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emotional
inspiring
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
emotional
inspiring
lighthearted
reflective
relaxing
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
No
Ugh! This book frustrated me in the best way. So much depth, you feel so close to their characters but so frustrated. I found myself talking and cursing to myself at their decisions. I didn’t want it to end. So much is left unsaid. This is definitely a real, life-like story — it’s definitely not that story where everything just ends how you want or think it should.
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
emotional
inspiring
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
medium-paced
emotional
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
emotional
inspiring
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
(Ahimè) classico esempio di un prodotto editoriale confezionato ad hoc non tanto per raggiungere un pubblico ampio, quanto per raggiungere l'obiettivo di tanta narrativa commerciale: far derivare da una storia su carta una sceneggiatura per un film o, meglio ancora perché più redditizia, per una serie tv.
Ecco cos'è a conti fatti La portalettere: qualcosa che di sicuro ci ritroveremo a vedere in Rai. Perché dico questo? I motivi sono diversi, ma qualcosa è lampante e sotto agli occhi di tutte e tutti: lo stile dell'autrice - sulla falsariga di tante altre autrici che scrivono romanzi simili - è mooooolto cinematografico. Niente è lasciato sotto la superficie, tutto è lì, pronto per essere visto. Sembra proprio una sceneggiatura. Scritta bene, per carità, ma pur sempre una sceneggiatura rimane.
Mi colpisce poi questo accanirsi anche un po' schizofrenico del trovare a tutti i costi dei personaggi femminili outsider - parliamone... - per rinverdire (non ce n'è bisogno) un filone narrativo inaugurato da Elsa Morante e tante altre autrici divine - e che, se mi permettete, sono state le uniche a dare a questo particolare genere di storie tutta la dignità di Storie.
Che poi scusatemi ma io un libro così giusto come audiolibro l'ho potuto fruire, mentre stavo cucinando o rassettando casa. Per occupare le orecchie. Perché se mi fossi trovato a leggerlo con tutti i tempi verbali sbagliati e le parole-feticci ripetute fino al vomito di sicuro ci avrei fatto un falò.
Ecco cos'è a conti fatti La portalettere: qualcosa che di sicuro ci ritroveremo a vedere in Rai. Perché dico questo? I motivi sono diversi, ma qualcosa è lampante e sotto agli occhi di tutte e tutti: lo stile dell'autrice - sulla falsariga di tante altre autrici che scrivono romanzi simili - è mooooolto cinematografico. Niente è lasciato sotto la superficie, tutto è lì, pronto per essere visto. Sembra proprio una sceneggiatura. Scritta bene, per carità, ma pur sempre una sceneggiatura rimane.
Mi colpisce poi questo accanirsi anche un po' schizofrenico del trovare a tutti i costi dei personaggi femminili outsider - parliamone... - per rinverdire (non ce n'è bisogno) un filone narrativo inaugurato da Elsa Morante e tante altre autrici divine - e che, se mi permettete, sono state le uniche a dare a questo particolare genere di storie tutta la dignità di Storie.
Che poi scusatemi ma io un libro così giusto come audiolibro l'ho potuto fruire, mentre stavo cucinando o rassettando casa. Per occupare le orecchie. Perché se mi fossi trovato a leggerlo con tutti i tempi verbali sbagliati e le parole-feticci ripetute fino al vomito di sicuro ci avrei fatto un falò.