Take a photo of a barcode or cover
iosonocecilia's Reviews (181)
Voglio dare a questo libro due stelle e mezzo, ovvero a metà tra " è ok" e " mi è piaciuto ".
Perché ho apprezzato tantissime cose ( soprattutto il finale), ma per altre ho letteralmente avuto delle lagune... o comunque buchi che non sono mai stati colmati, sono certa che molti fatti rilevanti si svolgeranno o saranno i protagonisti del secondo volume, però questo, sono sincera, non mi basta...
Alla fine della lettura sono rimasta con una marea di domande ma il vero punto debole è il comparto magico / abilità.
Io come lettrice posso credere a qualsiasi cosa, ma chiaramente ogni argomento dovrebbe essere giustificato, devo capire perché succedono alcune cose e altre nò..
Esempio la magia: io lettrice dovrei capire come funziona per scoprire come si risolvono i conflitti. Invece alcune volte la magia è potentissima, altre è debolissima e io non capisco perché funziona solo in alcune occasioni.
Oppure, un must di questo genere sono i personaggi un po ambigui, non i classici protagonisti eroi... e sinceramente, mi è chiaro che non conoscono la pietà... ma volevo un focus in più per capire cosa pensano e come ragionano. E questo, forse , ce l'abbiamo solo con Izimar tramite il flashback.. ma non è abbastanza. ( ad esempio su the punisher vediamo che frank non si fa problemi ad uccidere le persone ma noi conosciamo i motivi , lo capiamo e siamo dalla sua parte, perché comunque è un personaggio costruito bene e credibile con i suoi difetti ma con altrettanti pregi);
Concludo dicendo che nel finale del libro ho rivalutato l'intero romanzo, nel complesso, in positivo, ma , secondo me, alcune cose non funzionano...
Ps. Se vi piacciono le campagne di giochi di ruolo, questo è il libro che fa per voi.
Perché ho apprezzato tantissime cose ( soprattutto il finale), ma per altre ho letteralmente avuto delle lagune... o comunque buchi che non sono mai stati colmati, sono certa che molti fatti rilevanti si svolgeranno o saranno i protagonisti del secondo volume, però questo, sono sincera, non mi basta...
Alla fine della lettura sono rimasta con una marea di domande ma il vero punto debole è il comparto magico / abilità.
Io come lettrice posso credere a qualsiasi cosa, ma chiaramente ogni argomento dovrebbe essere giustificato, devo capire perché succedono alcune cose e altre nò..
Esempio la magia: io lettrice dovrei capire come funziona per scoprire come si risolvono i conflitti. Invece alcune volte la magia è potentissima, altre è debolissima e io non capisco perché funziona solo in alcune occasioni.
Oppure, un must di questo genere sono i personaggi un po ambigui, non i classici protagonisti eroi... e sinceramente, mi è chiaro che non conoscono la pietà... ma volevo un focus in più per capire cosa pensano e come ragionano. E questo, forse , ce l'abbiamo solo con Izimar tramite il flashback.. ma non è abbastanza. ( ad esempio su the punisher vediamo che frank non si fa problemi ad uccidere le persone ma noi conosciamo i motivi , lo capiamo e siamo dalla sua parte, perché comunque è un personaggio costruito bene e credibile con i suoi difetti ma con altrettanti pregi);
Concludo dicendo che nel finale del libro ho rivalutato l'intero romanzo, nel complesso, in positivo, ma , secondo me, alcune cose non funzionano...
Ps. Se vi piacciono le campagne di giochi di ruolo, questo è il libro che fa per voi.
Video in cui ne parlo: https://youtu.be/ubQJGs6JR4Y
Il romanzo è un fantasy epico e segue lo schema canonico di questo genere, quindi avremo una lotta tra bene e male, delle battaglie su larga scala, le canoniche creature come i draghi, i troll ma anche qualcosa in più perché punta ad essere molto introspettivo, punta a sfatare i "miti" e punta anche sulla critica sociale, soprattutto per i "luoghi comuni".
Per me, anche se presenta tematiche profonde che forse, potrebbero essere capite solo da un pubblico di adulti, per alcuni temi e a tratti il linguaggio, è un libro che si potrebbe proporre anche per i ragazzi o comunque adolescenti perché è davvero intriso di forti valori morali, tra cui l'amicizia, il rispetto reciproco e la diversità sia fisica che culturale ma anche valori ambientalistici e quindi il rispetto per la natura e le forme di vita. Oltre questo, il libro spinge molto sui temi dell'etica e lascia tantissimo spazio alla riflessione.
A riprova di questo fatto, il regno di Iris nasce circa 1000 anni prima rispetto la narrazione attuale. Ci viene proposto come un luogo idilliaco di pace, pieno di persone così in sintonia con l'ambiente che li circonda da aver sviluppato capacità che lì hanno messi in risonanza con i 4 elementi principali: Acqua , terra, Ignis e Aer.
E proprio dalle iniziali principali di questi elementi prendono il nome di Atiantali. Ma è qui che iniziano i problemi. Infatti sebbene sembrerebbe un regime di autogoverno utopico (e quindi troppo perfetto per essere vero), scopriamo che nella regione che finì per prendere il nome di Reon, gli abitanti iniziavano a conoscere i sentimenti della paura, l'invidia, il rancore e la rabbia. Tipici sentimenti umani che ci contraddistingueranno per sempre.. e da qui iniziano le prime guerre. E con le prime guerre i primi spunti di riflessione.
Infatti se i cittadini della regione di Reon, invece di provare questi oscuri sentimenti si fossero rapportati prima in modo diplomatico, cercando di conoscere meglio i loro vicini, avrebbero scoperto di non avere così tante differenze tanto da muovere guerra contro di loro.
E gli stessi cittadini delle regioni vicine, se non avessero isolato così tanto Reon, se invece di guardare le differenze avessero trovato i punti in comune e non si fossero generate incomprensioni o diffidenze, ancora una volta non ci sarebbero state guerre.
In conclusione, questi spunti, che sono solo l'inizio del libro, per me potrebbero essere fondamentali nella crescita personale dei ragazzi o degli adolescenti che si troverebbero un panorama culturale molto, molto simile al nostro, ma molto più facile da comprendere. Perché comunque all'interno della narrazione troveremo personaggi davvero molto diversi tra di loro ma che in ogni caso, invece di parlare di differenze fisiche, di differenze di colore della pelle o dei capelli, di differenze culturali e sociali, parlano invece dei tratti in comune e di come superare insieme le avversità che il destino gli presenta davanti.
canale youtube: iosonocecilia
Il romanzo è un fantasy epico e segue lo schema canonico di questo genere, quindi avremo una lotta tra bene e male, delle battaglie su larga scala, le canoniche creature come i draghi, i troll ma anche qualcosa in più perché punta ad essere molto introspettivo, punta a sfatare i "miti" e punta anche sulla critica sociale, soprattutto per i "luoghi comuni".
Per me, anche se presenta tematiche profonde che forse, potrebbero essere capite solo da un pubblico di adulti, per alcuni temi e a tratti il linguaggio, è un libro che si potrebbe proporre anche per i ragazzi o comunque adolescenti perché è davvero intriso di forti valori morali, tra cui l'amicizia, il rispetto reciproco e la diversità sia fisica che culturale ma anche valori ambientalistici e quindi il rispetto per la natura e le forme di vita. Oltre questo, il libro spinge molto sui temi dell'etica e lascia tantissimo spazio alla riflessione.
A riprova di questo fatto, il regno di Iris nasce circa 1000 anni prima rispetto la narrazione attuale. Ci viene proposto come un luogo idilliaco di pace, pieno di persone così in sintonia con l'ambiente che li circonda da aver sviluppato capacità che lì hanno messi in risonanza con i 4 elementi principali: Acqua , terra, Ignis e Aer.
E proprio dalle iniziali principali di questi elementi prendono il nome di Atiantali. Ma è qui che iniziano i problemi. Infatti sebbene sembrerebbe un regime di autogoverno utopico (e quindi troppo perfetto per essere vero), scopriamo che nella regione che finì per prendere il nome di Reon, gli abitanti iniziavano a conoscere i sentimenti della paura, l'invidia, il rancore e la rabbia. Tipici sentimenti umani che ci contraddistingueranno per sempre.. e da qui iniziano le prime guerre. E con le prime guerre i primi spunti di riflessione.
Infatti se i cittadini della regione di Reon, invece di provare questi oscuri sentimenti si fossero rapportati prima in modo diplomatico, cercando di conoscere meglio i loro vicini, avrebbero scoperto di non avere così tante differenze tanto da muovere guerra contro di loro.
E gli stessi cittadini delle regioni vicine, se non avessero isolato così tanto Reon, se invece di guardare le differenze avessero trovato i punti in comune e non si fossero generate incomprensioni o diffidenze, ancora una volta non ci sarebbero state guerre.
In conclusione, questi spunti, che sono solo l'inizio del libro, per me potrebbero essere fondamentali nella crescita personale dei ragazzi o degli adolescenti che si troverebbero un panorama culturale molto, molto simile al nostro, ma molto più facile da comprendere. Perché comunque all'interno della narrazione troveremo personaggi davvero molto diversi tra di loro ma che in ogni caso, invece di parlare di differenze fisiche, di differenze di colore della pelle o dei capelli, di differenze culturali e sociali, parlano invece dei tratti in comune e di come superare insieme le avversità che il destino gli presenta davanti.
canale youtube: iosonocecilia