Take a photo of a barcode or cover
challenging
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
An interesting work that shows how far some people may go in their madness. A good quick read.
A volte ho come l'impressione che alcuni romanzi arrivino nel momento sbagliato: in questo caso, ad esempio, sono certa di essere arrivata troppo tardi.
“Bruges la morta” ha un fascino sottile, uno stile ricco e molto carico, che trascina il lettore in un vortice di simbolismi e metafore ricche e vagamente esasperate.
Il protagonista è un eterno vedovo, un uomo che dopo la perdita della giovane e amatissima moglie si trincera nel suo dolore come se questo potesse dargli un'identità e un posto nel mondo: non si tratta di incapacità di superare il lutto, perché nemmeno per un istante Hugues prova a vivere i suoi sentimenti in maniera sincera.
In un parossistico gioco di metafore e somiglianze, Hugues decide di trasferirsi a Bruges, dove le stradine decadenti, i rintocchi cupi delle campane, il lento incedere silenzioso delle beghine e le fredde acque dei canali sembrano adattarsi al meglio al suo folle e disperato proposito di vivere nel lutto e nel dolore. La città diviene così specchio e traino dei sentimenti del protagonista, che si rispecchia nell'ambientazione e al tempo stesso sembra voler assorbire ad ogni costo la tristezza del luogo.
Se avessi letto questo breve romanzo da adolescente, sicuramente me ne sarei innamorata: avrei adorato ogni complicata descrizione, mi sarei crogiolata nei canali che si fanno fredde arterie di una colonna vertebrale ghiacciata, mi sarei beata di quel languore malinconico che è lo stato d'animo del protagonista. Purtroppo, temo d'essere arrivata un po' tardi: riconosco che questo romanzo abbia in sé una certa grandezza, ma è come se non riuscisse più a far risuonare le mie corde.
Il protagonista mi ha irritato fino allo sfinimento, la caratterizzazione psicologica non ha raggiunto la lucidità che avrei sperato, ho trovato tutto troppo veloce e lento al tempo stesso: mi sono annoiata a morte durante la scena affidata agli occhi della vecchia domestica, mentre avrei preferito leggere molto di più della spirale di follia in cui il protagonista sembra piombare di punto in bianco.
Non so, durante tutta la lettura non facevo altro che sentire che il romanzo avrebbe dovuto piacermi, riconoscevo i punti di forza della scrittura di Rodenbach, ma comunque non riuscivo a sentirmi soddisfatta dalla lettura.
“Bruges la morta” ha un fascino sottile, uno stile ricco e molto carico, che trascina il lettore in un vortice di simbolismi e metafore ricche e vagamente esasperate.
Il protagonista è un eterno vedovo, un uomo che dopo la perdita della giovane e amatissima moglie si trincera nel suo dolore come se questo potesse dargli un'identità e un posto nel mondo: non si tratta di incapacità di superare il lutto, perché nemmeno per un istante Hugues prova a vivere i suoi sentimenti in maniera sincera.
In un parossistico gioco di metafore e somiglianze, Hugues decide di trasferirsi a Bruges, dove le stradine decadenti, i rintocchi cupi delle campane, il lento incedere silenzioso delle beghine e le fredde acque dei canali sembrano adattarsi al meglio al suo folle e disperato proposito di vivere nel lutto e nel dolore. La città diviene così specchio e traino dei sentimenti del protagonista, che si rispecchia nell'ambientazione e al tempo stesso sembra voler assorbire ad ogni costo la tristezza del luogo.
Se avessi letto questo breve romanzo da adolescente, sicuramente me ne sarei innamorata: avrei adorato ogni complicata descrizione, mi sarei crogiolata nei canali che si fanno fredde arterie di una colonna vertebrale ghiacciata, mi sarei beata di quel languore malinconico che è lo stato d'animo del protagonista. Purtroppo, temo d'essere arrivata un po' tardi: riconosco che questo romanzo abbia in sé una certa grandezza, ma è come se non riuscisse più a far risuonare le mie corde.
Il protagonista mi ha irritato fino allo sfinimento, la caratterizzazione psicologica non ha raggiunto la lucidità che avrei sperato, ho trovato tutto troppo veloce e lento al tempo stesso: mi sono annoiata a morte durante la scena affidata agli occhi della vecchia domestica, mentre avrei preferito leggere molto di più della spirale di follia in cui il protagonista sembra piombare di punto in bianco.
Non so, durante tutta la lettura non facevo altro che sentire che il romanzo avrebbe dovuto piacermi, riconoscevo i punti di forza della scrittura di Rodenbach, ma comunque non riuscivo a sentirmi soddisfatta dalla lettura.
dark
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
N/A
Flaws of characters a main focus:
N/A
reflective
sad
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
A haunting read where the location takes a central role with photos of Bruges throughout and compelling descriptions of its melancholy atmosphere.
mysterious
reflective
sad
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
Posso essere sincera?
CHE DUE PALLE
E penso che le Fiandre non siano molto cambiate dai tempi di Rodenbach (fonte: ci vivo), un paese di bigotti, beghine e moralisti. A parte le descrizioni paesaggistiche non da poco, non riesco a capire cosa dovrei apprezzare di questa storia, fatta di punizioni psicologiche e sensi di colpe per una questione a mio avviso totalmente minima (uomo vedovo si innamora di una sosia della moglie).
Decisamente una delle letture peggiori del 2022, per me.
CHE DUE PALLE
E penso che le Fiandre non siano molto cambiate dai tempi di Rodenbach (fonte: ci vivo), un paese di bigotti, beghine e moralisti. A parte le descrizioni paesaggistiche non da poco, non riesco a capire cosa dovrei apprezzare di questa storia, fatta di punizioni psicologiche e sensi di colpe per una questione a mio avviso totalmente minima (uomo vedovo si innamora di una sosia della moglie).
Decisamente una delle letture peggiori del 2022, per me.
Questo libro mi è sembrato un vecchio gioiello di famiglia trovato in una soffitta muffita. La polvere che lo ricopre è, a un tempo, il suo fascino e il suo limite: se non lo pulisci non potrai mai indossarlo, ma se lo fai ti accorgi di quanto sia ormai irrimediabilmente fuori moda.
Il tema dell’ossessione amorosa, che sembra sconfinare in una sorta di necrofilia virtuale, sarebbe anche interessante, se non fosse declinato in maniera piuttosto meccanica, con un determinismo quasi ingenuo nella sua prevedibilità, tanto da far quasi sorridere il lettore smaliziato di oggi. Definirlo un classico, poi, mi sembra un po’ benevolo, dacché quella definizione, a mio parere, andrebbe riservata alle opere in grado di parlare ai lettori di ogni tempo, e non sono certo che questo libro abbia il respiro giusto per poterlo fare.
Il tema dell’ossessione amorosa, che sembra sconfinare in una sorta di necrofilia virtuale, sarebbe anche interessante, se non fosse declinato in maniera piuttosto meccanica, con un determinismo quasi ingenuo nella sua prevedibilità, tanto da far quasi sorridere il lettore smaliziato di oggi. Definirlo un classico, poi, mi sembra un po’ benevolo, dacché quella definizione, a mio parere, andrebbe riservata alle opere in grado di parlare ai lettori di ogni tempo, e non sono certo che questo libro abbia il respiro giusto per poterlo fare.
Prvobitni naziv memoara Vladislava Špilmana, poznatog poljskog pijaniste koji je preživeo WW2 i dešavanja u Varšavi, zvao se "Smrt grada". Naziv je aludirao ne samo na smrt Varšave, nego i na smrt naroda, ljudi koji žive u njemu, pa i čitave nacije kojoj taj grad pripada. Rodenbah pravi slično poređenje, samo je u ovom slučaju prisutan jedan čovek i njegova ljubav, koja je umrla. Ali sve se menja kada naleti na ženu toliko sličnu njegovoj preminuloj supruzi, da on ponovo počne osećati tu ljubav. Varka, kao što je i samo odlaganje smrti, jer mrtvo se ne može vratiti, ono što je nestalo više ne prilazi u istom obliku. Ig, glavni junak, odabrao je taj mrtvi grad jer najviše saoseća sa njim, povezani su tom emocijom umiranja, ako se takvom može nazvati to stanje. To je gubitak, ništavilo, nepostojanje. To što ga je u tom gradu snašlo bilo je samo odlaganje neizbežnog, jer, i na samom kraju vidimo, on se vraća istom, on ponavlja: "Taj mrtvi Briž, Briž je mrtav... mrtav je". Isto kao i on. Kao i svaka ljubav koja istekne.
"Kertoessani tässä eräästä intohimosta, olen samalla - ja pääasiallisesti - tahtonut luoda kuvan kaupungista, Kaupungista henkilönä, joka on oleellisessa yhteydessä kaikkien sielunilmiöiden kanssa, - henkilönä, joka kehoittaa, joka kieltää, joka pakoittaa toimintaan."
Georges Rodenbachin Kuollut Brügge julkaistiin Suomessa vuonna 1915 ja alkuperäinen 1892. Se kertoo leskeksi jääneestä miehestä, jolle syntyy pakkomielle naiseen, tanssijatar Jane, joka muistuttaa hänen edesmennyttä vaimoaan. Vaimonsa muistoa mies on vaalinut kuvien lisäksi tämän pitkällä hiuspalmikolla kristallikaapissa. Suhde etenee kohti tylyä loppuaan. Kaupunki on nykylukijan silmin uskonnollisesti ahdasmielinen, lisäksi se on synkkä, kolkko, autio ja ahdistava. Päähenkilö vaeltelee sen kaduilla epätoivoisena ja onnettomana. Symboliikkaa on.
Georges Rodenbachin Kuollut Brügge julkaistiin Suomessa vuonna 1915 ja alkuperäinen 1892. Se kertoo leskeksi jääneestä miehestä, jolle syntyy pakkomielle naiseen, tanssijatar Jane, joka muistuttaa hänen edesmennyttä vaimoaan. Vaimonsa muistoa mies on vaalinut kuvien lisäksi tämän pitkällä hiuspalmikolla kristallikaapissa. Suhde etenee kohti tylyä loppuaan. Kaupunki on nykylukijan silmin uskonnollisesti ahdasmielinen, lisäksi se on synkkä, kolkko, autio ja ahdistava. Päähenkilö vaeltelee sen kaduilla epätoivoisena ja onnettomana. Symboliikkaa on.
dark
emotional
reflective
sad
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes