Reviews

The Manzoni Family by Natalia Ginzburg

aritrup's review against another edition

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informative reflective sad medium-paced

4.0

cristina_castel's review against another edition

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challenging informative relaxing slow-paced

3.0

Amo molto lo stile della Ginzburg, ma questo libro è stato davvero impegnativo, per quanto interessante.

uncomfortablecoconut's review against another edition

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really boring

ipseite's review against another edition

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Not interesting enough 

elena_garbarino's review against another edition

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informative slow-paced

3.0

gio_shelves's review against another edition

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1.0

Per me la Ginzburg non sa scrivere. Dite quello che vi pare, ma io le frasi semplici così non le vedevo nemmeno nei famosi pensierini delle elementari.
L'argomento poi è quello che è quindi...

Riassunto:

Cesare Beccaria era diventato un bonzo mangia cioccolatini, Giulia era di ampie vedute, Pietro Manzoni era depresso...Alessandro non lo voleva nessuno.
Poi lui e la moglie sfornano bimbi come conigli nonostante lei sia sempre sul punto di morire per malattia. I bambini sono tutti cagionevoli, ma si risolve tutto con periodici salassi. Le sanguisughe diventano obese. Ogni tanto qualcuno muore di colpo apoplettico.

Ecco come ci siamo ritrovati sul groppone I promessi sposi.
E pure questo libro, scritto malissimo e pesaaaaaante.

Ok, seriamente o in maniera semi-seria. Il libro è davvero scritto male. La prosa è secca, fin troppo secca, dominata da frasi semplici e scarne che appiattiscono ulteriormente gli eventi. Metteteci poi che gli eventi non erano di nessun interesse per me e avrete una lettura obbligatoria estremamente pesante.

saraaaa's review against another edition

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challenging informative slow-paced

4.5

IT
La Famiglia Manzoni potrebbe essere definito come un romanzo storico/epistolare: questa è l'impostazione che l'autrice, Natalia Ginzburg, dà. Ed infatti si può apprezzare questo libro quale un vero e proprio romanzo, in cui le vite dei personaggi [storici] si intrecciano attraverso una lunghissima serie di corrispondenze epistolari. La Ginzburg offre una narrazione quasi completamente oggettiva, e lascia che sia il lettore stesso a farsi un'idea propria attraverso le fonti ed i dati che gli vengono offerti (ricercati e verificati, questi ultimi, con estrema attenzione dall'autrice).

Aspetti positivi
Questo romanzo mi ha permesso di conoscere una storia familiare che non avrei mai saputo apprezzare altrimenti. Lo stile è semplice, scorrevole. Lascia ampio spazio alle parole dei protagonisti, che hanno così la possibilità di raccontare in prima persona le loro vicende e danno un'idea maggiormente chiara del pensiero e degli usi del loro tempo. Questo mi ha permesso di calarmi perfettamente nelle credenze, nei costumi dell'epoca - dai rimedi medici discutibili, alla religiosità, ai principi di ospitalità, etc. -, nei drammi familiari e nelle loro gioie quotidiane. Insomma, l'impostazione porta davvero ad essere partecipi e coinvolti nella narrazione, rendendo inaspettatamente avvincente il resoconto della quotidianità di una famiglia del XIX secolo, ed inaspettatamente umile la narrazione della vita di uno dei più grandi letterati d'Italia.


Aspetti negativi
Nonostante il grande entusiasmo con cui ho portato avanti la lettura, devo ammettere che non avrei continuato oltre la decima pagina se non ne avessi avuto necessità per lo studio. L'organizzazione degli eventi e specialmente dei capitoli non mi è risultata chiara – e così è stato per tutta la lettura, ma mi ci sono abituata –, con salti temporali a volte anche di parecchi anni, e riferimenti inesistenti per pagine a coloro che davano il nome al capitolo. La prima parte risulta un po' ostica, forse perché le poche informazioni consentivano solo brevi frasi, poche lettere, e forse perché ancora non si ha alcun legame con od interesse verso i protagonisti.
Infine, ho trovato che, nonostante la Ginzburg abbia nel complesso mantenuto una narrazione oggettiva, non abbia proprio potuto trattenere il giudizio negativo nei confronti di Teresa Borri.


ENG
This book can be defined as an epistolary historical novel, although the author only put the letters and objective facts together so that the readers could get an idea of what the life of the protagonists was really like. Because of that, the first pages could feel hard to read and keep up with: the author's style is very simple, and there are not enough letters from that period (those are, in my opinion, the most interesting - and the biggest - part of the narration). But once the reader gets accustomed with the writing style, the lives of the numerous members of the Manzoni's Family will become interesting, engaging, and an incomparable source of information regarding how living in XIX century Europe was like.

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frejola's review against another edition

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4.0

Ginzburg curated for this book the most interesting bits of the most interesting letters sent by the Manzoni family to one another, until Manzoni and all his children passed away. Alessandro Manzoni wrote one of my favorite books, I promessi sposi, certainly one of the literary pinnacles of romanticism. So I was curious. But once I started, I was compelled to read until the end. This compilation of letters paints an unforgettable picture of everyday life in the 1800s, all its difficulties
and bitterness. It also shows the big change from the classicism and witticism of the 1700s, to a very sweet, sentimental way of being in the world. It also made me apprehend an entire life, in a way that I had never done before. A terrific project of Ginzburg, I should now explore the rest of her work.

clara_herondale's review against another edition

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2.0

Leggere questo libro è stata una sofferenza, in generale l'ho trovato spesso molto noioso, la divisione in capitoli e in parti mi sembra molto arbitraria e casuale e anche lo stile non mi ha per nulla aiutata. A volte l'autrice usa frasi brevi e spezzate, mettendo di seguito informazioni che non sembrano legate tra loro, altre volte invece ci sono paragrafi lunghissimi. Nota positiva: l'albero genealogico all'inizio, ci sono così tanti nomi e parentele che è davvero molto utile averlo lì e guardarlo ogni 20 pagine.