marcod's reviews
58 reviews

Il Piccolo Principe by Antoine de Saint-Exupéry

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2.0

L'essenziale è invisibile agli occhi...
Non mi è piaciuto tantissimo, forse perché è scritto in una maniera che spesso definirei noiosa. Non credo che ci sia un età in cui leggerlo ma sicuramente questo libro non fa per me.
Candido by Voltaire

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2.0

Non mi è piaciuto moltissimo. I personaggi non sono ben delineati, le atmosfere nemmeno. Per il tempo in cui è stato scritto era un libro degno di scandalo, infatti contiene una forte critica alla Francia, alla Prussia ma anche al Portogallo e all'Inghilterra ma ora forse risente del passare del tempo. Sicuramente è un libro da leggere, ma non sono riuscito a concepirlo appieno.
Una stanza tutta per sé by Virginia Woolf

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4.0

Primo saggio che leggo, è tratto da due conferenze tenute da Virginia Woolf in un collegio femminile. Trovo che le idee vengono riportate in modo esaustivo e completo, e mi trovo totalmente in accordo con l'autrice che espone con coraggio il proprio punto di vista in una società che ritiene le donne inferiori agli uomini. << Per secoli le donne sono state gli specchi magici e deliziosi in cui si rifletteva la figura dell'uomo, raddoppiata[....], stimola il loro sistema nervoso, se glielo togliete l'uomo può morire come il cocainomane privato della droga>>. Queste parole insieme a tante altre mi hanno colpito moltissimo e mi hanno fatto riflettere sull'attuale situazione e di come il mondo è cambiato rispetto ai tempi in cui il libro è stato scritto.
Notre-Dame de Paris by Victor Hugo

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5.0

Capolavoro! Ambientato alla fine del 400 ha la cattedrale al centro della narrazione. Hugo descrive nei minimi particolari la struttura della stessa risultando certe volte prolisso. E' un opera immortale cosi come gli intrighi e le vicende narrate dall'autore. Non mancano neanche i momenti di pura poesia che ho amato alla follia. Mi sono innamorato di Esmeralda, ho vissuto la disperazione di Quasimodo e ho pianto alla fine del romanzo (solo poche volte succede).
Insurgent by Veronica Roth

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4.0

Seguito del primo libro della saga Divergent mi è piaciuto molto ma forse non come il primo. La storia mi ha preso totalmente, ho sentito ciò che Tris sentiva, e mi sono immerso nelle sue sofferenze, pazzie e nella sua storia d'amore con uno dei protagonisti. E' una delle prime saghe che ho letto, e ci sono legato sentimentalmente, ma nonostante ciò, posso dire che a differenza del primo libro forse si perde un po' troppo nei pensieri di Tris e nelle suoi interminabili ragionamenti.
La vegetariana by Han Kang

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3.0

E' un romanzo molto particolare ma anche struggente. Viene raccontato il dolore di una donna convinta di voler distruggere le convenzioni imposte dalla società in cui vive cioè quella coreana, da cui non riesce a scappare. Sceglie allora di non mangiare carne, e ciò sconcerta molto le persone a lei legate, che cercano in ogni modo di farla tornare sui suoi passi. Lei pian piano si annulla fino a diventare quasi un vegetale, il marito si disinteressa di lei, il padre espone la sua violenza, nessuno sa però quello che la protagonista sta attraversando dentro di lei. Penso che lo si possa descrivere in una sola parola: DISTURBANTE.
Follia by Patrick McGrath

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5.0

Meraviglioso!
"Raggiunto solo a prezzo di sforzi enormi, l'equilibrio psichico di un artista è cosi delicato che ogni distrazione, ogni interferenza della cruda realtà esterna possono distruggerlo in un attimo; per fare arte bisogna voltare le spalle alla vita". Ambientato in un manicomio criminale, viene raccontato dalla parole di Peter che espone in modo quasi distaccato il caso clinico più importante della sua carriera, i cui i protagonisti sono Stella ed Edgar. Lui, all'inizio del romanzo, viene descritto come il folle, il pazzo e il malato. Lei moglie del direttore in cui Edgar è ricoverato. E' uno dei pochi libri che mi ha sconvolto e mi ha fatto ricredere. Una volta finito il libro, una domanda rimane senza risposta, chi è quello sano all'interno di questa storia?
Il vecchio e il mare by Ernest Hemingway

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3.0

Mi è piaciuto ma non come me lo aspettavo.
Santiago, vecchio pescatore non prende un pesce da un sacco di tempo. Manolo, suo vecchio aiutante, non può più lavorare con lui perchè i suoi genitori glielo hanno impedito, ma nonostante ciò Santiago non si dà per vinto. A bordo della sua barca a vela si spinge al largo e pesca un pesce spada di notevoli dimensioni. La lotta per issarlo a bordo è lunga ed estenuante ma alla fine ci riesce. Ma nel ritorno a casa però viene attaccato dai pesci, tra cui squali e pescecani e alla fine della sua preda non rimane molto. Santiago, il protagonista, mi ha colpito molto perchè incarna lo spirito dell'uomo che non si arrende di fronte la maestosità della natura, che rispetta più di ogni cosa al mondo, tanto che definisce i pesci come suoi fratelli e il mare sua sorella.