Reviews

Mareas de Medianoche by Alexander Páez, Steven Erikson

renzopena_perez's review against another edition

Go to review page

adventurous challenging dark emotional funny informative mysterious reflective sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

tylerlong59's review against another edition

Go to review page

dark sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.25


Expand filter menu Content Warnings

ursineultra's review against another edition

Go to review page

4.0

pls no more 'funny' bits.

adamborst's review against another edition

Go to review page

5.0

Really enjoyed the book, even though at the start I was not thrilled about getting a backstory of someone from book 4. That said, the story was gripping and the interweaving of character threads was outstanding. The ending left a few things open which I cannot wait to see where they lead. This whole series is just wild, in the best way possible.

ejmorris1's review against another edition

Go to review page

adventurous dark funny medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

peter_xxx's review against another edition

Go to review page

adventurous challenging dark emotional funny inspiring medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? No

4.0

dj38s's review against another edition

Go to review page

adventurous challenging dark emotional funny mysterious sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

edocrave's review against another edition

Go to review page

challenging dark emotional funny mysterious reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

5.0

Arrivato a metà di una saga fantasy uno si aspetterebbe di avere una buona conoscenza delle basi e di starsi avvicinando al finale, ma con Erickson quasi mai ciò che ci si aspetta è ciò che effettivamente accade. Infatti "Maree di Mezzanotte", il quinto libro del Libro Malazan dei Caduti, è in realtà un prequel ambientato in un totalmente nuovo continente con nuovi personaggi mai visti prima a parte alcuni, e sebbene questa sia la terza volta che l'autore "ricomincia da capo" su un nuovo continente è anche uno dei migliori libri della saga, forse anche perchè mi sto abituando al suo stile di narrare (per quanto possibile). In questo libro Erickson riesce a raggiungere un equilibrio pressocché perfetto di comicità, tragedia e world building, tutto corroborato da personaggi costruiti magistralmente e una trama avvincente, che fanno di questo libro tutto ciò che Malazan può essere al pieno delle sue capacità.

Tehol e Bugg

Inizio la recensione per dire che la coppia formata da Tehol e Bugg è facilmente tra le cose migliori di Malazan fino a questo punto, una coppia di personaggi che con la loro parlata ironica e le loro battute velate riescono da soli a riequilibrare il tono del libro, che senza di essi risulterebbe fin troppo tragico e struggente, pur mantenendo un alone di mistero che ti invoglia sempre di più a volre scoprire più cose sul loro conto. Senza contare la rilevanza tematica, dato che sono molto coinvolti nell'economia Letherii che è quasi una copia carbone del sistema capitalistico portato all'estremo.
 
Tehol prese la sua tazza, annusando guardingo. Poi guardò il servo aggrottando la fronte. Questi scrollò le spalle. «Non abbiamo erbe, padrone. Ho dovuto improvvisare». «Con che cosa? Pelle di pecora?» Bugg inarcò le sopracciglia. «Ci sei andato molto vicino. Mi era avanzata della lana». «Gialla o grigia?». «Grigia». «Be’, allora va bene». Tehol prese un sorso. «Un gusto morbido». «Non mi stupisce». «Non ci stiamo avvelenando, vero?». «Solo leggermente, padrone»

 
così voi chiedete: qual è il punto, Tehol? E io rispondo con una scrollata di spalle. Ho forse detto che il mio discorso era un modo utile e prezioso di usare questo tempo? No. Voi avete supposto che lo fosse. E così confermate il mio punto di vista!». «Ti porgo le mie scuse, padrone», disse Bugg, «ma qual era la questione?». «L’ho dimenticato. Ma siamo arrivati. Guardate, signori, i poveri».

Scontri tra Culture e Capitalismo

Erickson con questo libro gioca nel far interagire due culture: i Letherii, dominati dal capitalismo e dal consumismo, e i Tiste Edur, una società tribale che ripone tutta la sua fiducia in concetti quali l'onore e l'integrità.

La venerazione Letherii era più sottile, la sua etica era legata alle caratteristiche e alle abitudini che meglio conducevano all’acquisizione della ricchezza. La diligenza, la disciplina, il duro lavoro, l’ottimismo, la personalizzazione della gloria. E ai difetti corrispondenti: la pigrizia, la disperazione, l’anonimato del fallimento.
I letherii credono che con il denaro si possa comprare tutto e che sia l'accumulo l'obbiettivo principale della vita, però Erickson ci fa capire che questo sentimento non ha un reale valore facendo sì che venerassero una Fortezza Vuota, priva di qualsiasi significato.
 
Il singolare uso Edur per il denaro: rame, stagno, bronzo, ferro, argento e oro erano l’armatura dei morti. Almeno è onesto. I Letherii usano il denaro per comprare l’opposto. Be’, non proprio: l’illusione dell’opposto. La ricchezza come armatura della vita. Fortezza, roccaforte, cittadella, un esercito perennemente vigile. Ma il nemico non ci fa caso, perché il nemico sa che siete inermi
Mentre gli Edur usano il denaro per seppellire i propri morti, di fatto dandogli molto più significato dei Letherii senza però mai usarlo come i Letherii, ed infatti è proprio quando uno di questi corpi coperti di monete si risveglia che comincia la trasformazione. 
Infatti più si va avanti nel libro più questa differenza viene meno fino quasi a invertirsi nel finale, così facendo Erickson ci vuole comunicare che anche le società più forti non possono resistere all'attrattiva del sistema consumista e che prima o poi tutte lo adotteranno.

Intrappolato in una prigione d’oro. Come me, una volta. Come ogni Letherii. Oh,
Rhulad Sengar
è poesia incarnata, ma le sue parole sono per i Letherii, non per gli Edur.

Maree di Mezzanotte

Lungo il corso del libro ci sono diversi riferimenti sia al mare e alla magia di esso sia all'ombra e all'oscurità, tutto ciò contribuisce tematicamente ad un altra credenza Letherii che forse è anche più forte di quella consumista.
 
«Persino la pietra cambia. Niente può restare immobile…». «Eppure noi lo vorremmo. Oh, parliamo di progresso, ma ciò che veramente desideriamo è perpetuare il presente. Con i suoi eccessi apparentemente infiniti, i suoi appetiti voraci. Sempre le stesse regole, sempre lo stesso gioco».
Quella spinta sfrenata al progresso come compimento del proprio destino, in una metafora Verghiana, è associata alla forza delle maree, che sommergono tutti quelli che non si trovano abbastanza in alto da farsi trasportare (infatti il debito è qualcosa di molto importante per la società Letherii).
 
«Non si può combattere contro la morte, fratello. Essa arriva sfidando ogni nascondiglio, ogni frenetico tentativo di sfuggirle. La morte è l’ombra di ogni mortale, la sua vera ombra, e il tempo è il suo servo, che lentamente la fa ruotare, finché quello che prima si stendeva dietro a ciascuno un giorno gli si stende davanti»
Di mezzanotte perchè queste maree simboleggiano anche la morte, gelida, che ti sommerge quando meno te lo aspetti, e che segue l'uomo come un ombra sempre pronta a colpire non vista (a mezzanotte le ombre non ci sono, c'è solo oscurità).

Conclusione

Maree di Mezzanotte, pur avendo un inizio confusionario, ti tira dentro la storia quasi subito, colpendo per l'incredibile diversità e complessità del cast di personaggi ma anche per la profondità delle tematiche trattate, usando in modo intelligente sia worldbuilding che trama per comunicare con il lettore questi temi, oltre a immergerlo più profondamente nell'intricato mondo creato da Erickson.

simplestyle's review against another edition

Go to review page

5.0

This continues to be the most outstanding fantasy series I've read. The world-building and intricacy and action of the plot remain unparalleled. The use of prophecy, foreshadowing, and hidden references all make for an extremely rewarding read as you piece together what is really going on. Five books in and only now do I feel I'm getting the hang of what's going on in the Malazan world. And there's still plenty I don't fully understand. I'm blown away each time I finish a book.

In this book in particular, the contrast of Letherii and Tiste Edur (capitalist vs traditionalist) cultures made for a very strong theme. The introspective and critical nature of Trull, the enigma and reveal of Bugg, the bad-assery of Iron Bars, and Tehol/Bugg chats were all highlights.

tvrandhavane's review against another edition

Go to review page

5.0

Compared to the first five books in the series so far, Midnight Tides focuses on fewer characters. While this does not necessarily give the characters more depth, it makes the events easier to follow.

The story is good but lacks memorable moments - moments that throw an emotional punch or provide an awesome fighting sequence. These events would have elevated it to another level. But it is still a pretty enjoyable 5-star book.