoloso e determinato come, è disperato, pallido, emaciato, non ha niente da perdere. L'intero continente africano a è stato talmente depredato di risorse che è ormai il teatro di una continua guerra fratricida e suicida,l'esportazione globale dell'"american way", la caccia alle streghe del comunismo hanno avuto esiti disastrosi in ogni dove. Il Mar Mediterraneo è una discarica, il Mar Baltico presto lo diventerà. Negli Stati Uniti, dove la storia si sviluppa nell'arco di dodici mesi, seguiamo l'inesorabile crollo della civiltà occidentale e ,quasi sicuramente, mondiale, è stato eletto un presidente perfetto per la propaganda televisica, di una stupidità rassicurante, incessante megafono di giudizi lapidari e pressapochisti, carburante incalcolabilmente prezioso per le elite della finanza più rapace, nonostante la maggioranza delle città abbia, a causa dello smog, un'aria ormai irrespirabile se non con una maschera antigas, nonostante il mare sia ormai talmente inquinato che nessuno frequenta più le spiagge, nonostante a causa dello smaltimento illecito e noncurante di rifiuti chimici o radioattivi i bambini nati privi di malformazioni nelle fasce più povere della popolazione siano una rarità, nonostante l'aspettativa di nascita alla vità in tutto il nordamerica sia precipitando per non parlare del colpo di frusta scaturito dalle varie guerre di prossimità in centro america, la macchina propagandistica procede nella sua assordante reiterazione ed apologia alla nazione più ricca del mondo, patria delle acque più pulite e dell'aria più pura anche in un'atmosfera letteralmente tossica ed assassina.

Questa è anche la storia dell'ultima disperata resistenza ad un capitalismo e produttivismo suicida, ad opera di un gruppo capeggiato da un certo Austin Train, l'ultimo, o forse il primo vero rivoluzionario della modernità. Il mondo è diventato tossico, i duecento milioni di individui più eccessivi e nocivi del pianeta hanno sottratto la possibiltà di un futuro vivibile a tutti, il gregge alza la testa, ma è troppo tardi.