crisisalide's reviews
112 reviews

Povere creature! by Alasdair Gray

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reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

4.25

Death Note, Vol. 4: Love by Takeshi Obata, Tsugumi Ohba

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dark tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Bomba libera tutti by Samantha Burchianti

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adventurous hopeful inspiring lighthearted fast-paced

4.5

 Il libro si apre con il ritrovamento da parte di un gruppo di bambini di un’incisione misteriosa e segue il tentativo di questi di decifrare ciò che c’è scritto, indagando tra gli abitanti del tranquillo complesso residenziale in cui vivono e scoprendo poco a poco parti della storia del vicino paese. Questo ambiente ristretto e un mistero che per un adulto sarebbe tutto sommato facile da risolvere vengono valorizzati al massimo tramite la decisione di narrare seguendo il punto di vista di uno dei bambini, Giulio, agli occhi del quale azioni come trovare il coraggio di parlare con un residente che non conosce o usare di nascosto la stampante del padre divengono ostacoli da essere affrontati con la massima cautela e serietà: da una parte diviene dunque estremamente facile rievocare le avventure e le emozioni che si è provate da piccoli; dall’altra, proprio grazie a questa identificazione con i protagonisti, la storia assume un ritmo avvincente e incalzante. A un certo punto della lettura, la scoperta dell’effettiva soluzione del mistero mi era diventata secondaria, mentre ero totalmente coinvolta dalla curiosità e dall’intelligenza che i bambini dimostravano nel cercarla e da come le loro azioni servissero piuttosto a metterli in relazione con lo spazio e la storia del territorio in cui si muovevano. Questa è stata forse la tematica che nel libro mi ha più emozionata: l’idea di una continuità storica che inizia a farsi strada nella coscienza dei protagonisti, veicolata, oltre che dalle storie degli abitanti del paese, dall’architettura che sopravvive agli uomini e dalla natura che sopravvive all’architettura (senza rivelare niente della trama, la mia scena preferita è probabilmente quella in cui Giulio guarda la campagna al di fuori della finestra di camera propria e pensa che un paesaggio simile dev’essere stato visto da un uomo del secolo prima). A proposito del legame con il territorio, aggiungo che ho apprezzato moltissimo l’uso del vernacolo toscano per i dialoghi, che oltre a parere più realistici mi suonavano anche estremamente musicali (e lo dico da persona non toscana). 
 
In conclusione, è un libro leggero ma incantevole e nient’affatto superficiale, che mi ha scaldato il cuore in più di una parte <3