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1.92k reviews for:

Aleșii

Veronica Roth

3.61 AVERAGE

adventurous dark mysterious medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes

As someone who's read all of her works, from Divergent and its novella to the most recent short story collection 'The End and Other Beginnings' I think I can say that her writing has improved so much.

I've heard that some couldn't get through this book because the beginning was very slow-paced. I agree, but I also think that it was necessary. I'm not the type of person to DNF books because I usually want to see how they play out in the end. That might have something to do with why I kept reading.

Veronica Roth has a style of writing dystopian worlds in a believable way. Having read both The Chosen Ones and The Divergent series, her imagination into what a dystopian world could be is fascinating and scary.

I really enjoyed the aspects of the setting and the world created in The Chosen Ones. It was intriguing and kept me reading even through the slower parts of the book.

This was Roth's first attempt at an adult novel, and I'm not entirely sure she pulled it off. This still FEELS like a young adult book. Partially because some of the stuff that happened in the past occurred when the characters were very young teens. A lot happening in the present was during their early twenties which also attributed to the young feeling. Perhaps the thing that made it feel the most like a YA novel was the immaturity of Sloane, our main character. She spends a lot of time doing reckless things and saying/doing whatever she feels like without regards to how it would make others feel. I was happy that she did seem to grow a bit throughout the arc of the story.

Somehow, despite the novel being pretty long, I didn't feel like we had enough interaction between characters or backstory to really care about some of them to the extent we were supposed to. Some of it...the closeness between Sloane and Albie for example, felt like we were told instead of shown. I did feel that we had a sufficient amount of backstory for Mox at least.

I loved the strong world building. The descriptions of places and explanations for some of the things happening felt realistic and believable. I loved the bits of magic and felt like it wasn't overdone. The dynamics of society as a result of the magic was well done.

I look forward to seeing more that Veronica Roth can do writing for an adult audience.
dark mysterious medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes

I thought I was doing well with this one and then everything changed in the story so I lost interest!

4'25/5 ⭐️
adventurous medium-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: No
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes

simply put, I loved this

The Chosen Ones
➳ Chosen Ones: ★★★★
➳ Untitled: tbr

2.5 stars.

Chosen Ones is a book that caught me by the title. Reading what it was about got me really excited! An adult take on a overused YA trope? That sounds amazing! Sadly, my expectations were not met and I was left with a confusing and, in many ways, disappointing book. Something that could have been great, just wasn't.

non so cosa pensare di questo libro. non è male, ma ha tante cose che non vanno; ciononostante, la lettura è stata molto scorrevole e piacevole.
seguiamo le vicende di sloane, matt, esther, ines e albie, cinque prescelti per sconfiggere un'entità misteriosa denominata "L'oscuro" (scelta originalissima, devo dire /s).
le vicende sono ambientate dieci anni dopo la vittoria dei prescelti sull'oscuro, e credo che questo sia uno dei più grandi punti di forza della prima parte del romanzo: non vediamo direttamente le azioni, sappiamo poco e niente di ciò che è accaduto ai protagonisti, ma conosciamo gli effetti e le conseguenze che tale evento ha lasciato su di loro.
all'interno della prima parte in particolare sono trattati vari temi che credo siano esplorati abbastanza bene, come il disturbo post traumatico da stress, l'ansia, il panico, l'uso e abuso di sostanze. per una preferenza personale mi sarebbe piaciuto che la seconda (ma ancor di più la terza) parte non fosse esistita: il romanzo ha veramente moltissimi temi e storyline che non sempre si riesce a dare il giusto spazio a ogni cosa e alcune questioni vengono liquidate in modo irrealistico.
oltre alla prima parte, probabilmente la mia preferita, per quanto riguarda il resto della storia ci si sposta più sul fantasy e assistiamo a eventi presenti, invece che semplicemente al ricordo del passato. devo ammettere che inizialmente mi ha fatto storcere parecchio il naso la storia degli universi paralleli e del dover affrontare di nuovo l'oscuro: la possibilità di leggere ancora di una battaglia mi annoiava nonostante di fatto il lettore non sia a conoscenza di quello che è successo nel conflitto originale.
ci sono alcune cose che non mi hanno convinto nel come i personaggi si relazionano a un cambiamento così improvviso: sono rapiti e intrappolati in un universo parallelo e decidono di collaborare con i rapitori? perché mai avrebbero dovuto?
a proposito di incoerenze, nonostante abbia terminato il libro restano vari punti interrogativi su come i due mondi paralleli possano conciliarsi, sul quando si sono separati e soprattutto sul perché sono così simili. se, come proposto, la separazione è avvenuta davvero nel 1969, com'è possibile che gran parte dell'apparenza della città sia rimasta uguale? quante probabilità c'erano di capitare proprio in quell'universo? nessuna. tornando alla storia, la parte che mi ha convito di meno è di certo l'ultima. oltre al plot twist previdibilissimo (mox è il resurrezionista), e a quello meno prevedibile di Nero come Oscuro, ci sono molti elementi che non collidono. punto primo, perché mai sloane dovrebbe fidarsi di mox quando è convinta che lui sia la fonte di tutti i problemi? della morte di suo fratello, del suo migliore amico e dei suoi traumi? non sta né in cielo né in terra che prenda e vada con lui, assolutamente no. la cosa poi sfocia anche in un romance, a mio parere parecchio discutibile, ma almeno in quel momento sloane sa che non si sta affidando a una persona che per quanto ne sa sta sterminando centinaia di migliaia di persone, è assurdo scrivere una storyline del genere.
altro elemento assolutamente incoerente, sloane, del tutto incapace con la magia, che nella battaglia finale diventa eccezionale solo perché ha capito cosa significa "il vero desiderio". no, non funziona così, spiace. è una dinamica molto alla tris, devo ammettere.
a proposito dei personaggi, devo ammettere di aver apprezzato particolarmente albie. alcuni tratti di sloane mi sono piaciuti, ma in generale mi è sembrato un personaggio piuttosto stereotipato. più originale e di carattere è invece matt, mentre esther e ines purtroppo restano sempre sullo sfondo (specialmente ines che non è presente per due terzi del romanzo).
in relazione a questo vorrei spendere due righe sulla rappresentazione delle minoranze che si è tentato di fare all'interno del romanzo. è un peccato che il tentativo sia stato a dir poco fallimentare.
viene accennato che ines, matt, e esther sono bipoc, ma questa cosa non ha assolutamente nessun riscontro nel libro, tranne per quanto riguarda matt, in cui ci sono giusto un paio di scene che coinvolgono il suo essere nero. l'informazione che esther è coreana viene buttata a caso in una conversazione, che ines è messicana lo sappiamo letteralmente nelle ultime cinque pagine. non è così che si fa rappresentazione. discorso analogo si potrebbe fare per la sessualità di ines: all'inizio viene detto che si "dichiara lesbica", ma queste due parole non hanno rilevanza o riscontro all'interno del romanzo.
a cosa mi serve sapere che un personaggio è queer o bipoc o disabile se poi si ignora totalmente questo fattore? a nulla, è solo amareggiante vedere come si pensi che dire "questo personaggio appartiene a tale categoria marginalizzata" voglia dire fare rappresentazione. questo non è un romanzo rappresentativo, la protagonista è bianca, abile, cis ed etero (ha problemi di salute mentale, unico argomento di cui ho apprezzato la rappresentazione). i personaggi diversi sono o secondari o liquidati senza nessun approfondimento.
si vede che non è per nulla una storia own voice e mi dispiace per questo.
nonostante tutto, però, leggere il libro in sé non è stato brutto, pensavo, in realtà, di trovarmi davanti una storia molto peggiore.
lo consiglierei? meh. se un pomeriggio non avete nulla da fare prendetelo in biblioteca e passate qualche ora di svago, altrimenti non ne vale la pena.