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3.5 AVERAGE
3.5 AVERAGE
I'm enjoyed this book...it is lightweight to be sure, but I found myself laughing outloud almost everytime I pick it up to read a few pages. The voice of the book was fun, but I wasn't found of the cliche ending.
This book was absolutely terrible. It was not interesting at all until the last 100 pages and even then it wasn't that great. The main character was irritating and the only reason I finished the book was because I had already read so much to see something good happen. I would not recommend this book.
I remember picking this book up because it came highly recommended by several friends. When I finally considered reading it, I looked at the premise of the book (a person suffering from shopping addiction) and I had to wonder why there were already several books in the series that still carried the same theme.
That should have been a sign of bad things to come.
There are few books that I dislike more than this one--and this is with me suspending disbelief and giving it much more of a chance than it deserved. The author had built up the protagonist's shopping addiction to become such a destructive and useless habit that I am never able to reconcile with how she can't ever seem to learn her lesson. (Hence the need for X more books to fill the series.) How can we reward her for this when all the other events in the book clearly indicate that what she has been doing is clearly unhealthy and should be stopped? :(
I can't. I just can't.
That should have been a sign of bad things to come.
There are few books that I dislike more than this one--and this is with me suspending disbelief and giving it much more of a chance than it deserved. The author had built up the protagonist's shopping addiction to become such a destructive and useless habit that I am never able to reconcile with how she can't ever seem to learn her lesson. (Hence the need for X more books to fill the series.) How can we reward her for this when all the other events in the book clearly indicate that what she has been doing is clearly unhealthy and should be stopped? :(
I can't. I just can't.
Loved it! Didn't think I'd enjoy it so much - I judged it by its popularity (shame on me!). It was laugh out loud funny, and Kinsella's heroine, Rebecca Bloomwood was so bumbling and endearing, you can't help but love her.
funny
lighthearted
relaxing
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
I thought it would be fun to read this before watching the movie. It was a quick, light read. At first I thought the character would annoy me too much, but I got over it. Part of me enjoyed the superiority knowing that I have way better control of my finances than she does. Another part of me relates with her "logic" when it comes to sticking to my goals (like nutritious eating... "I don't have to count that as a whole cookie, since I left a crumb on the plate, right?"). In all, it's an entertaining treatment of the way we talk to ourselves about whatever it is we're doing/not doing.
Cute, but less believable than all my fantasy romance books combined.
Irresponsible woman with a compulsive lying problem and a crippling addiction to shopping manages to get the guy (who also sucks) and solve all her financial problems by being extremely lucky, while ultimately learning nothing.
Tarquin, you dodged a bullet and you deserve so much better, sweetie.
Irresponsible woman with a compulsive lying problem and a crippling addiction to shopping manages to get the guy (who also sucks) and solve all her financial problems by being extremely lucky, while ultimately learning nothing.
Tarquin, you dodged a bullet and you deserve so much better, sweetie.
I’m honestly really surprised that this is the most well-known work of Sophie Kinsella’s and the one that was turned into a film. I enjoy Kinsella’s breezy narration and easy reads, but this plotless exploit of a shopping addict left me bored.
Partiamo dal presupposto che prendo questo libro per quello che è, un chick lit, e che non rientra propriamente nel mio genere.
Detto questo, è stata una lettura piacevole; veloce e leggera, ma comunque interessante e in parte divertente (anche se meno di quanto pensassi).
Rebecca Bloomwood è una malata di shopping compulsivo. Sempre al verde e col conto in rosso, ma incapace di resistere alle vetrine sfavillanti, alle calde luci e al profumo avvolgente dei negozi e alla sensazione di pace interiore che lo shopping le provoca. Rebecca è tutto questo, ma è anche... Una delle protagoniste più snervanti che abbia mai incontrato in un libro! La sua stupidità e l'idiozia di certi suoi ragionamenti sono paragonabili a quelli di una bambina di otto anni che da grande sogna di fare la principessa. Ogni tanto se ne viene fuori con certe cose talmente insulse che mi veniva voglia di darle uno schiaffo per farla svegliare. Nonostante questo, però, è così semplice e ingenua che, in fondo, quasi involontariamente, l'irritazione che provoca viene mitigata da un senso di tenerezza nei suoi confronti che è impossibile non provare. Per questo, alla fine, si tifa per lei.
Rebecca ha un modo semplice per sfuggire alla crudeltà del mondo reale: ignorarlo. Le pile di lettere minatorie delle banche? Mai arrivate. Perché aprirle? Perché anche solo pensarci? Ho odiato la protagonista quando si comportava così. Poi però ci ho riflettuto un momento, e mi sono resa conto che, in questo, ero identica a lei. A volte mi capita di comportarmi esattamente nello stesso modo, ignorando le cose che mi preoccupano solo perché "ho imparato che il trucco è semplicemente quello di non ascoltare. Isolo il fondo della mia mente e più niente mi preoccupa". E allora ho odiato la protagonista un po' di meno, odiando me stessa un po' di più.
Comunque, al di là della protagonista fastidiosa (ma non sempre), il libro scorre rapido; lo stile di Kinsella è decisamente semplice (in realtà anche un po' troppo) e il libro si legge in fretta. La storia è a tratti un po' troppo surreale ed ingenua, nel senso che nel mondo reale certe cose non potrebbero succedere davvero, ma in fondo il libro vuole essere leggero e spensierato, no? E in questo, devo ammettere, ci riesce benissimo.
(Le stelline sono in realtà 2.5)
Detto questo, è stata una lettura piacevole; veloce e leggera, ma comunque interessante e in parte divertente (anche se meno di quanto pensassi).
Rebecca Bloomwood è una malata di shopping compulsivo. Sempre al verde e col conto in rosso, ma incapace di resistere alle vetrine sfavillanti, alle calde luci e al profumo avvolgente dei negozi e alla sensazione di pace interiore che lo shopping le provoca. Rebecca è tutto questo, ma è anche... Una delle protagoniste più snervanti che abbia mai incontrato in un libro! La sua stupidità e l'idiozia di certi suoi ragionamenti sono paragonabili a quelli di una bambina di otto anni che da grande sogna di fare la principessa. Ogni tanto se ne viene fuori con certe cose talmente insulse che mi veniva voglia di darle uno schiaffo per farla svegliare. Nonostante questo, però, è così semplice e ingenua che, in fondo, quasi involontariamente, l'irritazione che provoca viene mitigata da un senso di tenerezza nei suoi confronti che è impossibile non provare. Per questo, alla fine, si tifa per lei.
Rebecca ha un modo semplice per sfuggire alla crudeltà del mondo reale: ignorarlo. Le pile di lettere minatorie delle banche? Mai arrivate. Perché aprirle? Perché anche solo pensarci? Ho odiato la protagonista quando si comportava così. Poi però ci ho riflettuto un momento, e mi sono resa conto che, in questo, ero identica a lei. A volte mi capita di comportarmi esattamente nello stesso modo, ignorando le cose che mi preoccupano solo perché "ho imparato che il trucco è semplicemente quello di non ascoltare. Isolo il fondo della mia mente e più niente mi preoccupa". E allora ho odiato la protagonista un po' di meno, odiando me stessa un po' di più.
Comunque, al di là della protagonista fastidiosa (ma non sempre), il libro scorre rapido; lo stile di Kinsella è decisamente semplice (in realtà anche un po' troppo) e il libro si legge in fretta. La storia è a tratti un po' troppo surreale ed ingenua, nel senso che nel mondo reale certe cose non potrebbero succedere davvero, ma in fondo il libro vuole essere leggero e spensierato, no? E in questo, devo ammettere, ci riesce benissimo.
(Le stelline sono in realtà 2.5)
Sophie Kinsella is my go to author if I want a fast, easy read, and this did not disappoint in that department, but Becky is a bit annoying to me, and I didn't relate to her at all. I also didn't see any chemistry in the romantic interest. I like Sophie's stand alone books better, but I may continue the series if I need another light pick me up.