auryn's reviews
40 reviews

Melma rosa by Fernanda Trías

Go to review page

emotional mysterious reflective sad slow-paced

4.0

Persone diranno "Che palle sto libro" ma oh a me è piaciuto 
I Ragazzi dei Cavalli by Johan Ehn

Go to review page

emotional sad medium-paced

2.0

Comprendo i temi, ha dei bei momenti e non avevo visto arrivare il plot twist finale, ma tutto il resto mi lascia abbastanza...non so, con la sensazione di qualcosa che poteva essere molto bello e invece non lo è.
The Atlas Six by Olivie Blake

Go to review page

4.0

4⭐ perché ancora presa dalla foga del momento.

Questo libro è un grande insieme di cliché, non è un insulto quanto più un dato di fatto, ma credo questa sia la cosa che le lo ha fatto apprezzare.
È una storia organizzata, scorrevole, ha i suoi momenti di suspence MA sai dove andrà a parare perché conosci già che giro prenderà la narrazione.
Unico problema, almeno secondo me, è che nonostante la mole del romanzo non si finisce per sentire qualcosa per alcun personaggio — non odio, non simpatia, neanche un minimo di empatia.
Il che mi avrebbe portato a dare meno stelline se solo non dovessi a questo libro il mio restare sveglia nei viaggi in macchina degli ultimi giorni.

Questo libro è Libby Rhodes: tanto potenziale (per ora) sprecato ma comunque tanto potenziale.
Brevemente risplendiamo sulla terra by Ocean Vuong

Go to review page

slow-paced

2.5

Partiamo da un assunto sempre vero: la scrittura del sé è sempre di chi scrive. Non è per noi, non è per un ipotetico prossimo, è un'ispezione delle viscere per leggere il passato anziché il futuro.
E diciamo che le budella di nessuno sono particolarmente accattivanti.
E questo tentativo di rendere insieme ripugnante e poetico ciò che è brutto è proprio ciò che fa fallire questo libro. Nel tentativo, a parer mio esasperato, di mostrarci quanto facciano orrore certi orrori, quanto l'uomo sia in fondo solo un animale che ha la sfortuna di poter parlare di sé, si ottiene l'effetto opposto. Il racconto di questa realtà che vuole essere vera e spietata risulta finto, costruito, un esercizio narrativo che non dà ordine al caos ma che lo glorifica in modo vuoto e impersonale. È la rilettura di una narrazione americana sentita troppe volte, un mare in cui affoga quel tentativo di autodeterminazione che parte dalla difficoltà di potersi esprimere e in quel tentativo di lingua che vuole fingersi sporca e cruda si spegne lasciando qualcosa che finisce per essere catalogato come dimenticabile.

Greywaren by Maggie Stiefvater

Go to review page

5.0

Non sono lucida e non sono davvero in grado di dare precisi pareri perché leggerlo in 24 ore è stato forse un azzardo ma sapete cos'altro è stato azzardato? Scrivere questo libro PROPRIO PER FARMI PIANGERE.
Quando le montagne cantano by Nguyễn Phan Quế Mai

Go to review page

5.0

Potrei lamentarmi del finale e di qualche parte nel mezzo che mi ha un po' fatto storcere il naso ma sapete cosa? A questa famiglia perdono tutto.
Ninfee nere by Michel Bussi

Go to review page

3.5

Incredibile come quest'anno di libri che mi siano piaciuti da morire ne abbia letti pochissimi, mah.
Libro abbastanza anonimo fino al plot twist finale.
Speravo meglio.