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strudels's review against another edition
reflective
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.25
bootsmom3's review against another edition
emotional
reflective
relaxing
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
3.0
Graphic: Animal death and Blood
Moderate: Infidelity
Minor: Death of parent
lunagraphies's review against another edition
reflective
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
3.25
**Un viaggio introspettivo attraverso la vita di una donna sospesa tra l'essere e il non essere**: così potrebbe essere riassunto in una frase “***Dove mi trovo***” di **Jhumpa Lahiri**. **La scrittrice** di origini bengalesi scrive per la prima volta in italiano e, grazie alla padronanza che ha acquisito con la nostra lingua, **ci offre una raccolta di istantanee quotidiane**, frammenti di una realtà che si svela lentamente, un universo di tutto e niente.
È un ritmo lento e riflessivo, quello della narrazione; **un flusso di coscienza che ci trascina all’interno dei pensieri della protagonista**, nella sua solitudine, nelle sue piccole abitudini. Non sappiamo il nome di questa donna, eppure in qualche modo sentiamo di conoscerla profondamente: **Lahiri ci lascia entrare nella sua vita**, apparentemente monotona e scandita da gesti semplici e ripetitivi, descrivendoli con un'intensità sorprendente e **mostrando** così **di essere un’attenta osservatrice** prima ancora che una brava scrittrice.
**"Dove mi trovo"** è un'opera introspettiva e intimista, che **ci invita** a rallentare i ritmi frenetici della vita quotidiana e **a concentrarci sulle piccole cose** (di questo argomento, che mi sta particolarmente a cuore, avevo già parlato [qui](https://www.goodreads.com/review/show/2882503550)) del qui-ed-ora: la conversazione con un'amica sul divano di casa, la sensazione di "sorellanza" all'interno di una piscina, la cortesia di uno sconosciuto in albergo. Sebbene la pagine trasudino di solitudine e malinconia, non manca l’attenzione verso le piccole gioie che possono riconciliare con il mondo.
**Questi momenti** son talmente piccoli che **sembrano sfuggire alla mia memoria un attimo dopo essere stati letti**: dei tanti capitoli che compongono il libro credo che sarei in grado di citarne un paio, ma senza aver capacità di ricordare quello che al loro interno era raccontato.
Dipende dalla mia scarsa attenzione e dall’ancora più scarsa memoria? È probabile.
O forse dipende dal fatto che momenti così semplici finiscono con il confondersi fra loro, generando un gomitolo indistricabile di piccoli avvenimenti.
O ancora, è una metafora del qui-ed-ora: **ogni istante ha importanza solo nel presente**; passato il momento non ha senso portarne il ricordo e così, anche noi, in quanto spettatori privilegiati, resettiamo la memoria per consacrarla vergine al capitolo successivo.
Ho paragonato questo libro a un mosaico in cui ogni tessera abbia un suo disegno; è **solo allontanandosi e guardando il quadro completo** che **si riesce ad avere un’idea dell’immagine generale**. Questo allontanamento per me è un po’ debole. Per dirla in altri termini, la “struttura verticale” che prevede episodi autoconclusivi di capitolo in capitolo è sicuramente più solida di quella “orizzontale”, ovvero della trama complessiva. L’attenzione alla scelta delle parole è così preponderante da sembrare quasi l’unica cosa curata: **a volte ho avuto l’impressione che fosse più un “esercizio di stile”** (e, in quanto tale, riuscito) **che un romanzo vero e proprio**.
**Resto tiepida su un giudizio conclusivo** perché mi pare che l’autrice sia molto capace, sebbene questo potrebbe non essere il suo lavoro migliore. Rimane, però, la curiosità di leggere qualche altro suo scritto, per poterla conoscere meglio.
È un ritmo lento e riflessivo, quello della narrazione; **un flusso di coscienza che ci trascina all’interno dei pensieri della protagonista**, nella sua solitudine, nelle sue piccole abitudini. Non sappiamo il nome di questa donna, eppure in qualche modo sentiamo di conoscerla profondamente: **Lahiri ci lascia entrare nella sua vita**, apparentemente monotona e scandita da gesti semplici e ripetitivi, descrivendoli con un'intensità sorprendente e **mostrando** così **di essere un’attenta osservatrice** prima ancora che una brava scrittrice.
**"Dove mi trovo"** è un'opera introspettiva e intimista, che **ci invita** a rallentare i ritmi frenetici della vita quotidiana e **a concentrarci sulle piccole cose** (di questo argomento, che mi sta particolarmente a cuore, avevo già parlato [qui](https://www.goodreads.com/review/show/2882503550)) del qui-ed-ora: la conversazione con un'amica sul divano di casa, la sensazione di "sorellanza" all'interno di una piscina, la cortesia di uno sconosciuto in albergo. Sebbene la pagine trasudino di solitudine e malinconia, non manca l’attenzione verso le piccole gioie che possono riconciliare con il mondo.
**Questi momenti** son talmente piccoli che **sembrano sfuggire alla mia memoria un attimo dopo essere stati letti**: dei tanti capitoli che compongono il libro credo che sarei in grado di citarne un paio, ma senza aver capacità di ricordare quello che al loro interno era raccontato.
Dipende dalla mia scarsa attenzione e dall’ancora più scarsa memoria? È probabile.
O forse dipende dal fatto che momenti così semplici finiscono con il confondersi fra loro, generando un gomitolo indistricabile di piccoli avvenimenti.
O ancora, è una metafora del qui-ed-ora: **ogni istante ha importanza solo nel presente**; passato il momento non ha senso portarne il ricordo e così, anche noi, in quanto spettatori privilegiati, resettiamo la memoria per consacrarla vergine al capitolo successivo.
Ho paragonato questo libro a un mosaico in cui ogni tessera abbia un suo disegno; è **solo allontanandosi e guardando il quadro completo** che **si riesce ad avere un’idea dell’immagine generale**. Questo allontanamento per me è un po’ debole. Per dirla in altri termini, la “struttura verticale” che prevede episodi autoconclusivi di capitolo in capitolo è sicuramente più solida di quella “orizzontale”, ovvero della trama complessiva. L’attenzione alla scelta delle parole è così preponderante da sembrare quasi l’unica cosa curata: **a volte ho avuto l’impressione che fosse più un “esercizio di stile”** (e, in quanto tale, riuscito) **che un romanzo vero e proprio**.
**Resto tiepida su un giudizio conclusivo** perché mi pare che l’autrice sia molto capace, sebbene questo potrebbe non essere il suo lavoro migliore. Rimane, però, la curiosità di leggere qualche altro suo scritto, per poterla conoscere meglio.
reedabook's review against another edition
reflective
sad
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? No
3.0
readingwithathena's review against another edition
4.0
I'm a big Jhumpa Lahiri fan, and this is some of her best work. The prose is beautiful and melancholy, and I liked that the chapters were shorter and contained to a singular location ("At the Crypt", "At the Clinic", "At the Train Station"). While only some chapters are titled "In My Head", as a reader I truly felt like I was living inside the nameless narrator's head.
I think the reason this is 4 stars instead of 5 stars is I really would have liked some kind of plot. I can appreciate the meandering nature of the story, but there were only a few threads of a plot woven throughout that were there and then gone.
I can understand why this wouldn't be for everyone, but I very much enjoyed it. I think if you've liked her previous works, this will be both familiar and a departure from what she's written before.
I think the reason this is 4 stars instead of 5 stars is I really would have liked some kind of plot. I can appreciate the meandering nature of the story, but there were only a few threads of a plot woven throughout that were there and then gone.
I can understand why this wouldn't be for everyone, but I very much enjoyed it. I think if you've liked her previous works, this will be both familiar and a departure from what she's written before.
rheachandran's review against another edition
reflective
relaxing
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.0
I love Lahiri and this was a beautiful piece on the minutiae of single womanhood. I fear this would have been better in the original Italian but I guess we’ll never know
greenonion's review against another edition
hopeful
reflective
relaxing
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.0
uruseibaka's review against another edition
adventurous
dark
hopeful
reflective
relaxing
sad
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.0
I’ve never related to a main character as much as this book’s. Will this be my life in 10-20 years lol